Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 28 agosto 2013

FI. Messaggio del Commissario apostolico. Un punto inevitabile di svolta

Si può leggere sul sito dei Francescani dell'Immacolata il testo integrale del Messaggio del Commissario Apostolico, datato 31 agosto, in occasione delle professioni perpetue. Riproduco di seguito la parte conclusiva che è quella davvero corrosiva.
C'è ben poco da commentare. Oltre ad essere, nell'ultima parte, capzioso, il messaggio fa allusioni esplicite alla peculiarità dell'istituto ed è evidente l'intenzione di cambiarne i connotati.
Credo che gli unici a dover parlare, a questo punto, siano i diretti interessati. Dovranno affrontare un percorso ad ostacoli tutto in salita; ma la scelta spetta a loro. È evidente che, se ubbidiscono fino in fondo, perderanno la loro identità che è anche il loro carisma.
Noi non possiamo far altro che accompagnarli con la nostra preghiera; ma le parole che abbiamo sentito rivolgere a loro le vedremmo piuttosto appropriate per altre realtà ecclesiali che stanno inquinando la Chiesa invece di edificarla.
Sdegno e sofferenza ci sono compagni in questo momento. Ma affidiamo tutto al Signore e alla Vergine protettrice dell'Ordine e confidiamo che col loro aiuto il buon grano possa essere separato dalla pula. E la pula non sono solo i dissidenti, ma anche gli inquisitori: loro sì ideologicamente autoreferenziali...
[...] Permettete, ora, che faccia un cenno all’Istituto cui vi aggregate. So bene che esso è sorto alle porte del Terzo Millennio come risposta al decreto conciliare Perfectae caritatis che invita i religiosi ad un “ritorno alle fonti”. Oltre alla Regola bollata del I Ordine dei Frati Minori, voi professate la Traccia mariana di vita francescana che ne è l’espressione mariana, la cui eredità spirituale voi avete accolto pienamente e vivete nelle Case Mariane e nelle Case dell’Immacolata, impegnati nell’uso dei mezzi moderni della comunicazione (televisione, radio), nell’attività religiosa-sacerdotale e in quella missionaria.

Molto bene; me ne compiaccio con tutti. Anche voi siete testimoni della varietà dei carismi di cui parla S. Paolo (1 Cor 12,4), effusi dallo stesso Spirito e che quindi non possono contraddirsi tra loro. Vita consacrata e nuovi soggetti ecclesiali sono forze vive dello Spirito della Chiesa; forze che piacciono ai giovani per la freschezza del fenomeno, per la presenza autorevole dei fondatori, per l’agilità di strutture organizzative non ancora complesse. Tuttavia mi tornano in mente le parole che il B. Giovanni Paolo II il 30 maggio 1998 rivolse ai responsabili delle nascenti forme di VC: “La nascita di nuovi Istituti e la loro diffusione ha recato nella vita della Chiesa una novità inattesa, e talora persino dirompente. Ciò non ha mancato di suscitare interrogativi, disagi e tensioni; talora ha comportato presunzioni e intemperanze da un lato, e non pochi pregiudizi e riserve dall’altro. E’ stato un periodo di prova per la loro fedeltà, un’occasione importante per verificare la genuinità dei loro carismi. Oggi si apre davanti a voi una tappa nuova: quella della maturità ecclesiale. Ciò non vuol dire che tutti i problemi siano risolti. E’, piuttosto, una sfida; una via da percorrere. La Chiesa si aspetta frutti di comunione e di impegno”.

Una delle problematiche centrali a mio avviso, viene proprio dalla minaccia di una certa autoreferenzialità, cioè nel desiderio di sottolineare a tutti i costi la propria peculiarità caratterizzante. Ritengo invece prova certa di maturità cercare di superare tale atteggiamento, riconoscendo con spirito umile e francescano l’edificazione della Chiesa come referente ultimo della propria esperienza carismatica.

Il teologo Von Balthasar in un saggio sulla spiritualità (Verbum Caro) sosteneva che quando una realtà religiosa ed ecclesiale si preoccupa essenzialmente di distinguersi dagli altri ponendo le proprie convinzioni come unica eccellenza a cui fare riferimento, è segno di una chiusura che non può che danneggiare il futuro stesso della Chiesa. Come potrebbe esserlo, aggiungo io, una certa confusione tra i fini ed i mezzi, per cui i testi, i suggerimenti, gli atteggiamenti o le parole dei fondatori potrebbero essere considerati più decisivi dell’insegnamento del magistero quando se non addirittura non degli stessi testi biblici. In questo caso il movimento che si professa ufficialmente come una mediazione verso una forma nuova di evangelizzazione, ne diventa il sostituto.

Ascoltate questo aneddoto: un papà guardava un giorno il suo bambino che cercava di spostare un vaso di fiori molto pesante. Il piccolino si sforzava, sbuffava, brontolava, ma non riusciva a smuovere il vaso neppure di un millimetro.
“Hai usato tutte le tue forze?”- gli chiese il padre.
“Sì” rispose il bambino.
“Non è vero - ribatté il padre - perché non mi hai chiesto di aiutarti”.

Cari giovani e cari confratelli: spostiamo tutti insieme il vaso verso la luce di Dio per capire ciò di cui ha bisogno e per far esplodere in una variopinta spalliera di colori i suoi fiori gonfi ancora di linfa celeste.

P. Fidenzio Volpi, ofmcap
Commissario apostolico

91 commenti:

Max7 ha detto...

Volpi insomma accusa i FI di deviazione dal magistero e di eresia nell'allontanamento dall'insegnamento biblico.
Scommetto che se oltre a Balthasar, richiamato dal commissario, i FI usassero i testi di Rahner sarebbero considerati in pieno sentire cum Ecclesia.
A proposito dell'aneddoto, non cispiega il commisssario se il vaso er da fiori o da notte.

rosa ha detto...

Mi pare che, considerando i numeri delle vocazioni, la diffusione in tutto l' orbe cattolico, le testimonianze lette e la personale esperienza di una S.Messa NO ad Ognissanti, i " fiori gonfi" siano da tanto tempo ormai frutti maturi. E prprio qui e' il " busillis": da un lato tanti buoni frutti, dall' altro tanto deserto. E secondo il modus operandi dei marxisti, meglio omogeneizzare al basso, che provare ad innalzare tutti ad un livello superiore.
Rosa

Anonimo ha detto...

Max8 dice,

C'e da studiare in queste parole del Volpi...

"Cristo casto, perché ama di un amore puro e senza riserve fino alla donazione di sé; Cristo obbediente perché si abbandona alla volontà liberante del Padre; Cristo povero perché la vera ricchezza non sono i beni materiali, ma i valori del Regno. Il voto mariano perché avete scelto di andare missionari che è il desiderio particolare del Santo Massimiliano M. Kolbe."

Notate, che per Volpi, i punti di riferimento per i voti, sono riletti:

Ubbedienza naturale, oggetivamente, è una virtù che rispetta l'ordine gierarchica a ragione del riconoscimento della gierarchia ontologica...ubbedienza sopranaturale è fondata sulla Fede che riconosce che l'Essere assoluto si ha rivelato, ha stabilito la Chiesa, ha inspirato i fondatori di forme di vita evangeliche...

Gesù Cristo non ha ubbedito per trovare la sua libertà di quale già aveva in sua pienezza, ma per professare la necessità in fede, come consiglio evangelico, di cercare la perfezione non nelle proprie voglie, ma in una conformità oggetiva al ordine ontologico e ai suoi insegnamenti dati tramite superiori scelti da Lui fideli a Lui...

La questione di ubbedienza non è libertà ma della virtù di religione... libertà è soggetiva, la virtù di religione oggetiva: il Volpi propone una ubbedienza soggestiva, cioè autoreferenziale...

-------

"Cristo povero, perchè i veri bene non sono le richezza, ma i valori del Regno"...

il Vangelo invece non parla mai dei valori, ma dei commandamenti divini, parole divine, insegnamenti divine ed eterne...

l'unica richezza secondo il Vangelo è Iddio stesso....

di quale Regno parla il Volpi? quello dei modernisti è il regno del proprio senso religioso, a quale tutto si deve conformare, e il quale si trova nella conformità con gli esempi dei sentimenti odierni...

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"Cristo casto..."

Ormai, è evidente che per il Volpi castità non avrebbe un riferimento oggetivo: non è più l'astinere dei rapporti sessuali per promuovere il Regno di Dio (quello vero): adesso è semplicamente una qualità massima della donazione di sè, priva di qualsiasi obbligo in pratica secondo il quale si può definirsi un frate "non-casto"...

"il Voto mariano"... per il Volpi è espressione di conformità con San Massimiliano, non più alla Santissima Vergine; non più riguarda l'amore e la devozione unica dovuta dall'anima alla Theotokos...ma è per il Volpi impegno temporale, senza oggetivo di riferimento...

.........

I ritengo che le parole del Volpi sono sufficiente per una denuncia presso la Congregazione per la Dottrina della Fede sul base di dissenso dal Magistero perenne sul i voti evangelichi...

Luisa ha detto...


Sdegno, sì sdegno, è la prima reazione che viene, alla lettura di quelle parole.
Parole che non fanno altro che confermare che IL BERSAGLIO è quel che fa la peculiarità dei FFI, nell`obbedienza assoluta al Magistero e al Papa, e cioè la riscoperta e la diffusione della Messa Antica e una pastorale rispettosa della Tradizione, per usare parole care a Benedetto XVI, in continuità con la Tradizione.

Quello è il loro gravissimo torto, la loro colpa massima, inescusabile e imperdonabile, agli occhi di chi, nella Chiesa, ha il potere nelle mani.
Sdegno di vedere rivolte parole capziose a chi è obbediente, umile servitore nella vigna del Signore, a chi NON ha inventato nuove liturgie ma celebra con amore ANCHE la Liturgia Antica,
a chi NON disobbedisce al Magistero, ma lo rispetta e lo mette in pratica,
a chi NON disobbedisce al Papa ma gli è talmente fedele che decide anche di seguirlo nella sua decisione di liberalizzare la Messa Antica,
a chi non ha inventato insegnamenti paralleli e segreti, ma è formato e forma con i pilastri della nostra Fede.
Sdegno, sì.

Leggo quelle parole e mi dico, ma a chi sta scrivendo il commissario Volpi?
A chi DOVREBBERO essere rivolte quelle parole?
A chi NON sono rivolte quelle parole?
Non riceve quel genere di lettera chi ha in Vaticano, e fuori del Vaticano, APPOGGI e PROTEZIONI potenti e influenti, costoro possono devastare liturgia e parrocchie, diffondere insegnamenti e prassi talmenti diversi da essere "altri", possono seminare la divisione, e farlo in tutta tranquillità.

Si va a colpire un ordine fedele e obbediente che purtroppo NON ha le protezioni, gli appoggi e gli AMICI ai posti giusti, non dispone di protezioni e APPOGGI UMANI, spero e confido nelle protezioni celesti.
Riprendo le parole di mic, affidiamo tutto al Signore e alla Vergine protettrice dell'Ordine e confidiamo che col loro aiuto il buon grano possa essere separato dalla pula,

Anonimo ha detto...

Apostolo dice,

Luisa, ho fatto apostolato con i gay per tanti anni, ho studiato in specifico i segni verbali che usano per indentificarsi aglia altri gay...

e posso dire: le parole ultime del Volpe in riguarda ai fiori sono fortamente significativi: la mia lettera: "Sono qua per dare il potere nella communità ai voi"...

Quindi, il discorso è un appello per collaboratori nella distruzione morale dell'Instituto...

ma è un segno poco capito fuori la communità di gay...

hpoirot ha detto...

tutti a Ecône per conservare il tesoro più grande: il dono della fede

Luisa ha detto...

Segnalo il post di Francesco Colafemmina:

I FRANCESCANI DELL'IMMACOLATA E L'AUTOREFERENZIALITA' DEGLI INQUISITORI

http://www.fidesetforma.blogspot.ch/2013/08/i-francescani-dellimmacolata-e.html

E un articolo del prof De Mattei:

http://www.corrispondenzaromana.it/sint-ut-sunt-aut-non-sint/

Ne estraggo la conclusione:

"Nei prossimi giorni e settimane conosceremo meglio il piano del Commissario, Fidenzio Volpi, di cui però si possono già intuire le grandi linee: isolare il Fondatore, padre Manelli; decapitare il Consiglio a lui fedele; trasferire in periferia i Frati “tradizionali” e attribuire il governo centrale dell’Istituto ai dissidenti; affidare le case di formazione a Padri non sospetti di simpatie “tradizionaliste”; sterilizzare le pubblicazioni dei Francescani che affrontano temi “controversi”; in particolare, evitare il “massimalismo” mariologico, l’eccessiva “rigidità” in campo morale, e soprattutto ogni critica, sia pur rispettosa, al Concilio Vaticano II; aprire l’Istituto al “dialogo ecumenico” con le altre religioni; limitare la celebrazione del Vetus Ordo a situazioni eccezionali; snaturare insomma l’identità dei Francescani dell’Immacolata, che è cosa peggiore del sopprimerli.

Se questa deve essere la “riforma”, c’è da augurarsi una separazione tra le due anime che attualmente convivono all’ interno dei Francescani dell’Immacolata: da una parte i Frati che interpretano il Concilio Vaticano II alla luce della Tradizione della Chiesa e che in questo spirito hanno riscoperto il rito Romano antico, in tutta la sua verità e bellezza; dall’altra parte coloro che reinterpretano il carisma del loro Istituto alla luce del progressismo postconciliare.
La cosa peggiore è la confusione e la crisi di identità.
E oggi, il garante dell’identità dei Francescani dell’Immacolata, non può che essere il loro fondatore, padre Stefano Maria Manelli, su cui pesa la responsabilità delle decisioni ultime. L’unico che può ripetere, come è già accaduto nella storia: Sint ut sunt aut non sint. (Roberto de Mattei)

Anonimo ha detto...

Luisa cara,
grazie della doppia segnalazione.
Conoscevo il testo di De Mattei, ma non l'avevo pubblicato nella convinzione di dover lasciare a loro la scelta ultima.
Capisco che De Mattei non sceglie per loro, ma dice quello che pensa e lo condivido. E' risuonata la sua voce ed è bene.
Vado a leggermi Colafemmina.
E spero che siano in tanti, nella Chiesa, a leggere lui e De Mattei, a leggere noi, per rendersi conto di cosa sta succedendo. Inaudito e perverso...

da Fides et Forma ha detto...

Da Colafemmina:

....
E per portare dalla loro parte la maestra hanno estratto dal cappello la messa in latino. Naturalmente il solo evocare la "messa in latino" in certi ambienti equivale a mettere dinanzi a Superman un po' di criptonite. Si fa presto a fare l'equazione: messa in latino = critica al Concilio = tradizionalismo = pelagianesimo = punizione necessaria!

Lo si intuisce pienamente leggendo il questionario bolscevico o polpotiano scritto da Mons. Todisco e recentemente venuto alla luce. Un questionario scandaloso per varie ragioni. Anzitutto per ragioni di carattere psicologico. Da un lato il Visitatore si rivolge ai frati dandogli del "tu", ricorre ad una colloquialità confidenziale, si mostra amico, pronto a raccogliere documenti, mails etc. Dall'altro pone domande che allettano l'individualismo del frate, minando il suo spirito di obbedienza, la sua visione oggettiva della spiritualità (che non può mai essere un gusto personale altrimenti scade nella mondanità spirituale), la sua lettura delle decisioni dei Superiori, addirittura la sua interpretazione del Summorum Pontificum.

Biechi esperimenti inquisitori, privi della benché minima traccia di carità o di amore per Cristo e la Sua Chiesa. Cristo scompare e appare "la spiritualità dell'uomo contemporaneo", "la tua spiritualità", o "la nuova evangelizzazione". Tutto si commisura all'io individuale e al tempo in cui viviamo. Dunque l'oggettività della Santa Messa e l'universalità propria del messaggio cristiano trascolorano in un gioco relativista e disordinato, in un malizioso solletico delle corde più profonde dell'individuo che è rinato in Cristo, che ha annullato la sua volontà e persino il suo intelletto nella pedissequa sequela di Nostro Signore.

Paradossalmente però - mentre il mondo cattolico altrimenti iperattivo, effervescente, emozionato per le innumerevoli telefonate a pinco o a pallo di Papa Francesco, tace imbambolato dinanzi all'ingiustizia ideologica che colpisce i FFI - oggi si aggiunge un nuovo tassello al quadro già drammatico o meglio kafkiano del commissariamento.

"Una delle problematiche centrali a mio avviso, viene proprio dalla minaccia di una certa autoreferenzialità, cioè nel desiderio di sottolineare a tutti i costi la propria peculiarità caratterizzante. Ritengo invece prova certa di maturità cercare di superare tale atteggiamento, riconoscendo con spirito umile e francescano l’edificazione della Chiesa come referente ultimo della propria esperienza carismatica."

Comodo, vero, caro p. Fidenzio Volpi, citare Papa Francesco? Parlare di "autoreferenzialità"ma a sproposito? Perché da un lato la Congregazione per gli Istituti di Vita Religiosa sta alimentando l'individualismo disgregatore nell'Ordine, dall'altro ora vorrebbe ricondurlo ad un collettivismo ideologico...

Non è stato proprio Papa Francesco ad affermare di recente: "Lo Spirito Santo, apparentemente, sembra creare disordine nella Chiesa, perché porta la diversità dei carismi, dei doni; ma tutto questo invece, sotto la sua azione, è una grande ricchezza, perché lo Spirito Santo è lo Spirito di unità, che non significa uniformità, ma ricondurre il tutto all’armonia."?

Anonimo ha detto...

http://www.petizioni24.com/signatures/petizione_contro_il_danno_e_lo_scandalo_dato_dal_cardinale_aviz/

Anonimo ha detto...

"Non riceve quel genere di lettera chi ha in Vaticano, e fuori del Vaticano, APPOGGI e PROTEZIONI potenti e influenti"

Riceve quel messaggio un Ordine che ha nutrito nel suo seno frati che hanno quel tipo di amici in Vaticano.
P.

Luisa ha detto...

Quel messaggio ci dice lo stato avanzato, come definirlo...a voler essere gentili si potrebbe dire di confusione della e nella Chiesa, ma si potrebbe anche parlare di incoerenza, di schizofrenia quando vengono presi provvedimenti contro una realtà postconciliare fedele, obbediente e fertile in vocazioni e santità dei suoi membri, rispettosa della Dottrina e dell`autorità del Papa, mentre nel contempo vengono lasciate libere e impunite altre realtà postconciliari emblematiche della rottura con la Tradizione, disobbedienti al Magistero e al Papa.
Sono puniti gli obbedienti, i fedeli, gli umili, coloro che celebrano con grande dignità la sacra Liturgia della Chiesa, senza nulla inventare, togliere o aggiungere,
e,
sono lasciti impuniti e liberi di diffondere le loro eresie, i loro abusi, la loro creatività devastante, coloro il cui solo "merito" è di avere gli amici giusti ai posti giusti.
Triste e amara realtà, una realtà alla quale si trovano confrontati i Frati dell`Immacolata.

Anonimo ha detto...

E ci troviamo confrontati anche noi: il problema non è solo dei FI, è della Chiesa tutta.

Anonimo ha detto...

Si deve soffrire Nella Chiesa caro hpoirot .. non fuori .. altro che Econe!!

Daniele

Anonimo ha detto...

Registro diversi commenti che non pubblico perché spostano il problema dal suo focus, che è e resta l'estraniazione della chiesa conciliare dalla tradizione. Non fanno altro che accusare arbitrariamente ed evidentemente per partito preso De Mattei di aver portato i FI su posizioni definite oltranziste.
A prescindere dal fatto che è da escludere in assoluto una influenza di De Mattei, che è portatore di convinzioni chiare e nette che è inevitabile coincidano con quelle del fondatore e dell'ala più tradizionale dell'ordine.
Ne parlo perché è probabile non perdano occasione di lasciare il loro fango su altri blog e non posso fare a meno di sottolineare, come del reso già constatato nella mia premessa, che l'aut aut ormai si impone per effetto della posizione dell'inquisitore, che appare quella di una curia ormai legata a filo doppio al nuovo corso post conciliare, che sembra attestarsi in maniera sempre più consolidata... essa sì autoreferenziale.

don Camillo ha detto...

E oggi, il garante dell’identità dei Francescani dell’Immacolata, non può che essere il loro fondatore, padre Stefano Maria Manelli, su cui pesa la responsabilità delle decisioni ultime. L’unico che può ripetere, come è già accaduto nella storia: Sint ut sunt aut non sint. (Roberto de Mattei)

Apprezzo la conclusione di de Mattei e la condivido... Ma a me sembra che il primo che si è arreso è proprio il Fondatore! Del resto la Messa Tridentina non la celebra così come il breviario! Il futuro è stato già scritto. Più eloquente di questa scelta!

Ricordiamoci che sono pur sempre frati e la loro più alta aspirazione è zappare l'orto, e zappare l'orto in pace!

Si sta riproponendo in piccolo quel che fu nel subito post Concilio.

C'è un gruppo di frati dissidenti, sì! che propongono una via e vita più comoda e normalizzata, un capo spirituale "obbediente", una massa, la totalità dell'ordine, accomodante, e un gruppo di frati e suore che hanno capito tutto della Cristi, ma senza il Fondatore non si muovono!

Alla fine del commissariamento avranno un bel regalo per la loro "normalizzazione" essere riconosciuti finalmente come "veri" frati francescani ed entrare nelle grazie dell'Ordine dei Frati Minori!

Anonimo ha detto...

Che vergogna, poi magari i preti ballerini, le suore obamiane pro aborto, don gallò et similia sentono cui ecclesia...ridicoli, patetici
John

Anonimo ha detto...

Ma a me sembra che il primo che si è arreso è proprio il Fondatore!

Ma il fondatore non risulta comunque esautorato?

In questo caso resta fermo il fatto che ognuno dovrà decidere secondo la propria coscienza...

Anonimo ha detto...

Forse sarebbe opportuno sospendere il giudizio.
Ma i segnali che abbiamo visto non sono affatto promettenti.

Agnese ha detto...

Si deve soffrire Nella Chiesa caro hpoirot .. non fuori .. altro che Econe!!

Daniele

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Commenti come questi, denotano una malafede da guinnes dei primati. Pare non sia la prima volta che lo stesso scrive la medesima cosa, quando sente solo nominare o riferire alla Fraternità S.Pio X. Sembra uno uscito dal blog di Tornielli....

1) Innanzitutto, la Fraternità, SOFFRE NELLA CHIESA, poichè è cattolica al 100%, parte della Chiesa Cattolica Apostolica Romana da sempre!!

2)Se sono stati buttati fuori, non lo hanno certamente voluto loro, ma chi ha MACCHINATO CONTRO mons. Lefebvre, il quale da anni CHIEDEVA DI POTER CONSACRARE I VESCOVI, ma non gliel'hanno permesso.

3) RISULTATO, per salvare il Sacerdozio Cattolico la sua formazione e la S. Messa di sempre, LO HANNO COSTRETTO A DISOBBEDIRE,

PRIMA DI PARLARE o di scrivere slogan, il commentatore daniele è pregato di STUDIARE LA STORIA, almeno quella recente!!

Aggiungo: concordo con quanto scritto da Mic, il suo timore è anche il mio..

Se obbediranno sino in fondo, l'Ordine dei FI verrà capitolato e quell'Opera voluta da Dio, costruita con preghiere, sudore, lacrime e sacrifcio verrà consegnata in mano ai nemici.

Si cominci a dire le cose come stanno e prendano la giusta decisione per il bene delle anime, che saranno in pericolo se lasciate in mano a questa gerarchia modernista.

Ieri un commentatore ha scritto che la Chiesa prima del CVII era UNA SANTA CATTOLICA APOSTOLICA. VERISSIMO!!

UN SOLO RITO

UN SOLO MAGISTERO = TRADIZIONE

I modernisti, CHE hanno rotto con QUESTA Unità vera, da 50 anni IMPONGONO, MINACCIANO, RICATTANO.

Sanno che è l'unico MODO che hanno, per assoggettare tutti e far credere che la nuova UNITA' di Fede che vogliono imporre sia la stessa di prima, MA SAPPIAMO CHE NON E' COSI'!!

E' TEMPO DI DIRE BASTA!!

Come i subalterni hanno il dovere di rispettare i loro superiore, così lo stesso HA dei doveri VERSO i subalterni.

Il superiore non può impartire ordini ingiuti e non può imporre che questi vengano eseguiti.

Non dimentichiamo la 4° ipotesi di S. Bellarmino, uno dei più grandi difensori del Primato di Pietro.

Scusate la consapevole amarezza con cui prendo atto, di ciò che hanno fatto alla mia amata madre che e' la Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica Romana.

Anonimo ha detto...

padre Fidenzio VOLPONE risponderà a Dio di tutto il male che sta facendo ai F.F.I.

Anonimo ha detto...

Concordo in tutto con Agnese; ma faccio notare che la quarta ipotesi di Bellarmino resta un'ipotesi e non è una certezza teologica.
Se non ricordo male, sulla certezza del papato e dei sacramenti si è pronunciato Pio X.
Resta il diritto dovere del credente di appellarsi alla tradizione perenne se sorgono difficoltà.

Anonimo ha detto...

Fidele dice,

Agnese, condivio la sua critica...

Se accettiamo che la FSSPX sono fuori la Chiesa....dobbiamo riconoscere che per Aviz e forse anche per Francesco, siamo anche noi fuori della Chiesa...perchè per loro, "la Chiesa" è il corpo progressivista...

Hanno imparato dal loro fallimento verso Econe...come distruggere un'entita prima che scappa dalle loro mani...

l'omicido in atto di un'ordine è davanti i nostri occhi...

cristiano ha detto...

Mic, De Mattei conclude che l'unico a dover decidere è il fondatore il quale, per evitare la perdita d'identità dell'Ordine, dovrebbe decidere nel senso sint ut sunt aut non sint: restino quello che sono o non siano.
Se una decisione del genere potesse essere accettata nella Chiesa attuale avrebbe senso.
Il dilemma è lo stesso dell'epoca di Lefebvre.

don Camillo ha detto...

Attualmente a meno di colpi di scena i veri nemici sono i frati dell'immacolata stessi, non Volpi.

Jacobus ha detto...

Seguo con sempre maggiore sgomento questa situazione al momento senza vie d'uscita se non con un intervento particolare dell'Immacolata.

Anonimo ha detto...

I frati ribelli non avrebbero voce in capitolo senza Volpi e quelli come lui, don Camillo!

Luisa ha detto...

Se vogliamo parlare di nemici, quali e quanti siano è palese, dire che sono i frati dell`Immacolata stessi è un insulto nella generalizzazione che comporta, possono essere considerati nemici coloro che hanno fatto partire la vicenda con la loro insubordinazione e i loro complotti, nel senso che non favoriscono la fedeltà al loro carisima, la conservazione e il rinforzamento del carisma del loro ordine, possono essere considerati non nemici ma non "amici", coloro che per paura, per immaturità, per fragilità, per debolezza, si lasceranno convincere dalle manovre intimidatorie delle quali quel che è uscito è solo la punta dell`iceberg.

Anonimo ha detto...

Dovreste essere contenti, potete atteggiarvi a martiri una volta di più.

Anonimo ha detto...

Ho pubblicato questo troll certamente "conciliarista" - e purtroppo sono in tanti che ovviamente ignoriamo - perché è difficile che sappia che "martiri" significa "testimoni"...

bernardino ha detto...

Se invece che a Econe che e' piu' lontano, si andasse ad Albano e' lo stesso caro hpoirot. In fondo e' la stessa Fede.

bernardino ha detto...

Cari fratelli della FSSPX, invocate a braccia aperte N.Signore ed aprite le porte ai confratelli dei F.I. che in questo momento si trovano molto probabilmente in grosse difficolta'. Chiedete loro di venire da voi e davvero sarebbero considerati in pieno sentire cum Ecclesia. E si che potrebbero celebrare la S.Messa Apostolica in piena liberta' come dal M.P. Summ. Pont.

Anonimo ha detto...

Toscano dice,

mi pare che i padre di FSSPX non devo stare zitti su questa vicenda...

se Fellay parla, può fare un scosso forte tra i ordinari nella Chiesa:

basta dire:

Come vescovo cattolico in pieno communione con la Chiesa e la Santa Sede, devo fare un riclamo contro l'intervento del Cardinal Aviz e contro il modo di comportarsi di Pd. Volpi, perchè insieme danno gran scandalo a tutta la Chiesa, come fossi il rito antico e tradizionale della stessa Chiesa Romana era una cosa maligna o sospetta in se stessa o, peggio, come le osseranze perenni della vita religosa non sono più condivisibili nella Chiesa attuale...i risultati sarebbero che Papa Francesco è in scisma con la Chiesa Cattolica...questo è il significativo delle azione di Aviz e Volpi...Spero che Papa Francesco si mostra di essere diverso da cio che Aviz e Volpi lo significano di essere...

Anonimo ha detto...

I peggiori nemici della Chiesa sono dentro la Chiesa, i peggiori nemici dei FI sono all`interno dell`Ordine, hanno tramato, hanno agito, sapevano che in Vaticano avrebbero trovato ascolto e aiuto in chi è nemico del VO.
La battaglia che stanno combattendo è per la "normalizzazione" dei FI, per vincerla dovevano esautorare Padre Manelli, far pressione sui giovani frati, intimidirli, il nemico da abbattere è il VO, ci stanno riuscendo, hanno il potere dalla loro parte, ma sarebbe veramente tragico se quelle manovre ignobili dovessero finire per raggiungere il loro obiettivo.
P.

Anonimo ha detto...

Que signifie ce texte du "commissaire" (du peuple?), sinon que les FI sont coupables, dans le fond, d'être différents des autres religieux (des autres franciscains d'abord, et de tous les autres religieux ensuite), de marquer leur différence et d'être fidèles à une spiritualité, à une manière d'être et à une liturgie pré-conciliaires.
Il est donc urgent donc de les "normaliser" ("sentire cum ecclesia"). Et ils ne le seront complètement que lorsqu'ils renonceront à leur habit, porteront blue jeans et T-shirts et participeront pleinement, eux aussi, à l'anthropolâtrie conciliaire.
L'allusion à Ur von Balthasar n'est pas innocente, quand on sait que cet ex-jésuite, créé cardinal par JPII, est l'auteur d'un livre, "Raser les bastions", publié dans les années cinquante, constamment réédité, et qui a contribué comme pas un à mettre le bordel dans l'Église en général et dans les ordres religieux en particulier.

RIC ha detto...

Nel frattempo prepariamoci ad un'ennesima ondata di melassa se e' vero quanto anticipa la rivista Panorama:


Papa Francesco, la nuova enciclica si chiamerà "Beati pauperes". Il tema sarà la povertà

don Camillo ha detto...

I frati ribelli non avrebbero voce in capitolo senza Volpi e quelli come lui, don Camillo!

Abbiamo capito!

ma mi permetto di ricordare la frase che per me è la più grave:

"Vita consacrata e nuovi soggetti ecclesiali sono forze vive dello Spirito della Chiesa; forze che piacciono ai giovani per la freschezza del fenomeno, per la presenza autorevole dei fondatori, per l’agilità di strutture organizzative non ancora complesse. Tuttavia....."

Ce l'avete presenti le gelate di primavera, quelle che bruciano e fanno cadere i germogli e danneggiano quei pochi che rimangono facendo crescere i frutti deboli e malati?

ECCO! Questa di Volpi è una vera e propria gelata all'Ordine, un ammonimento fuori luogo, anche perchè l'Ordine è di diritto Pontificio e quindi non è più "bambino" da verificare e "provare".

Allora un potrebbe dire perchè di questa uscita? Per me questa frase melliflua e avvelenata sembrerebbe confermare quelle voci di corridoio secondo le quali il vero "problema" sarebbe rappresentato non dai frati professi ma dai giovani in formazione "troppo" troppo inseriti in una mentalità considerata dai ribelli ANTI-conciliare.

Ma forse e spero di essere andato troppo in là, tuttavia questa prima uscita pubblica del Volpi prelude certamente ad una REVISIONE della formazione giovanile!

Ora non è in gioco solo la Messa VO (per la quale sarebbe doveroso che i frati facessero pubblica resistenza, in quanto è violato un diritto Cattolico) MA il futuro della FI, rappresentato dalle giovani vocazioni!

Padre Manelli deve decidere! Non può ragionare e agire come ha agito Padre Pio, il quale è morto prima di tutto questo sfascio, e quindi la sua arma fu solo l'umile obbedienza (nonostante le partacce che fece ai suoi superiori cappuccini che volevano mettere mano alla "SUA" opera!), qui è in gioco il carisma che non è suo ma è del Signore!

Anonimo ha detto...

Padre Manelli deve decidere! Non può ragionare e agire come ha agito Padre Pio

Padre Pio rispondeva per se stesso. Padre Manelli, come mons. Lefebvre, ha anche responsabilità su tante anime che gli si sono affidate, non solo in cura pastorale, ma con regola di vita religiosa.

Anonimo ha detto...

@Mic,lei è la stessa che scrive a volte sul blog di Raffaella?Se sì,mo permetto di postare il mio modestissimo parere ,non appartengo a nessun'movimento',sono rientrato,per così dire,in CC per merito di BXVI,cui vanno la mia eterna stima e riconoscenza,sono troppo giovane per conoscere bene i papi del '900,posso partire da Paolo VI,ed essendo rimasto fuori così tanto tempo,ho osservato con un certo distacco,il dissolvimento della CC in questi ultimi anni,dall'ultimo periodo anni '60,ho visto coi miei occhi il tradimento di tanti sacerdoti,religiosi di ogni ordine e grado,noto ancor più adesso la protestantizzazione,la disobbedienza,l'anarchia che regnano sovrani intra d extra ecclesiam,quindi,per il poco che intendo,mi aspetto la totale scomparsa dell'istituzione chiesa,la Chiesa vera,quella è nelle mani di Cristo,dispiace vedere come la mancanza assoluta di fede da parte delle gerarchie stia sconcertando il piccolissimo gregge,poi,un'ultima cosa,smettiamola colle bufale delle conversioni,confessioni in massa sotto PF,non è vero niente,qui le chiese sono sempre chiuse e la domenica desolatanente vuote.A lei,Mic,la discrezionalità di pubblicare o meno.GR2

Domenicano ha detto...

non voglio credere che i FI siano cresciuti senza farsi amici all'interno dei Sacri Palazzi. Perché se lo avessero fatto avrebbero fatto male nel non avere personalità autorevoli che potessero difenderli. In effetti ha ragione don Camillo: va bene obbedire, ma se uno si ritiene nel giusto deve lottare con le unghie e con i denti per mostrare la propria versione dei fatti e non permettere ai lupi di divorare il gregge. Ricordiamoci tutti che il buon Filippo Neri si era attirato l'odio del Cardinale Vicario Virgilio Rosario, eppure ha sempre continuato a predicare il Vangelo senza timore né tremore.

Anonimo ha detto...

GR2, è vero ci incontriamo, volte, sul blog di Raffaella dove ho sempre apprezzato i suoi interventi, sentiti e pieni di amore per la verità.
Il momento è particolarmente duro e il pusillus grex non deve disperdersi, continuando a custodire ciò che per grazia e desiderio grandi ha ricevuto e ciò che il Signore prepara, pur nella prova, perché la sua luce e la sua fortezza non vengono mai meno.
Un caro saluto e coraggio, avanti!

Anonimo ha detto...

Vorrei dire a Domenicano che nella Chiesa le cose non dovrebbero funzionare in ragione agli amici che si riesce ad avere, ma secondo verità e carità.
Inoltre, mentre è logico poter avere chi ci appoggi, ciò che appare assurdo è che si alzi solo la voce di laici e il fatto che, se san Filippo Neri aveva nemico un cardinale, qui ci sia lo zampino dell'intera curia compreso il papa!

Luisa ha detto...

Se hanno degli amici in Vaticano, dove sono?
Dove?
Chi li ha sentiti? Chi li ha letti?
E non mi si venga dire che agiscono nel silenzio, con diplomazia e prudenza, perchè quel che vediamo, quel che esce, passo dopo passo, è la vittoria dei nemici interni e esterni dei FFI, camminano sicuri di non essere fermati, sicuri di avere il potere dalla loro parte anche se è un potere iniquo, anche se è un abuso di potere.
Ma che importanza hanno agli occhi di chi è "nel formaggio", come si dice da noi, le reazioni accorate, motivate, argomentate dei cattolici che non hanno ancora dei salami sugli occhi e un silenziatore su coscienza e cervello?

Amicus ha detto...

Ai F.I. l'avvertimento neomodernista in classico stile mafioso ormai è stato dato: per 'sentire cum Ecclesia' dovete conciliarizzarvi: e noi appunto siamo qui per la bisogna.

A questo punto non c'è più spazio per le mediazioni: o si cede, sotto il pretesto di una falsa 'obbedienza' e si finisce per tradire la Fede; o si resiste, anche a costo di subire sanzioni, tanto ingiuste quanto giuridicamente e moralmente nulle.
Qualche illuso ha scritto in un recente post che "è così che fecero 'sbroccare' Lefebvre". Ora, né allora né oggi si tratta di 'sbroccare': c'è solo da difendere la Fede. Oppure cedere ai neomodernisti che abusano della loro autorità. Punto.

Anonimo ha detto...

Sono molto turbato e leggendo tanti commenti sui FFI sto combattendo con me stesso se inviare oppure no un invito. Oggi ho deciso di farlo : " Invito alla prudenza e tappare le bocche di tanti sapienti sul caso FFI Tutti dichiarano di conoscere e intrattenere amicizia con i FFI, cosa che può essere ci mancherebbe, ma i panni sporchi si occultano quando arrivano gli ospiti , gli armadi in disordine vengono chiusi (N.d.R.)....Troppo facilmente avete o hanno voluto tacitare, occultare le dichiarazioni di P. Giulio Scozzaro per concentrare tutta la vicenda sulla proibizione della celebrazione VO...Proibizione che è solo il pretesto scellerato del vaticano, scaturita da una richiesta di aiuto di religiosi sani e fedeli, che vedevano il loro Istituto diversificarsi sempre più dall'originale, accettando parrocchie, cosa che non esiste nel loro carisma...Vedasi ordinamento iniziale approvato dal vescovo locale e poi da GP2. Ora li chiamano dissidenti, demoni....e già !! Purtroppo questi frati "dissidenti" non hanno tenuto conto che la richiesta è stata fatta a Roma dove più che in altri luoghi è concentrato l'odio al loro Istituto e alla Messa Cattolica . A questi esperti conoscitori dei FFI chiederei : " Avete intrattenuto rapporti con i frati che sono usciti negli ultimi anni e giorni ? Vi siete mai presi la briga di intercettarli prima e dopo essere usciti (visto che li conoscete tanto bene) per sapere dove sono in giro per l'italia e sapere le loro tristi storie ? E aiutarli ? O voi conoscete solo i superiori, i teologi quelli che scrivono libri....fanno dotte conferenze ? "
Guardate che ci sono anche i fraticelli, sia sacerdoti, professi solenni e professi semplici, le braccia forza lavoro....che hanno vissuto e provato la bella esperienza che P. Scozzaro ha descritto.... E posso dire con assoluta verità che le parole di P. Scozzaro ognuno di loro le avrebbe scritte e/o sottoscritte. Chiedete al Padre responsabile per le missione d'Africa se ha la coscienza tranquilla difronte alle defezioni dei frati africani ai quali mai ha risposto quando a lui (Superiore Maggiore Referente) porgevano richiesta di aiuto, sostegno, consiglio e spiegazioni o anche solo un colloquio.....era troppo impegnato in altre faccende affaccendato....Chiedetegli nell'ultimo scorso settembre al rinnovo annuale dei voti semplici come ha liquidato chi in coscienza si sentiva in difficoltà a emetterli, rinnovandoli .....Chiedetegli se sa dove ora vagano per Italia. Altro che Messa VO...altro che liturgia cattolica..... Con tutto questo leccamento da parte di questi "conoscitori, frequentatori dei FFI", apprezzamento più che giusto riguardo alla loro fedeltà teologica, dottrinale...ma gli scheletri sono altri e trascurandoli si fa della crisi dei FFI un grande male ignorando le vere cause, compreso il male alla tradizione e alla Messa , il cavallo di Trioia...di questo sciagurato tempo e di questo pontificato inqualificabile. Fatevi dare l'annuario dei frati (non quello taroccato) e scoprirete che potrebbero essere più del triplo di quanti sono. E' vero che hanno fin ora avuto molte vocazioni, ma il numero delle defezioni è superiore e ripeto l'emorragia continua e a tutti livelli sacerdoti, professi solenni, studenti e professi semplici. Il problema non è la Messa VO.
Scusate so di non essere all'altezza culturale vostra e dei vostri interventi, ma anche l'onestà morale della verità havrà pur necessità di essere ascoltata.

Anonimo ha detto...

Ora, né allora né oggi si tratta di 'sbroccare': c'è solo da difendere la Fede. Oppure cedere ai neomodernisti che abusano della loro autorità. Punto.

Caro Amicus, così è.

Luisa ha detto...

Perchè dare spazio a chi ha Scozzaro come referenza?
Perchè lasciare spazio a calunnie, evidentemente anonime?

Anonimo ha detto...

Chiedete al Padre responsabile per le missione d'Africa se ha la coscienza tranquilla difronte alle defezioni dei frati africani ai quali mai ha risposto quando a lui (Superiore Maggiore Referente) porgevano richiesta di aiuto, sostegno, consiglio e spiegazioni o anche solo un colloquio.....era troppo impegnato in altre faccende affaccendato....

Nessuno di noi ha mai preteso di entrare nelle vicende interne dell'Ordine né di pensare che non ci fossero problemi, che vanno tuttavia risolti per quello che sono e nelle sedi adeguate.

Ma i problemi, che sono nell'ordine naturale delle cose e che lei sta adombrando, nulla hanno a che vedere con lo stile e le parole di questo messaggio e del questionario, nonché con i provvedimenti riguardanti la Messa e l'amore per la tradizione dell'ala non progressista dei frati.

Il suo discorso è un altro. Però, se davvero ci sono problemi e di qualunque genere essi siano, speriamo trovino adeguata soluzione per il bene di tutti. Ma, ripeto, se così fosse, qualcuno se n'è servito biecamente per "normalizzare" l'ordine secondo gli standard del più bieco conciliarismo...

Anonimo ha detto...

Perchè dare spazio a chi ha Scozzaro come referenza?
Perchè lasciare spazio a calunnie, evidentemente anonime?


Mi sono sempre rifiutata di pubblicare le maree di link e riferimenti a quel frate.
Ma, se ora ho pubblicato questo messaggio mi pare evidente che è perché, se sono 'voci' che comunque circolano anche in altre sedi, è bene guardare in faccia la realtà, e prenderle per quello che sono.
Ed è in questa ottica di trasparenza che, così come ho riportato la comunicazione, ho risposto in maniera precisa.

Anonimo ha detto...

https://fbcdn-sphotos-a-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn2/q71/1157429_586979691366052_2079008317_n.jpg

Che papa galante...probabilmente mi ricordo male, ma non è l'anello del papa che va baciato?!

bernardino ha detto...

Cara Mic. e cari amici:
di solito l'estate vado per due settimane a Tarquinia per le vacanze con la mia famiglia e con l'occasione vado al convento dei F.I. a Tarquinia paese.
L'anno scorso mi sono intrattenuto per un piccolo periodo con un frate (credo essere il responsabile del convento) siccome la mattina celebravano la S.Messa di rito gregoriano ed il pomeriggio il Novus Ordo ed a seguire i Vespri con la Benedizione col SS.mo Sacramento, mi sono permesso alcune domande sul concilio Vat.II e come sentivano dentro il fatto del celebrare due riti cosi' diversi:
Logicamente la prima cosa che ho detto che ero un tradizionalista e avrei voluto partecipare alla S.Messa della mattina di rito antico. Padre (Stefano, cosi' mi sembra si chiamasse e forse e' polacco) mi disse che se volevo mi avrebbero potuto far assistere alla Messa della mattina (in quanto quella e' per il convento) mentre per motivi personali dovevo andare il pomeriggio, (tanto che uno dei frati vedendomi sempre ai vespri, mi porto' il Diurnale per i canti). Per quanto riguarda i due riti ed il concilio il Padre non ha voluto darmi alcuna risposta. Non ha voluto esporsi.l'unica cosa che mi ha dato sono due librettini: la S.Messa di Dom Prosper Gueranger e la S.Messa (breve esposizione dogmatica) di P.M.Gabriele M.Roschini.
Vi posso dire ancora una cosa: E' un gran bel convento, una grande Chiese basilicale sicuramente intorno al X o XI secolo molto grande e un bel gruppo di frati quasi tutti stranieri ma giovani, forse una trentina.
Ma Roma tutto questo ben di Dio come lo usa?
Quando qualcuno di questi o chissa' anche se molti non accetteranno, li riporta allo stato laicale?
Oppure Volpi (ma soprattutto chi sta' dietro a lui) usera' metodi da Sant'Uffizio? visto che la maggior parte e' straniera.
E per gli altri Ordini che succedera?
Non vi sembra che dopo l'arrivo di Muller alla Congregazione della Fede e Bergoglio, le cose peggiorano di giorno in giorno?

Luisa ha detto...

Capisco mic, ma ritengo che quelle calunnie, perchè calunnie sono, e per di più anonime, che vengono da fonti come Scozzaro, e poco importa se trovano ospitalità altrove, vengono a inquinare questo spazio che si distingue per l`onestà e la correttezza degli argomenti e di chi li presenta, anche se non siamo tutti d`accordo e tutti sulla stessa lunghezza d`onda, qui non c`è spazio per calunnie, e credimi, quell`anonimo ha solo approffittato dello spazio che gli hai concesso, anche in una forma subdola pretendendo ..."di non essere all'altezza culturale nostra"(!), per infilare quel marciume anche qui.
Dei tuoi e nostri argomenti se ne infischia.

Anonimo ha detto...

Anonimo dice:

Gentili ex-frate FI,

se volete parlare con un altro ex frate per promuovere le sue vocazioni in santità, lascia il suo recapito elettronico per Mic, nel box di commenti, e Mic darà al Frate che ha chiesto il suo numero telefonico ieri...

è tanto facile di perdere la visione sopranaturale, ma il Signore sempre custodisce le anime fideli, e se capita che escono di una communità, è spesso perche Egli vuole consegnargli una vocazione altrove...

Pace caro confratello...

ed Ave Maria!

le mie preghiere sono con te...

don Camillo ha detto...

Ma i problemi, che sono nell'ordine naturale delle cose e che lei sta adombrando, nulla hanno a che vedere con lo stile e le parole di questo messaggio e del questionario, nonché con i provvedimenti riguardanti la Messa e l'amore per la tradizione dell'ala non progressista dei frati.

Sono assolutamente dello stesso avviso. Purtroppo sì, lo sfogo di questo Anonimo è molto toccante, e merita anche qui la giusta accoglienza. Credo serva anche ai frati (che leggono numerosi) per conoscere meglio questi drammi umani e religiosi, di chi lasciando l'Istituto vive nello sbando umano, tuttavia non bisogna scoraggiarsi, il Signore ha preparato una strada per ciascuno e queste esperienze andate male possono aprire al altre esperienze dove l'anima trova, troverà, la sua pace. Penso per esempio a chi è poi entrato negli Istituti ED e nella SPX, o semplicemente ha messo famiglia una famiglia come Cristo comanda.

Però come dice giustamente MIC, il tenore dell'esortazione e della visita Apostolica non pernea su una mal gestione ordinaria, ma verte sulla strutta stessa dell'opera.

don Camillo ha detto...

Mic, evitiamo per piacere di nuovo foto da gossip...

Luisa ha detto...

Sfogo toccante?

Ma scherza?

Anonimo ha detto...

Dei tuoi e nostri argomenti se ne infischia.

Lui se ne infischia, ma chi legge sa fare i 'distinguo', prendere atto della realtà così com'è e trarre le conclusioni valide.

Anonimo ha detto...

Don Camillo,
qui non c'è nessun gossip. Per favore non perdiamo anche tra noi la misura.

In ogni realtà umana possono crearsi dei problemi e l'Ordine dei FI non ne sarà sicuramente immune. Ma è una comunità "sana" spiritualmente, tolte molte debolezze umane e le lotte di potere che il nemico insinua sempre dove non dovrebbe.

Di certo c'è che chi per anni ha ignorato certi problemi, che peraltro erano noti da tempo i ignorati nelle sedi vaticane nonostante potessero essere risolvibili già da un pezzo da parte di chi di dovere. Ebbene, ora se ne stanno servendo molto biecamente per colpire la Santa Messa e la tradizione, basandosi sul rancore e sull'ambizione di pochi dissidenti, che ha trovato il varco presso i personaggi che conosciamo proprio per raggiungere gli scopi conciliaristi ormai più che evidenti.

Ricordati che, se riusciranno a far fuori i FI, colpiranno la Tradizione tutta. Le comunità tradizionali che ancora ci sono li seguiranno a ruota e i nostri gruppi con loro.
Si sta riproducendo la stessa realtà dell'epoca di Lefebvre, con l'aggravante che oggi stanno agendo allo scoperto, quindi si sentono più sicuri...
La differenza è che oggi noi fedeli (a differenza degli aderenti alla FSSPX di anni fa) non siamo passivi e ci organizzeremo per utilizzare tutte le forme di protesta canoniche e civili che il Signore, il buon senso, il sensus fidei che conserviamo nonché persone competenti ci indicheranno a partire da questo momento.

Non permetteremo che arrivino a definire scismatici coloro che non hanno un "sentire cum ecclesia" che di cattolico ormai non ha più nulla.

Anonimo ha detto...

Carissimi, non continuate a scrivere pro o contro Scozzaro. La vicenda di quell'ex frate non ci riguarda e poco ha a che vedere con la realtà dell'Ordine.
Ho passato il post che lo nominava solo per prendere atto di una visione più ampia della realtà, che conosco, senza tuttavia entrarci dentro per quanto con ci compete come già ho avuto occasione di dire.

Quel che ci compete e ci riguarda è che con i FI stanno colpendo la Tradizione e delle difficoltà dei singoli se ne strafregano, come già fanno da decenni per problemi ben più gravi e diversi nell'ambito di un movimento come il cammino neocatecumenale, ricco di mezzi, che ha una sua lobby e molti sponsor arcipotenti, i cui fuoriusciti con gravi scompensi psichici e spirituali sono ben più numerosi di quelli che ancora abboccano.

Ho accostato due realtà ecclesiali che sono agli antipodi quanto a spiritualità e ad insegnamenti, ma che hanno in comune la totale incuria dei pastori se non, nel caso dei FI, quando hanno trovato il modo di distruggerli. E ricordatevi che si tratta di una realtà autenticamente MARIANA!

don Camillo ha detto...

Don Camillo,
qui non c'è nessun gossip. Per favore non perdiamo anche tra noi la misura.


Mi riferisco al link di un anonimo con un foto del Papa e della regina della Giordania.

Anonimo ha detto...

Qualcuno di voi sa dove celebra il commissario Volpi?

Anonimo ha detto...

La guerra dei mondi è uscita dal terreno della fantascienza ed è approdata in quello della liturgia. Con la copertura, reale o presunta (ma temo reale) del vescovo di Roma, la Nuova Chiesa Organizzata (o, come la chiama una mia amica, "Cosa Loro") ha lanciato un'offensiva di inaudita violenza.

Luisa ha detto...

"...per prendere atto di una visione più ampia della realtà, "

Dunque chi legge ne deduce che quel che descrive quell`anonimo corrisponde alla verità.
Insomma, i frati ribelli sono sani e fedeli, gli altri nascondono scheletri nell`armadio, Scarozzo è la bocca della verità mentre chi difende i FI sono dei leccatori
che conoscono solo i superiori, i teologi quelli che scrivono libri....fanno dotte conferenze.
Non dò nessun peso a commenti e denuncie ANONIMI e calunniosi, e conservo le testimonianze di chi ci mette la faccia e il nome come Francesco Colafemmina, de Mattei, Agnoli, Gnocchi, Palmaro, Siccardi ecc, o sono tutti dei leccatori?
È una brutta cosa insinuare e instillare il veleno.

Anonimo ha detto...

I FFI non sono la tradizione, non sono la Santa Messa in rito antico. La tradizione e la messa antica continueranno anche senza di loro. Adesso per favore fate i realisti, non ghettizzatevi come al solito, i FFI non sono l'Assoluto, sono solo un mezzo e come tale può avere luci e ombre, la tradizione deve vivere e proseguire anche senza i FFI.
Non capisco questo stracciarsi le vesti inutile, ecco, ha ragione padre Volpi, voi state facendo la figura di un tradizionalismo autoreferenziale. Al posto di urlare al vento parole inutili, al posto di congetturare sul nulla, fate qualcosa di concreto per diffondere la tradizione cattolica. I FFI si prendano le loro responsabilità, questa situazione l'hanno creata loro e loro la risolveranno e anche se scompariranno con loro non morirà né la tradizione ne la messa antica.

Micus

Anonimo ha detto...

Dunque chi legge ne deduce che quel che descrive quell`anonimo corrisponde alla verità.
Insomma, i frati ribelli sono sani e fedeli, gli altri nascondono scheletri nell`armadio, Scarozzo è la bocca della verità mentre chi difende i FI sono dei leccatori
che conoscono solo i superiori, i teologi quelli che scrivono libri....


Luisa, appartengo ai leccatori anch'io se permetti. Cos'altro ho fatto fino adesso se non difendere i FI?
Pubblicare un commento, per poi rispondere ridimensionandolo, non significa avallare una calunnia.
Però non mi va nemmeno di nascondere la testa sotto la sabbia, anche se ho detto che si tratta di problemi che erano risolvibilissimi e non hanno niente a che vedere con realtà di altro genere, non solo non inquisite ma perfino 'mandate' ad evangelizzare...

E quel commento non difendeva "i frati ribelli", tanto che riferendomi a loro ho parlato di lotta per il potere. Quel commento riguardava i frati che sono usciti negli ultimi anni e giorni ? Vi siete mai presi la briga di intercettarli prima e dopo essere usciti (visto che li conoscete tanto bene) per sapere dove sono in giro per l'italia e sapere le loro tristi storie ? E aiutarli ?

E questa so che non è una calunnia, che tuttavia non inficia la spiritualità "sana" del contesto, tolte - come ho detto - alcune pecche da rettificare.
E non c'è nulla da scandalizzarsi per questo perché succede in ogni realtà e non sminuisce il comportamento capzioso e ideologico degli inquisitori, che se ne frega di quelle pecche, mentre si allea con i dissidenti colpendo la liturgia e l'ala tradizionale.
E non c'è nemmeno da fustigare chi ne parla con trasparenza e senso di responsabilità e lotta con ogni mezzo per difendere la Tradizione e la Messa che amiamo.

Anonimo ha detto...

Non capisco questo stracciarsi le vesti inutile, ecco, ha ragione padre Volpi, voi state facendo la figura di un tradizionalismo autoreferenziale.

Micus, mi pare che stai vedendo un altro film, perché questo "caso" è emblematico e segna uno spartiacque con tutta la Tradizione.
Abbiamo dimostrato in ogni modo, piuttosto, non la nostra autoreferenzialità, ma quella conciliarista di sondaggi e messaggi curiali, mossi unicamente dall'intento colpire la Liturgia e le ponderate e motivate critiche al concilio. E in tutto questo, se permetti, siamo dentro in pieno anche noi che ci identifichiamo con quell'ala tradizionale dei FI che stimiamo e apprezziamo per la loro serietà e profondità di studiosi e per la loro esemplarità pastorale.
Per non dimenticare le migliaia di anime che sono rimaste senza liturgia e senza la loro guida, in attesa della "rieducazione" del loro pastori :(

E si dovrebbe tacere o accettare passivamente abusi del genere?
E' stato ignorato e smentito il motu proprio di un Pontefice, per di più senza motivazioni. E questo rischia di dare motivo a vescovi già maldisposti di rincarare la loro dose di rigetto anziché di accoglienza. Noi subiamo infatti la pastorale del disprezzo mentre c'è chi predica urbi et orbi tenerezza e misericordia. Ma dove sono, per i cattolici?

Emma ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Luisa ha detto...

mic, ne sai senza dubbio molto, ma molto, più di me, io ho letto tutte le testimonianze uscite in rete e le ho viste unanimi, non faccio nessun affidamento a chi ha come riferimento Scozzaro, a chi parla della ribellione di certi frati come "scaturita da una richiesta di aiuto di religiosi sani e fedeli", religiosi così sani e fedeli da aver ottenuto la testa di Padre Manelli e la soppressione della Messa Antica.
Ogni comunità umana conosce dei problemi, come avrebbe potuto esserne esente quella dei FFI,certi commenti vogliono farci credere che in realtà l`attenzione posta sulla Messa Antica è solo una strategia di diversione da quelli che sarebbero i veri problemi, ecco il mio pensiero è che si tratta solo di una manovra scaltra e maligna.
Ma è solo il mio pensiero e, come tale, opinabilissimo.

Luisa ha detto...

Ancora una volta mi vien da dire a micus:
ma lei ci prende in giro?
Ma lei c`è o ci fa?

Luisa ha detto...

"L’INVITO DI P. VOLPI ALL’AMMUTINAMENTO E LA NOSTRA SUPPLICA AI FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA "

di Cristina Siccardi


http://www.riscossacristiana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2727:linvito-di-p-volpi-allammutinamento-e-la-nostra-supplica-ai-francescani-dellimmacolata-di-cristina-siccardi&catid=61:vita-della-chiesa&Itemid=123

Simone da Varagine ha detto...

Mi permetto di dare un suggerimento... Si vuole veramente fare qualcosa per i cari Frati? Bene! Io inizierei a prendere il famoso questionario di Todisco e la lettera degli F.I. in cui lamentavano che la sola compilazione del questionario era insufficiente. Si sottopongano entrambe al parere di un canonista (o esperto ) e di un teologo (il questionario lascia spazio a qualche fraintendimento sul magistero o è una mia impressione solitaria?). I pareri, quindi, vengano spediti alle competenti congregazioni ( CDF,Religiosi,Clero ). In caso di mancata risposta (90 giorni) si consulti il Supremo Tribunale a norma di canoni. In parole povere...martelliamo per vie scritte e pubblichiamo.Qualcuno farà un passo falso o ammetterà gli errori.

Anonimo ha detto...

Luisa, sai bene come mi comporto nel caso dei 'diversivi' e come in genere li so riconoscere.
Quanto al discorso di Cristina Siccardi non credo che si discosti da quanto abbiamo stigmatizzato noi in una marea di articoli.
E quel di cui si è accennato non cambia di una virgola la realtà, che continueremo a seguire con attenzione e soprattutto non da spettatori passivi.
Per il resto forse credevo di meritare un po' di fiducia.

Anonimo ha detto...

Non ho visto in realtà nessun tentativo di far passare la nostra difesa per una strategia di diversione. Forse è vero il contrario. C' è chi strumentalmente amplifica i problemi per sminuire il vero e abominevole attacco alla tradizione. Riportarli alla loro giusta dimensione senza star lì a scendere in dettagli, mi pare sensato e realistico. Forse tutti questi anatemi hanno enfatizzato ciò che sarebbe finito lì con la mia risposta.

Luisa ha detto...

Non è una questione di fiducia, è che, mic, stimo troppo questo spazio e il tuo lavoro, per veder "offerta" una tribuna ad un anonimo (Scozzaro...) che pretende conoscere la verità, che schernisce coloro che stanno testimoniando in favore dei FFI e, sopratutto, getta lettame sui FFI, insinuando strategie diversive, come se i FFI, quelli veramente sani e fedeli, si servissero della Messa Antica per altri fini.
È una calunnia grave e odiosa , per questo penso che quell`anonimo, non meritava la visibilità che questo spazio stimato e serio gli ha offerto.
Detto questo è il tuo blog e se hai fatto quella scelta avrai avuto le tue buone ragioni.
Buona notte!

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con Simone da Varagine. Questa potrebbe essere una delle azioni di resistenza non passiva ai veri e propri abusi messi in atto, che ignorano e calpestano anche i diritti dei fedeli sanciti dal Summorum.
Bisognerebbe organizzare un vero e proprio comitato coinvolgendo De Mattei ed altri per unire energie e risorse (anche economiche per eventuali consulenze legali, se sarà necessario).
Dovremo approfondire e perfezionare questo aspetto con l'aiuto di tutti.

Luisa ha detto...

Leggo adesso il tuo commento, mic, non ho dovuto esprimermi bene, sono i FFI che sono, in modo nemmeno velato, accusati da quell`anonimo di fare delle manovre di diversione servendosi della Messa Antica.
Detto questo, se stimi che i miei anatemi hanno enfatizzato quel commento, cancellali, senza problema.

Gederson Falcometa ha detto...

In ciò che riguarda il messaggio del Commissario apostolico mi ha chiamato l'attenzione due punti:

Il primo punto sono le parole del comissario sul fondatore, dove dice:

"...gli atteggiamenti o le parole dei fondatori potrebbero essere considerati più decisivi dell’insegnamento del magistero quando se non addirittura non degli stessi testi biblici."

Sono parole gravi per essere detti in questo modo troppo irresponsabile. È facile dire che gli atteggiamenti o le parole del fondatore sono in contrasto con le parole del magistero quando se non addirittura non degli stessi testi biblici, difficile è dimostrare questo contrasto. E in quanto non lo dimostra le parole di lui sono solo un brutto ad hominem, dove se può arrivare al pensiero che il Pe Manelli è o si comporta come un eretico (o un cismatico). Questo è un assurdo! Principalmente quando se considera che questo messagio sarebbe buono per un Kiko Arguello che purtroppo è lodato per l'autorità conciliare.

Manca il linguaggio onesto della tradizione (http://www.conciliovaticanosecondo.it/documenti/padre-roger-thomas-calmel-o-p/) e se dice parole dure che può essere basate su false testimonianze.

hpoirot ha detto...

brava Agnese, hai risposto benissimo

Anonimo ha detto...

Ho sempre conosciuto i FI attraverso la loro splendida rivista "Il Settimanale di Padre Pio". Poi oggi partendo dal loro sito mi sono imbattuto nella loro pagina di Facebook:
https://www.facebook.com/fratifrancescani.dellimmacolata.3
E in quest'altra pagina:
www.mediatrice.net/modules.php?name=News&file=article&sid=5510

... bè, qualche perplessità m'è venuta ...
Miles

Gederson Falcometa ha detto...

Miles, sembra veramente che qualcosa è cambiato. L'articolo del sito mediatrice è male, usa e abusa del argomento dell'autorità. Chiama l'attenzione il nuovo concceto di religione che non è più collegare l'uomo a Dio, ma "mettere in contatto l'immanenza con la trascendenza", il riconoscimento del Islam come una vera religione e ripete la volgata che musulmani, giudei e cristiani credono nello stesso Dio di Abramo e la dottrina della S. Trinità vienne considerata solo come una nostra concezione della divinità, non è stata una rivelazione. Siamo noi cristiani che abbiamo fatto la dottrina della S. Trinità non è stato il Vangello che ha rivelato a noi la divinità è la Santissima Trinità.

Questo è troppo straneo, perchè la rivelazione completa è data attraverso di Gesú Cristo, in Abramo abbiamo solo una parte della rivelazione. Il Vangelo di S. Giovanni dice:

"Dio nessuno l'ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato".

Così come possono dire che abbiamo lo stesso Dio, se solo Gesù Cristo ha visto Dio e solo lui lo ha rivelato?

Abramo ha i suoi meriti, ma non possiamo creditare a lui la piena conoscenza di Dio.

Anonimo ha detto...

... bè, qualche perplessità m'è venuta ...
Miles


I primi effetti della "normalizzazione"?

Ma quelle pagine rispecchiano coloro che, nell'Ordine, si mettono in mostra, e in fondo si stanno "allineando" col potere egemone, non chi attende e prega nel silenzio e nella penitenza.

Questa prova probabilmente separerà il grano dalla pula.

Anonimo ha detto...

Concordo con Mic e Falconeta.

Leggendo le pagine linkat da Miles, anch'io sono rimasto molto perplesso.

La frase che mi ha molto colpito è che colui che ha scritto il post senza nemmeno firmarsi, ha avuto toni molto sprezzanti contro i cattolici che seguono la Dottrina perenne della Chiesa.

Li ha chiamati gruppi tradizionalisti e criptosedevacantisti pullulanti e deliranti sulla tradisfera.
Come dice Mic credo e spero, che il buon grano venga separato dalla pula.

A mio parere, i veri FI, coloro che veramente hanno seguito il padre fondatore, non la pensano affatto come l'autore del post, che al contrario se così fosse si sarebbe firmato.

Ritengo frasi del genere,strumentali e intimidatorie.

Hers

don Camillo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

è strano, dice:

questi frati

http://www.mediatrice.net/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=9

non sono in Italia, ma in Africa...

Spesso, P. Manelli mandava i frati dissidenti ai posti lontani per dargli un'esperienza di realtà e l'opportunità di fare atti di carità per riparare i loro peccati personali...

Anonimo ha detto...

Praticamente lo stesso stile dei soviet...
con la differenza che loro li mandavano in Siberia!
Se questa è per lei l'alta considerazione che ha della vita missionaria in genere e del valore della Missione ad Gentes andiamo bene, siamo proprio messi bene.
Saluti framp

Anonimo ha detto...

Praticamente lo stesso stile dei soviet...
con la differenza che loro li mandavano in Siberia!


Non mi pare neppure paragonabile la Siberia con la Missione e l'invio in Missione con lo stile dei soviet.

Per chi conosce l'afflato missionario dell'Ordine, che i frati in questione hanno scelto e che se non sta loro bene hanno libertà di lasciare, l'uso di certi termini non solo è inappropriato, ma offensivo!

Anonimo ha detto...

Non pubblico ulteriori considerazioni sulle decisioni di padre Manelli sopra evidenziate, perché non trovo corretto né possibile mettere in discussione disposizioni di un fondatore che certamente hanno motivazioni che il nostro discernimento solo teorico e non immerso nella realtà viva dell'Ordine può permettersi di sindacare.

Anonimo ha detto...

Mi rincuora davvero che condividiate i miei dubbi su quelle espressioni.
Gli articoli che fino ad ora comparsi su "Il Settimanale di Padre Pio", rivista settimanale di formazione e informazione cattolica dei FI, sono diversi dalla linea seguita da quelle pagine internet pure ufficiali. Sono un oasi di pacatezza, serenità e luce.
Vedremo nei prossimi numeri se vi saranno cambiamenti.
In ogni caso non vi nascondo che le cose scritte in quelle pagine internet, con quel tono poi, mi hanno amareggiato.
Miles

Anonimo ha detto...

non è strano, dice:


Gentili lettori, i Frati di quella communità fanno un voto quarto, mariano, che obbliga obbedienza in materia che riguarda il loro spostamento convento a convento anche alle missioni....quindi non è la pratica dei soviet...è la devozione di San Massimiliano Kolbe...

Luisa ha detto...

Il link che porta al sito dei FI che sono nel Bénin, e la lettura del loro post "coda di paglia", mostra quanto fazioso e calunnioso fosse il commento dell`anonimo più sopra, mostra, se ne avessimo ancora bisogno, che la lotta all`interno dei FFI era, ed è, quella di una frangia minoritaria contraria alla Liturgia Antica e all`interesse di Padre Manelli per la Tradizione.
Basta leggere il disprezzo di chi ha redatto quel post per i tradizionalisti e il sarcasmo sui documenti conciliari(...apriti cielo!), passo sul fondo dell`articolo che domanderebbe diverse osservazioni, ma non vorrei tediare quel frate con delle osservazioni da "professorone tradizionalista".
Ormai sicuri di avere l`appoggio di "chi conta" approffittano della visibilità che dà loro il web, non si rendono conto, nella loro sicumera, di come e quanto rendano palesi le fazioni che si erano create in seno ai FFI e la lotta di quella frangia alla quale senza alcun dubbio appartiene l`anonimo frate che ha scritto quel post.
La conclusione del suo post dice tutto.

IL VANDEANO ha detto...

Chiederei fosse pubblicato senza censure




Cari Amici di Chiesa e post concilio,

mi accingo, per dovere di Verità, che é la più Alta Forma di Carità, a commentare, con "Timore e Tremore", questo scritto, palesemente Eterodosso ed Acattolico del Molto Reverendo Padre Fidenzio Volpi O.F.M. Capp. "commissario generale" "apostolico", dei Frati Francescani dell'Immacolata, delle Suore Francescane dell'Immacolata ed Affiliati, senza alcun intento polemico, ma per mostrare la Verità delle cose, che il "vescovo di Roma", ed il Suo Staff Vaticano, non sono minimamente interessati a correggere le mancanze di Carità, che vi sono state, nell'operato del Ex-Consiglio dei Superiori Maggiori dei Frati Francescani dell'Immacolata e dello Stesso Molto Reverendo Padre Stefano Maria Manelli F.I, Fondatore ed Ex-Superiore Generale dei Frati Francescani dell'Immacolata, verso comuni Frati dell'Istituto, sempre inascoltati nei loro bisogni, nelle loro esigenze ed eventuali osservazioni, mortificati da un concetto dell'Obbedienza, malato, opressivo e "Fideistico-Quetista", "Perinde ac cadaver", ereditato dalla turpe e militaresca Spiritualità Gesuitica e molto lontana dal Sentire Francescano, ma al contrario al Buon "vescovo di Roma", prodigo di "performance umanitario-forkloristiche, tipiche di un Gesuitismo Vaticano-Secondista e Modernista, post-conciliare e da cripto-teologo della liberazione, ma anche ai Suoi Collabiratori, interessa estirpare l'Unico Barlume di Ascesi, ancora Cattolica e di Teologia Sana, rappresentate oggi, nella Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana, solo dall'Istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata, delle Suore Francescane dell'Immacolata e dai loro Affiliati.

Lo stile di questa Lettera, totalmente priva di senso, dove episodi Biblici, citati a casaccio a mò di Veterano della GMG, si mischiano a citazioni di una Concezione Francescana Cripto-Calvinista, in voga oggi, nei tre rami Storici di quello che era l'Ordine Francescano, almeno dal post-concilio ad oggi, che nulla hanno a che fare con la Spiritualità Cattolica dei Padri Cappuccini dei Secoli Passati, rettamente Tomista, o a quella dei Frati Minori o dei Conventuali, Sanamente Scotista, al contrario quì viene citato, come pietra tombale di ogni serietà dello scritto, uno pseudo-teologo, quale è Hans Urs Von Balthasar, che affermava senza "Timor di Dio", che l'Inferno, era vuoto, per la troppa Misericordia di Dio, al contrario sono stati e saranno sempre questi pseudo-teologi, chi li cita e gli pseudo-pontefici che li sostengono, a riempirlo l'Inferno, disarmando le Anime da un Giusto "Combattimento Spirituale". Quindi a questo punto sorge la domanda, questo Religioso Ammalato di Modernismo-Montiniano e post-conciliare, può guidare un Istituto Cattolico, su Mandato di un Sommo Pontefice, che sia Veramente Cattolico ? Mi sembra che i fatti parlino più che chiaramente ! Ora sta solo ai Frati Francescani dell'Immacolata, ribellarsi allo scempio del loro Istituto da parte di Modernisti Eterodossi, che non rappresentano e non rappresenteranno mai la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana, ma solo il regno massonico dell'anticristo !


Succi Leonelli Marco (IL VANDEANO)