Stiamo camminando sulle rovine. Non possiamo fare altro che lanciare un quotidiano bollettino di guerra, apparentemente impotenti, tranne che per le preghiera e la speranza... E riprenderemo il discorso a partire dall'ultimo intervento dell'Arcivescovo Carlo Maria Viganò.
Questa è l'ultima, da Avvenire:
Papa Francesco ha voluto fare una sorpresa agli studenti del Liceo classico Pilo Albertelli di Roma, visitando l'Aula delle migrazioni realizzata con la collaborazione di docenti e studenti, inaugurata agli inizi di ottobre alla presenza del ministro dell'istruzione Fioramonti.
"Tu sii coerente con la tua fede", "non si può dire" ai ragazzi ebrei o musulmani, "vieni e convertiti". Questo è il messaggio di papa Francesco durante l'incontro a sorpresa con gli studenti romani. "Quella coerenza ti farà maturare. Non siamo nei tempi delle crociate", ha aggiunto Bergoglio che ha incontrato i ragazzi nel cortile dell'istituto.
Quando mai, nella Chiesa, la conversione è posta in termini così banali? E quando mai le fedi si equivalgono?
Ma se da' per scontato che non si debbano convertire, abolisce l'evangelizzazione, che è proposta e opportunità (non imposizione) di salvezza, comando di Cristo...
Niente conversione, "tu sii coerente con la tua fede".
Esattamente il contrario di quello che il Signore risorto ha ordinato ai suoi discepoli: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e fate [miei] discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che io ho comandato a a voi" (Mt 28, 18-20). Il Vangelo di Marco, che raccoglie i ricordi di S. Pietro, riassume il concetto però aggiungendo: "Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, chi non crederà sarà condannato" (Mc 16, 16).
Esattamente il contrario di quello che il Signore risorto ha ordinato ai suoi discepoli: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e fate [miei] discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che io ho comandato a a voi" (Mt 28, 18-20). Il Vangelo di Marco, che raccoglie i ricordi di S. Pietro, riassume il concetto però aggiungendo: "Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, chi non crederà sarà condannato" (Mc 16, 16).
Ma cosa disse Giovanni Paolo II in uno dei suoi incontri di folla con in musulmani: "Vivete secondo la vostra fede anche all'estero!" (Magonza, 1980). In Giordania, nel 2001, gridò alla folla: "Che S.Giovanni Battista protegga l'islam!" (il Battista, Yahya, è onorato nel Corano, ma sempre nell'ambito della "cristologia" apocrifa ed eretica reperita da Maometto). E taccio di altri suoi sconcertanti interventi pro-islam, ben noti (insieme ad altri più prudenti sull'immigrazionismo). L'attuale sfacelo viene da lontano... Siamo ormai alla metastasi e la cura sembra praticamente impossibile, anche se questo non ci esime dal combattere, anzi...
Nel suo ultimo sempre più angosciato ma lucidissimo e ben argomentato, logicamente impeccabile intervento contro lo "scandalizator Ecclesiae" che si sta sempre più rivelando Bergoglio, mons. Viganò [qui] mette di nuovo il dito sulla parte profonda della piaga, l'origine della cancrena, vale a dire sul Concilio e le sue false riforme, false come il Concilio stesso.
È su questo punto che bisognerebbe riprendere e approfondire il suo discorso.
PP
21 commenti:
La reazione al dilagare della apostasia è incontenibile:
Vescovi e sacerdoti ortodossi (nella tradizione e nella dottrina cattolica) unitevi e contrastate l’eresia!
Papa Benedetto XVI sia stimolo ed esempio!
Bisogna combattere come i Crociati e come a Lepanto, per difendere la vera fede!
Senza una reazione ferma, rischiamo tutti noi cattolici, religiosi e laici, di perdere la fede in Gesù Cristo!
V – 21 dicembre
O ORIENS, splendor lucis aeternae et sol iustitiae:
veni et illumina sedentem in tenebris et umbra mortis.
O Astro che sorgi (Zaccaria 3, 8; Geremia 23, 5), splendore della luce eterna (Sapienza 7, 26) e sole di giustizia (Malachia 3, 20):
vieni e illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte (Isaia 9, 1; Luca 1, 79).
La reazione al dilagare della apostasia è incontenibile:
Vescovi e sacerdoti ortodossi (nella tradizione e nella dottrina cattolica) unitevi e contrastate l’eresia!
Papa Benedetto XVI sia stimolo ed esempio!
Bisogna combattere come i Crociati e come a Lepanto, per difendere la vera fede!
Senza una reazione ferma, rischiamo tutti noi cattolici, religiosi e laici, di perdere la fede in Gesù Cristo!
Del tutto condivisibile l' articolo di PP, mi sento di aggiungere solo due cose: la prima che la demolizione sistematica dell' evangelizzazione fa anche parte della demolizione della Regalità di Cristo. La seconda che accanto alla lettura, o rilettura, dell' ultima lettera di mons. Viganò aggiungerei, per chi conosce l' inglese, la lettura di " Christus vincit.Christ's Thriumph Over the Darkness of the Age." Libro uscito tre mesi fa, e che temo non verrà tradotto in italiano. Sul sito "la porte latine", in francese, ce n'è un'ottima presentazione, con citazioni che mi sembrano molto importanti, e che vanno nel senso indicato da PP. Per poter approfondire il discorso, sulla cui necessità penso non si possa che concordare, occorre anche acquisire una visione d' insieme di ciò che è successo nei decenni che ci separano dal CVII, ed accettare che la possibilità dell' attuale demolizione sia dovuta anche ad altri attori. Più o meno consapevoli alcuni, altri molto, molto consapevoli e determinati. Per discernere è necessario impegnarsi per conoscere la verità, conoscere la verità non è sempre gradevole né divertente e neppure gratificante, ma è comunque solo la verità che rende liberi.In cordibus Jesus et Mariae.
Se durante questi giorni avrete con voi dei ragazzi o dei giovani, quando all'affaccendarsi, per cucinare, essere ospitali e festeggiare scambiandosi un dono, subentrerà un po' di calma e di desiderio di condividere qualcosa di più profondo, gustatevi con loro la visione di questi filmati. Molti li conosceranno già, ma sarà bello assaporarne la bellezza con altri.
https://www.veritatemincaritate.com/2019/12/video-il-velo-rimosso-il-significato-della-santa-messa/
https://gloria.tv/post/B7H9qXsxiVzy4MrZ11sFVQooU
Buona fine dell'Avvento!
Che tutte le miserie mondane alimentino ancora di più l'ardore del nostro amore per Gesù.
"Non siamo nei tempi delle crociate". Ecco, le Crociate sono diventate una sorta di cartina di tornasole di Cattolicità. Chi le condanna, non può dirsi cattolico perché non crede nella libertà di culto nei Luoghi Santi che devono essere cristiani, motivo per cui le crociate vennero combattute; non crede nell'esclusivo potere salvifico della Chiesa (le crociate vennero combattute anche per la conversione degli infedeli e quindi per la salvezza delle loro anime); non crede nella malvagità metafisica (ricordatevi dove Dante ficcò Maometto), oltre che storica, dei musulmani e nella loro irredimibilità senza la conversione, non crede che la forza usata per la difesa e la diffusione della Vera Fede è legittima e doverosa; non crede nel dovere dei cristiani di liberare gli altri cristiani oppressi dal feroce dominio degli infedeli.
Inoltre, qualsiasi frase che suoni "non siamo più ai tempi di..." evidenzia un desolante cretinismo storicista e un banalizzante luogomunismo incompatibile con il buonsenso e l'intelligenza normale prima ancora che con la Dottrina e la sana filosofia cristiana.
Silente
Crociata! Che bella parola! Crociate non furono solo quelle per la liberazione della Terra Santa. Crociate furono anche quelle per la Reconquista delle Spagne, Crociate furono quelle per la cristianizzazione dei paesi baltici, Crociata quella contro la feroce, assassina, antiumana e malvagia eresia catara, Crociata quella combattuta a Lepanto e quella sotto le mura di Vienna. Crociata fu quella di Eugenio di Savoia nei Balcani, poi quella dei Greci per la liberazione della loro patria. Crociata fu quella della Santa Russia contro la Turchia in Crimea e nei Balcani, combattuta anche contro le potenze massoniche della Gran Bretagna e della Francia con l'opportunistica, ininfluente partecipazione del Piemonte. Se la Santa Russia avesse vinto, Costantinopoli sarebbe stata liberata (era questo l'obbiettivo dello Zar), si sarebbero ristabiliti principati cristiani e non ci sarebbero stati i massacri degli Armeni, dei Greci e degli altri cristiani negli anni successivi. Crociata fu quella dei Cristeros contro il potere yankee-massonico in Messico, Crociata quella dei falangisti e dei carlisti contro la barbarie anticristiana dei rossi in Spagna.
Crociata è ovunque, in armi o no, i cristiani combattono per il trionfo della Fede. Sì, lo ripeto: Crociata è una bellissima parola.
Silente
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2019/12/21/1025/02090.html
E' stato il Decano del Collegio Cardinalizio piu' in sella della Storia della Chiesa ?
https://dimpenews.com/2016/06/29/l%ce%84apparition-de-la-vierge-au-president-bashar-al-assad-dans-le-monastere-notre-dame-de-saidnaya/
Cattolici :*.....non fate proselitismo ..tanto siamo tutti umani e figli di Dio ...*...ognuno resti coerente con la propria religione !
Facile no ?....andare d'accordo con tutti per avere il consenso del mondo idolatrico a cui non serve più conoscere il vero ed unico Dio incarnato e rivelatosi in Gesù! !
Ok, questo l'ha ribadito Pio XII ed è magistero immutabile della Chiesa Cattolica:
“Ciò che non risponde alla verità e alla norma morale, non ha oggettivamente alcun diritto né all’esistenza, né alla propaganda, né all’azione”.
Questo, invece, chi l'ha detto?
"La Chiesa insegna che qualsiasi forma di intolleranza religiosa e di proselitismo compromette il diritto fondamentale alla libertà di religione."
Mi sia consentito spezzare una lancetta a favore del Bergoglio (senza per questo avallarne tutto il resto).
Per lui - e anche per noi - il termine "proselitismo" equivale a raggranellare nuovi adepti per la "ditta". Il che evidentemente non equivale ad "evangelizzare", perché in quest'ultimo caso conta la libera adesione, non il far numero.
La stangata sul "proselitismo" Bergoglio l'ha data principalmente agli eretici della setta neocatecumenale, ai quali interessa solo che la gente creda nel novello redentor Kiko Argüello e ne segua i dettami (tra cui l'obbligo di versare il 10% di introiti/stipendio/pensione per tutta la vita alle casse della setta senza poter chiedere che fine faranno quei soldi). Perciò calano dall'alto tutto il malloppone di boiate kikiane - con annessi trucchetti psicologici per indurre i deboli e i confusi ad aderire - e se ne infischiano di tutto il resto. (Il pessimismo neocatecumenale ha indotto gente al suicidio, e non per modo di dire, e i perfidi autonominati "iniziatori" del Cammino dovranno risponderne a Dio, e la cofondatrice Carmen Hernández già sta bruciando tra le fiamme dell'inferno, nonostante la complicata manovra per farla canonizzare, manovra in cui hanno cooptato anche la Miriano).
Naturalmente, dopo esserci ritrovati sorprendentemente d'accordo col Bergoglio su quel punto "evangelizzazione sì, proselitismo no" (diretto a gente come i kikos), inevitabilmente ci accorgiamo della tremenda debolezza del resto del suo ragionamento. Che è di natura prettamente "pastorale", nel senso deleterio a cui siamo abituati da mezzo secolo a questa parte, cioè di annacquamento della fede e di riduzione della dottrina ad un generico "volémose bbbene". Il Bergoglio non è amico della verità e della chiarezza, e quindi le trascura senza scrupolo (come ampiamente dimostrato dall'infame Amoris Laetitia).
E qui cominciano i veri dolori: dopo che per tutta una vita, anche da Papa, hai blaterato di "pastorale", dopo che un milione di volte ti hanno chiesto chiarimenti ancora non ti ravvedi («e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli»), i cattolici - cioè il tuo gregge - cosa devono pensare di te?
Ah, quasi dimenticavo. Il sullodato Cernuzio è un giornalista neocatecumenale che ha speso innumerevoli anni a scrivere articoli favorevoli al Cammino. Vuoi vedere che quel liceo è infestato di docenti neocatecumenali?
Errore nell'incipit:
"Stimo camminando ..."
Caro Tripudio, il distinguo sul "proselitismo" su questo blog lo davo per scontato.
La tua interpretazione però è intrigante!
Agli albori della propria conversione, ri-conversione, ri-ri- conversione..., si è solitamente molto contenti e naturalmente se ne parla e naturalmente vien fatto di parlarne con chi ancora non si è convertito o è ancora in una fase mischiata, come eravamo noi poco prima. In un periodo, in particolare, come il nostro in cui regna il nulla parlare della fede così spontaneamente aguzza la fede e l'ingegno. Dopo aver soggiornato, per del tempo, nel giudicare l'oggetto del nostro strazio, su cause epocali, sociali, caratteriali, ora sto sterzando sulla patologia genetica, quella più difficile da guarire e/o da convertire.
No, Kiko e i neocatecumenali non c'entrano nulla, ma proprio nulla. Anzi immagino che nel loro odio per la Tradizione, stiano dalla parte di Bergoglio. Il proselitismo ("fare proseliti") è un obbligo per la chiesa e per tutti i cattolici. Chi lo nega, nega il Vangelo, nega la Dottrina, nega la Tradizione. Afferma l'eguaglianza delle religioni e nega l'esclusiva verità salvifica del Cattolicesimo. In altri termini, chi nega il dovere del proselitismo non è cattolico, perché nega il Vangelo e le parole di Cristo sull'evangelizzazione che altro non è che proselitismo. Punto.
Silente
Per fare un po' di chiarezza a chi ci legge solo ora.
La mens conciliarista, basata su un pregiudizio (e così Bergoglio), per “proselitismo” usa un'accezione negativa del termine (che originariamente indica semplicemente "la tendenza a fare nuovi seguaci"), intendendo una missionarietà esercitata all’eccesso, forzata, misurata sul numero dei nuovi battezzati...
Riprendo una precedente riflessione:
Al contrario dei suoi predecessori e sulla base di una lettura opposta della vicenda missionaria della Chiesa di questi ultimi decenni, Francesco sembra voler piuttosto mettere un freno alla missione.
In sostanza, egli vuole che si “testimoni” silenziosamente la fede cristiana con la vita, con il comportamento, in primo luogo con l’amore del prossimo. E solo dopo che la testimonianza avrà eventualmente suscitato delle domande egli esorta ad “annunciare Gesù”. Senza però esplicitare mai questo secondo passo e fermandosi invece ogni volta a insistere sul primo, unica sana alternativa – per Francesco – al tanto deprecato “proselitismo”, con tanto di citazione della “Evangelii nuntiandi” di Paolo VI, a giudizio dell’attuale papa “il documento pastorale più grande del dopo Concilio”.
Peccato che, come al solito, faccia una citazione strumentale al suo pensiero, ma monca e dunque falsata, perché è vero che Paolo VI assegna una “importanza primordiale” alla testimonianza silenziosa di vita, nella speranza che essa tocchi le menti e i cuori e accenda un’attesa. Ma subito dopo scrive:
“Tuttavia ciò resta sempre insufficiente, perché anche la più bella testimonianza si rivelerà a lungo impotente, se non è illuminata, giustificata – ciò che Pietro chiamava ‘dare le ragioni della propria speranza’ –, esplicitata da un annuncio chiaro e inequivocabile del Signore Gesù. La Buona Novella, proclamata dalla testimonianza di vita, dovrà dunque essere presto o tardi annunziata dalla parola di vita. Non c'è vera evangelizzazione se il nome, l'insegnamento, la vita, le promesse, il Regno, il mistero di Gesù di Nazareth, Figlio di Dio, non siano proclamati”.
Da una recente intervista del card. Burke che, noto, cita anche lui l'accezione negativa del termine 'proselitismo' (che peraltro per me invece è quella indicata sopra : "Tendenza a fare seguaci" non necessariamente con delle condizioni...) ma poi trae conclusioni ben diverse.
Si vuole evitare il proselitismo…
Proselitismo vuol dire tentare di imporre la dottrina oppure fare dell’ingresso nella Chiesa la condizione per avere aiuti materiali. E questo certamente non è corretto. Ma noi non possiamo non annunciare Cristo a chi non lo conosce, non possiamo non mostrare la bellezza della Chiesa. Questo lascia l’interlocutore perfettamente libero, ma lui riceve la testimonianza. Ho in mente l’esempio di un immigrato islamico che, incontrando un giovane cattolico e parlando con lui delle rispettive fedi, è rimasto impressionato da un Dio molto vicino al suo popolo, al contrario di quello che si vive nell’islam; e ha chiesto il battesimo. Gesù Cristo è l’unico salvatore del mondo e se noi annunciamo Cristo la gente sarà attratta. Se noi non menzioniamo Cristo e se non diciamo che il nostro amore viene da Lui, nutrito dall’Eucaristia, perché la gente dovrebbe chiederci di Lui? Il Signore ci ha detto di andare in tutto il mondo per battezzare le genti, questo è molto chiaro, questo è il nostro compito.
Studenti cristiani che dicono a ragazzi ebrei e musulmani: "Vieni e convertiti"?
Ma quando mai? Dove sono? Ma il Papa viene davvero dalla fine del mondo?
Sembra alieno alla realtà.
Che sta dicendo?
Se si riferisce ai neocatecumenali, gli unici che potrebbero dire a brutto muso e senza premesse: "Vieni e convertiti", lo dica.
Un esempio di proselitismo religioso deteriore è - nella mia personale esperienza - quello dei seguaci dell'Opus Dei, che purtroppo hanno preso una cattiva piega dopo la morte del Santo fondatore. In campo laico, il proselitismo è l'attività principale dei docenti di sinistra, di cui il liceo romano in questione è pieno. Ho fatto la maturità al Pilo Albertelli nei lontani anno '70ed era già un pessimo ambiente. Ora non è certo migliorato con l'arrivo degli studenti stranieri.
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