Bisogna riprendersi scuola ed educazione.
Venite a Lonigo (Vi), sabato 29 aprile
La prima via d’uscita dal sistema pervasivo che ci attanaglia è l’educazione. Certo, anche altri, a partire dall’informazione a cui si dedica la Bussola, informazione che, comunque, è anche formazione e quindi educazione. Valori e comportamenti oggi vengono largamente imposti. L’educazione nella scuola statale corrisponde – quando non vada ben oltre! – al patriottismo costituzionale, il che alla fine significa che i nostri figli devono condividere i principi repubblicani, anche quando vanno contro la legge naturale: buon cittadino e uomo buono si divaricano e il primo vince sul secondo. Media e social educano sì, ma nel senso che diseducano: non esiste un serial televisivo che non contempli l’omosessualità e che non presenti le famiglie divise o allargate come cose normali. Per rendere possibili i propri obiettivi, il sistema di oggi deforma sistematicamente l’educazione sull’ambiente, sulla procreazione, sulla religione, sulla salute, sull’identità maschile e femminile, sui fatti, raccontati secondo le narrazioni di regime, sulla storia… Anche nella Chiesa le cose non vanno troppo bene. Limitata e spesso scadente l’educazione religiosa, frequente l’omologazione ai criteri del mondo, presa di distanza dall’educare a giudicare la realtà. Quella che anni fa si chiamava “emergenza educativa” è ormai esplosa.
Ci sono educatori – sia genitori che insegnanti, ma anche sacerdoti e religiosi – che si pongono seriamente questo grave problema. Sono genitori e insegnanti cattolici nella scuola di Stato, sono genitori e insegnanti cattolici nelle scuole paritarie cattoliche, sono genitori e insegnanti che stanno dando vista a scuole parentali e ad esperienze di homeschooling (scuola domestica, scuola fatta a casa). I primi si sentono abbandonati e fanno veramente fatica ad andare avanti in un contesto sistematicamente ostile e che percorre altre strade. I secondi resistono, ma si rendono conto che la scuola cattolica paritaria deve pagare un certo dazio al sistema imperante. I terzi sono più motivati e scaltriti, più alternativi al sistema e per molti rappresentano una chance positiva e da incoraggiare.
C’è quindi un mondo dell’educazione che ”non ci sta”, soprattutto il mondo delle scuole parentali o domestiche. Questo mondo rappresenta la principale e forse unica speranza che abbiamo oggi davanti all’omologazione dei cervelli e dei cuori dei nostri figli e nipoti. Non c’è bisogno di attendere l’intelligenza artificiale, già oggi i cervelli e i cuori vengono plagiati sistematicamente. Questo mondo dell’educazione non è però solo un fatto educativo, è anche una mobilitazione sociale, prefigura un diverso assetto della polis, i suoi soggetti pensano ad una diversa presenza della religione cattolica e della Chiesa nella società. Sono quindi anche un fenomeno etico e teologico, che la Chiesa ufficiale, purtroppo, sta trascurando, mentre invece rappresenta un futuro di vera libertà.
Se questo mondo è ben più che un semplice fenomeno educativo, esso richiede di essere visto dentro l’intero quadro della Dottrina sociale della Chiesa. Ha bisogno di essere valorizzato come germe di una società cristiana, tramite l’educazione ma oltre la sola educazione. È un ampio fenomeno in atto di costruzione della civiltà cristiana. In un momento storico in cui la Chiesa ufficiale dice che non bisogna impegnarsi per una società e civiltà cristiane, proprio questo sta invece facendo questo movimento della scuola cattolica. I genitori, gli insegnanti, le scuole cattoliche, soprattutto parentali, riconsegnano alla Chiesa e alla religione cattolica il primato educativo nella pubblica piazza, anche se la Chiesa ufficiale di oggi respinge l’offerta.
Sabato 29 aprile 2023, si terrà a Lonigo (Vicenza), presso la Villa San Fermo dei Padri Pavoniani, la Seconda Giornata nazionale della Vera scuola cattolica [qui], organizzata dall’ Osservatorio cardinale Van Thuân sulla dottrina sociale della Chiesa. Essa fa seguito ad una analoga iniziativa dell’anno scorso da cui era emerso il Manifesto dal titolo “È il momento della vera scuola cattolica” sottoscritto da molte scuole, soprattutto parentali, nonostante molte di esse non amino comparire per evitare vessazioni e boicottaggi nei loro confronti. Questa prossima seconda Giornata riprende il cammino e l’evento sarà poi anche ripetuto in altre parti d’Italia. Essa sarà sia un momento di riflessione sui contenuti della vera educazione cattolica, sia un momento di incontro, dialogo e confronto sulle problematiche pratiche. Tutto il mondo che ho descritto sopra è invitato.
Il filo conduttore della Giornata del 29 aprile sarà “A scuola di verità. Il quadro del sapere e le discipline”. Il tema è fondamentale: la fede interpella la ragione e, quindi, le discipline – le “materie” scolastiche, si diceva una volta. Questo richiede che la fede sia considerata come un “sapere”, altrimenti non può pretendere di interloquire con le discipline di insegnamento. La vera scuola cattolica fa passare l’annunzio anche attraverso le discipline, i saperi particolari. In gioco c’è la possibilità o meno di un “universo del sapere”, senza del quale i nostri figli saranno sperduti e soli.
Stefano Fontana - Fonte
11 commenti:
Motivazionale...
"La nave non affonda per l'acqua che la circonda, ma per l'acqua che entra in essa. Non lasciatevi affondare da ciò che vedete intorno a voi!"
(Patriarca Paolo di Serbia)
John Horvat, della TFP (Tradizione, Famiglia, Proprietà) americana, ha attaccato slealmente monsignor Carlo Maria Viganò, in un articolo in cui ha scritto;
"Questo peculiare arcivescovo (Viganò) sembra sostenere che il testimone della fede è passato alla Chiesa ortodossa russa. Quindi, la Russia è "l'ultimo bastione della civiltà contro la barbarie".
Perchè sostengo che lo attacca slealmente? Perché la falsicazione è molto evidente. Monsignor Viganò ha infatti affermato che la Russia è l'ultimo bastione della civiltà contro la barbarie globalista e plutocratica. Ma non ha mai nemmeno minimanente alluso a una superiorità della Chiesa ortodossa su quella cattolica.
Se quindi gli americanisti e atlantisti della TFP (sostennero persino la politica di Bush figlio!) vogliono continuare a sostenere il globalismo anticristiano ed antiumano degli States e il loro turbocapitalismo finanziaro contro "il comunista" (sic) Putin, possono continuare a farlo.
Evitino però certe crasse mistificazioni. Viganò non sostiene affatto che il patriarcato di Mosca abbia assunto "il testimone della fede". Sostiene invece che se crolla la Russia la finanza globale anglo-talmudica (Soros e compagnia) ha vinto la partita. E davvero bisogna essere stolti per non capirlo.
P:S: Questo non toglie che su alcuni argomenti anche la TFP non possa condurre delle buone battaglie, che effettivamente conduce.
Martino Mora
Sancta Maria speculum divinæ contemplationis, ora pro nobis. / Santa Maria, specchio della divina contemplazione, prega per noi.
Scuola significa educare, istruire e ben poco si potrà fare finché almeno una buona parte degli adulti non riconoscerà questa come la sua santa e sacra missione che Dio ha affidato loro. La scuola langue perché è diventata una agenzia di manipolazione, dall asilo al Master. Una manipolazione sempre al passo dei tempi, senza valori condivisi, ma con disvslori annualmente cangianti.
Stiamo trasmettendo una cultura da postribolo, dove impera la finzione, la menzogna, la dissoluzione eretti a sistema, non si educa più si corrompe.
La tanto conclamata fragilità dei giovani moderni dipende dal non averli nutriti con il buon pane della Verità, così non hanno avuto di che nutrirsi. Si è dato loro cibo sintetico, cioè falso che non li ha irrobustiti nello spirito, nell anima, nel corpo.
Se gli adulti non riconosceranno di essere stati loro stessi manipolati e di aver accettato la loro manipolazione per quieto vivere, per restare a vedere cosa succede domani, senza nessun impegno personale verso il cambiamento, prima di tutto di se stessi, se questa presa di coscienza personale prima eppoi comunitaria non avviene, la scuola seguirà inevitabilmente il progressivo inebetimento degli adulti, cioè seguirà un progressivo e crescente idiotismo nazional popolare.
Se noi vogliamo sforzarci di ricordare, possiamo riscoprire che intere congregazioni religiose furono fondate con il solo ed unico scopo della educazione cristiana, umana, quindi sociale, dove regnava il dovere ed il mea culpa prima di ogni altra chiacchiera. E questo regno riguardava prima gli adulti poi a scendere i giovani ed infine i bambini pur nel loro piccolo. Una filiera di riforme si sono succedute nella scuola con risultati che vanno dal male al peggio. E così continuerà finché gli adulti, genitori ed insegnanti, non capiranno che sono loro quelli che, davanti a Dio e a se stessi, devono cambiare in meglio. Questo è quello che deve essere fatto, spontaneamente e coerentemente, da ciascun adulto che ha cuore la scuola, educazione ed istruzione, delle sempre nuove generazioni.
ci fu anche un tentativo di "battezzare" la data. Era riuscito con il movimento Scout; lo si stava provando con la festa del Primo Maggio.Perché non tentare anche con il 25 aprile? Anzi, forse Il Cardinale Schuster che nel 1946 istituisce la festa della Madonna LIBERATRICE con ricorrenza il 25 Aprile, chissà sè non fu l'ispiratore esplicito o implicito del provvedimento sabaudo?
La "buona scuola" odierna, al servizio del liberismo, funziona a meraviglia. Ne escono dei laureati somari e spocchiosi fin che si vuole, ma pronti a perpetuare il liberismo e i suoi "valori", scaltri, competitivi, ricchi: sono i pilastri incrollabili granitici del Regime. Ormai, non esistono vie d'uscita. Il bunker dal quale il liberismo mondialista governa il mondo è indistruttibile.
“Accettare l'ideologia del cambiamento continuo significa accettare che la vita di un uomo sia strettamente ridotta alla sua esistenza individuale, e che le generazioni passate e future non abbiano più alcuna importanza ai suoi occhi. È così che viviamo; e oggi per un uomo avere un figlio non ha più alcun senso”.
Michel Houellebecq, Le particelle elementari
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