Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 17 marzo 2019

Salvate l'uomo, non solo la terra

Greta e i gretini. Ma credete davvero che una ragazzina paffuta di sedici anni abbia mosso il mondo, l’Onu, i governi, i media in questa “storica” giornata di mobilitazione planetaria per salvare la Terra? Ci voleva lei, coi suoi cartelli e slogan, per scoprire quelle emergenze planetarie? Dai su, non ci vuole molto per capire il marketing politico-mediatico che si è mosso usando l’icona minorenne di Greta, trasformandola in una specie di Bernadette della religione ecologista, con relativo pellegrinaggio alla Lourdes miracolosa di piazza, e il racconto, lo storytelling, ad usum gretini. Il mondo salvato dai ragazzini era un testo poetico di Elsa Morante, uscito – guarda caso – nel ’68; è il titolo più adatto per la manifestazione planetaria che si è svolta ieri in migliaia di piazze di tutto il mondo, da Oriente a Occidente, dal nord Europa al sud Africa.

Una sinistra spompata e smarrita, che non sa più che pesci pigliare, si è tuffata a pesce sul fenomeno Greta e i suoi milioni di sodali, cercando di trarre un populismo buono e giovanile in un rigurgito miracoloso di sessantotto e di appropriarsene. Se leggete i giornali di sinistra, non solo italiani, coi loro titoloni entusiastici, le paginate euforiche, è stata una flebo di vitalità in un corpo smorto, un soccorso da respirazione bocca a bocca. Perché permette di cavalcare un tema santo e corretto, che permette ancora di spartire il mondo in buoni e cattivi, che poi sarebbero tutti i governi in carica che oggi guarda caso non sono di sinistra, né qui né altrove; un modo per attaccare l’America trumpista e paraggi.

Mi è capitato ieri mattina di passare a mezzogiorno per Piazza Venezia (non andavo dal Duce, vi assicuro) e mi sono trovato nel sole trionfale di Roma, nel pieno di queste fiumane di ragazzi che sembravano felici di essere al mondo, lì, proprio lì, felici di aver “giobbato” la scuola, e di essere in tanti, a far la storia e anche un po’ di goliardia, un po’ di politica e di socialità dal vero, finalmente, e non tramite social e smartphone. Li ho invidiati, lo confesso, era bello sentirsi ragazzi in quell’atmosfera di luce. Oltre il piacere di trovarsi, riconosco che il tema agitato è verace: avere a cuore le sorti del pianeta, mobilitarsi per salvarlo, o perlomeno suscitare attenzione sui temi sensibili, è cosa davvero buona e giusta. Anzi, aggiungo, che la salvaguardia dell’ambiente, l’amore per la natura, la denuncia del degrado ecologico, non dovrebbero essere lasciati ai verdi e tantomeno agli speculatori politici, reduci dai fallimenti del progressismo. Anzi, mi spingo oltre: chi si definisce conservatore, chi ama e difende la terra dei padri, dovrebbe sentirsi particolarmente sensibile al tema di salvare il pianeta, conservare la natura e criticare lo sviluppo illimitato, la crescita abnorme dell’inquinamento. Quindi sacrosanta la battaglia contro la morte della terra, e decisamente positivo che i ragazzi si mobilitino per questi temi anziché per altri, o peggio per nulla, se non i propri appetiti.
Vorrei solo che gli slogan principali di questa mobilitazione non fossero limitati all’orizzonte ambientalista. Salvare la terra è un nobilissimo proposito, anche se suona velleitario declamarlo nelle piazze, o pretendere di farlo con una mattinata da passeggio in corteo. Ma si può davvero pensare che il pericolo per l’umanità siano la plastica, l’aumento della temperatura o i gas di scarico, e poi basta? Non pensate che altre tragedie planetarie si abbattano nel mondo, come lo sradicamento dei popoli, l’inebetimento dei giovani tramite i media, la diffusione della droga e dell’alcol, il collasso delle femiaglie, degli stati e la decadenza delle società? Non pensate che il tema di salvare la terra debba inserirsi all’interno del più grande proposito di salvare l’uomo e l’umanità che è in lui? Così rivendicare il diritto al futuro, sacrosanta istanza, ha valore e coerenza se non si limita a salvare il futuro delle piante e delle piste ciclabili. Stiamo perdendo il futuro in ogni senso e direzione, non solo a livello d’ambiente: perdiamo il futuro perché noi italiani ed europei non facciamo più figli. Rischiamo di estinguerci per questo, prima che per le emissioni di anidride carbonica. Perdiamo il futuro perché abbiamo spezzato i ponti tra le generazioni, non facciamo più lunghi progetti, non abbiamo più un’idea del futuro e un orizzonte di aspettative, stiamo perdendo le identità. Avere una visione del mondo vuol dire non preoccuparsi solo di salvare l’aria, l’acqua e la terra, ma anche quegli altri elementi che sono importanti come l’aria, l’acqua e la terra, ossia le nostre radici, le nostre tradizioni, la nostra civiltà.

E poi, quando chiediamo di salvare la natura, cerchiamo di capirci: ritenete raccapricciante una carota ogm, geneticamente modificata, ma ritenete sacrosanto il diritto all’umanità ogm, geneticamente modificata e transgenica. Non è una contraddizione, difendere la natura relativamente agli ortaggi e stravolgere la natura relativamente agli umani? Pensate che sia fruttuoso e coerente auspicare fecondazioni artificiali per gli umani ma denunciare sdegnati le sofisticazioni alimentari di carni, frutta e verdura?

Salvare la natura, la terra, il futuro è un progetto più grande che comprende anche l’uomo, la sua natura e la sua cultura, il suo corpo, la sua mente. Ci pensate ragazzi? Ripetete spiritosamente “non rompeteci i polmoni” ma all’inquinamento mentale e ideologico, all’espianto degli organi vitali, mentali e spirituali dell’umanità ci pensate alle volte? Aprite gli occhi e le menti, ci sono più cose in cielo e in terra, e nella vostra anima, che non riguardano solo la salute del pianeta.
Marcello Veneziani, La Verità 16 marzo 2019

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Ora, veniamo a Greta. Scusi, ma questa ragazzina che va a Davos e parla ai potenti della Terra, che viene esaltata dai media e proposta al premio Nobel perché ci obbligherà tutti a subire altre privazioni per “il Clima” e ridurre “il CO2”, è veramente una finzione che non può non fare uscire dai gangheri chiunque non sia parte del Sistema e dei suoi privilegi, e sta nella parte perdente, con la disoccupazione e la povertà di massa.
C’è un elemento cosi inverosimile di finzione e propaganda, una misura così provocatoria e impudente di falsità ufficiale unita ad un infantilismo offensivo per tutti noi disgraziati – da far urlare. Scusi un attimo: le sembra verosimile che Greta sia andata Davos ed abbia potuto parlare ai potenti della Terra? Possiamo forse, lei ed io, essere ricevuti a Davos? Eppure avremmo alcune cose sensate da far presenti, a cominciare dall’11 Settembre false flag fino alla necessità di rimettere in vigore il Glass Steagall Act. Proviamo ad andare al Forum di Davos, e vediamo come ci tratta la polizia. Invece ricevono Greta, e i media si estasiano, gli scolari in tutta Europa spontaneamente vanno il piazza “per il Clima” (che non sanno nemmeno cosa voglia dire) .
A pensarci, questa finzione infantile ed offensiva per il buonsenso (significa che il Regime ci sta dicendo: Vi facciamo ingollare anche questa), ha davvero un precedente sovietico. Agghiacciante.
Era il 1932. Carestia a Terrore. Il piccolo Pavlik Morozov, scolaro, fu (credo) ricevuto da Stalin e premiato con la tessera n. 1 dei Pionieri ed esaltato come eroe dell’Unione Sovietica perché aveva denunciato alla Ghepeù suo padre per aver venduto documenti da viaggio (attività antisovietica): la delazione era un atto eroicamente staliniano, da incoraggiare ed imitare.
.......
Maurizio Blondet
https://www.maurizioblondet.it/mi-ha-scritto-heather-parisi-provo-a-rispondere/

Silente ha detto...

Le elezioni europee si avvicinano e i partiti del Sistema delle lobby, della grande finanza, delle menzogne liberal, immigrazionisti, antirazzisti, omosessualisti non sono messi bene. Ecco allora la riesumazione di una vecchia "arma di distrazione di massa": l'ecologia. Contemporaneamente in tutta Europa (non suona un po' sospetto?) scendono in piazza "fanciulli chiassosi tipo Greta e i suoi seguaci gretini [...] ignoranti come travi" scrive oggi Vittorio Feltri. Tirano la volata, elettoralmente, alle "nuove sinistre", ai verdi, vogliono far dimenticare l'emigrazione selvaggia (che in altri paesi d'Europa continua), la Grande Sostituzione dei Popoli, l'inverno demografico, la dittatura sogghignante dell'Unione Europea, la distruzione della famiglia, la verità naturale che esistono solo gli uomini e le donne (il resto è perversione o malattia) e così via.
Ecco quindi ricomparire, attraverso lo scomposto agitarsi di adolescenti stupidi, ingenui o manovrati, La Grande Bufala della Distruzione della Terra e del suo avatar, I Cambiamenti Climatici (prima lo chiamavano riscaldamento globale, ma la menzogna era troppo scoperta...). Ora, alcune brevi considerazioni: 1) i cambiamenti climatici ci sono sempre stati, da quando esiste la terra. Fu grazie al riscaldamento climatico (non per nulla definito optimum climatico che l'Europa prima e dopo l'anno Mille conobbe un periodo di rinascita e di crescita; la Groenlandia si chiama così perché, all'epoca era verdeggiante; 2) il "cambiamento climatico" non è stato ancora provato, visto che, per definizione, la climatologia è una scienza di lungo periodo; anche ammessa, e non concessa, la verità di cambiamenti climatici, non è dimostrabile la sua origine antropica (che presunzione faustiana!); 4) scienziati di fama come Rubbia, Zichichi, Battaglia sono decisamente scettici sul tema. Famosa la dichiarazione di Zichichi: "Il riscaldamento globale è la più grande bufala di tutti i tempi".
E allora, perché dobbiamo farci prendere in giro da quattro ragazzotti e da chi li manovra?
Silente

Silente ha detto...

Ah, dimenticavo un particolare significativo. I ragazzotti "gretini" di cui sopra cantavano "Bella ciao". Ma guarda un po'.
Silente

Marisa ha detto...

Il GIORNO DOPO la megamanifestazione 'spontanea' per la difesa del clima ho ricevuto in Whatsapp la clip dell'evento finale in Belgio (en passant: inquadrate due sole persone di colore, due mosche bianche)

https://www.youtube.com/watch?v=XGgBtHoIO4g

E vorrebbero farci credere che il tutto non sia stato preparato e orchestrato, e che non sia stata per nulla una discesa in campo spIntanea, per giunta sfruttando l'ingenuità dei ragazzi?
Ma per favore...

Anonimo ha detto...

https://www.dropbox.com/s/or9clu8dyv0vn5g/190317-Omelie-Trasfigurazione.m4a?dl=0

Per mostrare la Trasfigurazione Gesù non porta con sé chi ha l'espressione del pesce lesso.

Anonimo ha detto...

Orban: "se non proteggiamo la nostra cultura cristiana, perderemo l'Europa e l'Europa non apparterà più agli europei." L'UE sta facendo di tutto per cancellare la cristianità in Europa. L'unico modo per salvare l'Europa è combattere l'UE.
https://t.co/5NYxMMrIil

Anonimo ha detto...

Ho osservato la mobilitazione per salvare l'ambiente, il clima, il pianeta, cioè "il futuro dei giovani". Piazze piene! Mi chiedo: se si fosse organizzata una mobilitazione per salvare dallo spinello e dall'ecstasy, cioè "il futuro del cervello dei giovani", avremmo avuto ancora piazze piene? Vorrei suggerire a Greta di mobilitare invece le piazze per salvare la maternità della donna, il diritto suo e di tutte le sue coetanee di essere chiamate mamme e non genitore1, il concepimento dei loro figli nell'amore e non in un alambicco, la famiglia fatta da papà e mamma evitando l'abominevole commercio di ovuli e uteri o lo schiavismo nella pornografia! Salvate "la natura dell'uomo" nei suoi valori inalienabili e salverete anche "la natura del creato"! A che serve salvare ghiacciai, foreste e aria se non salviamo l'uomo? Salvare l'Amazzonia intera è meno che salvare un bimbo che sta crescendo nel grembo della sua mamma, fosse anche malato!

tralcio ha detto...

In Cristo avevamo la Madonna per Madre.
Senza Cristo ci dicono che la mamma è la terra.

In Cristo eravamo coeredi del Padre Eterno.
Senza Cristo non abbiamo nemmeno un padre.

In Cristo avevamo una Sacra Famiglia, la Sua, per modellare la nostra come sacramento.
Senza Cristo abbiamo, se va bene, genitore 1 e genitore 2., ma anche il mammo e la papà.

In Cristo sapevamo di essere a immagine e somiglianza di Dio.
Senza Cristo siamo diretti discendenti dell'australopiteco.

In Cristo eravamo cristiani e i più laicisti ci davano dei cretini.
Senza Cristo oggi va di moda sentirci come Greta... e più che al diminutivo, diminuiti.

Anonimo ha detto...

"Tanti auguri Italia scossa dai terremoti ma mai doma, piegata dalla crisi ma mai sconfitta.
Tanti auguri Italia, a te che sei grande, che sei unica, che sei tutto per noi.
Non sono solo centocinquantotto anni, ma una civiltà millenaria. Auguri".

Anonimo ha detto...

Greta fa tremare i leader mondiali? Cretinate per babbioni.
I leader mondiali, quando dai fastidio, non tremano.
TI FANNO FUORI E BASTA!
Chiedere per esempio a Enrico Mattei, ai Kennedy, a Lincoln, a Gheddafi, a Thomas Sankara, ecc...
Quando fingono di tremare, è perché sei un loro strumento.

Luisa S. ha detto...

Sono nata nel '50 quindi la stagione del '68 l'ho vissuta tutta. Le manifestazioni a Milano erano pane quotidiano. Non mi pare abbiano portato un mondo migliore e noi avevamo una scuola che era ancora scuola, dei genitori che erano ancora genitori,la televisione faceva ancora programmi decenti, figurarsi cosa possono
cambiare questi qui per cosa hanno alle spalle. Vogliono un mondo migliore con queste premesse....... Auguri

fabrizio giudici ha detto...

"Il riscaldamento globale è la più grande bufala di tutti i tempi".

Tra parentesi, recentemente l'ha detto pure Patrick Moore, co-fondatore di Greenpeace, poi espulso:

http://www.climatemonitor.it/?p=50385

Non tutto quello che dice è oro colato e ci saranno anche rivalse personali, comunque...

Tra gli scienziati che affermano l'attuale impossibilità di prevedere il clima a lungo termine c'è anche Franco Prodi, non sospettabile di bias politici destrorsi.

Sara Fumagalli ha detto...

Da leggere attentamente contro le balle dei mondialisti sui mutamenti climatici per colpa degli esseri umani, propagate nell'interesse, non dell'ambiente, bensì di molti affari economici e geopolitici.
Se non credete a Premi Nobel che negano l'origine antropica del riscaldamento globale, come Rubbia o Giaever, credete almeno alla storia.
Quella che documenta il caldo del neolitico nelle antiche torbiere sepolte sotto i ghiacci in Valle d'Aosta e Tirolo, il caldo dell'epoca romana, quando Annibale attraversò le Alpi con gli elefanti su valichi oggi inaccessibili, e infine il caldo dell'epoca medievale, con il boom della navigazione vichinga per l'azzeramento di iceberg nei mari del Nord, con l’espansione verso Nord della coltura della vite e la coltivazione dei cereali e le transumanze sulle Alpi, lì dove ora c'è il ghiaccio...
Non fatevi usare e non fate usare i vostri figli. La tutela dell'ambiente e la lotta all'inquinamento vero (non l'anidride carbonica) prodotto dall'uomo, sono battaglie importantissime e fondamentali per la salute delle persone e del Creato.
Ma quella dell'emergenza climatica per colpa dell'uomo è una balla spaziale che, oltretutto, crea le premesse per giustificare l'utilizzo incontrollato dell'ingegneria climatica.

Anonimo ha detto...

https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13441210/vittorio-feltri-e-la-balla-del-riscaldamento-globale---fanciulli-e-giornaloni--basta-blaterare-.html

Japhet ha detto...

http://www.occhidellaguerra.it/tende-solo-musulmani-lo-schiaffo-ai-profughi-cristiani%e2%80%8b/

Anonimo ha detto...

«La polizia picchia i gilet gialli, ma non alza un dito contro i black bloc che devastano gli Champs-Elysées. L’obiettivo del governo è evidente: mettere in cattiva luce noi e screditarci agli occhi dell’opinione pubblica per salvare Macron. Ma il presidente ha le spalle al muro, ha le ore contate». A parlare in questi termini, all’indomani del sabato nero di Parigi è Christophe Chalençon, esponente dei gilet gialli. «Non siamo noi a spaccare le vetrine, sono i black bloc che ogni volta arrivano in massa. La polizia li lascia fare per far credere che i responsabili siamo noi», aggiunge il 53enne originario della cittadina provenzale di Vaucluse , in un’intervista a QN. «Certo che la condanniamo», risponde quindi Chalençon all’intervistatore che gli chiede se condannino o meno la violenza.
https://www.secoloditalia.it/2019/03/i-gilet-gialli-macron-ha-le-ore-contate-a-spaccare-vetrine-non-erano-loro-ma-ladri-e-black-bloc/

Bah ! ha detto...

Una operazione di aperta provocazione – dichiaratamente premeditata – ottimamente finanziata da vecchie e nuove facce e grinte dell’antagonismo coll’orecchino e stagionati mestatori politici falliti.
https://www.maurizioblondet.it/con-premeditazione-dolosa-ci-fosse-un-giudice/

Irresponsabili allo stadio adolescenziale .

Anonimo ha detto...

"IZABELL, LA GIOVANE EROINA SVEDESE SCONOSCIUTA. PERCHE' PARLA DI FAMIGLIA E DI IMMIGRAZIONE E CONTRO LE IDEOLOGIE GENDER.

Izabella Nilsson Jarvand, anche lei giovane (ha 15 anni), anche lei determinata (ha fatto, microfono alla mano, arringhe davanti ai palazzi istituzionali svedesi), anche lei un personaggio, eppure un personaggio che i grandi media si guardano bene dal celebrare... Perché a differenza di Greta Thunberg, la giovane ma già acuta attivista Izabella ha sposato istanze contrarie al pensiero dominante, contro le migrazioni di massa e a favore delle politiche familiari (ha osato perfino solidarizzare con l’Ungheria di Viktor Orbán), contro l’indottrinamento gender nelle scuole svedesi, nelle quali iniziano a circolare testi allucinanti, i cui protagonisti sono «una ragazza con un pene», «un ragazzo con una vagina» o individui che sono al tempo stesso «un maschio e una femmina». Quindi, mentre i media esaltano ed incoronano a nuova reginetta del sano attivismo Greta Thunberg, la non politically correct Izabella Nilsson Jarvandi invece resta una figura semisconosciuta.
(Vik van Brantegem)"

Anonimo ha detto...

Nei cortei bisogna andare, con percorsi precisi e in file serrate, proprio per evitare gli infiltrati. Quando si infiltrano, fare di tutto per isolarsi fisicamente, mettersi da parte, lungo i muri dei palazzi. Molti gilet l'hanno fatto, altri son rimasti in mezzo imbambolati. Si è capito chi erano i violenti. Guardare le foto. Ora sappiamo.