Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 2 luglio 2024

2 luglio. Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria a santa Elisabetta.

Nel calendario tradizionale, il 2 luglio è la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria a santa Elisabetta. 
"Evento in cui un bambino non nato sussulta alla presenza del Figlio di Dio, ancora nelle primissime fasi di formazione nel ventre materno. Elisabetta sentì prima la voce, ma Giovanni sentì primo la grazia. 
Quella udì secondo l'ordine della natura, questi sussultò per ragione del mistero. Quella sentì l'arrivo di Maria, questi del Signore. Esse s'intrattengono sulla grazia, essi la producono dentro di loro, primo misterioso ufficio di pietà figliale che si annunzia nel bene procurato alle loro madri; e con doppio miracolo le madri profetizzano sotto l'ispirazione dei propri figli. Sussultò il bambino, fu ripiena la madre. La madre però non fu ripiena prima del figlio; ma il figlio essendo ripieno dello Spirito Santo, ne riempì anche la madre". (Omelia di sant'Ambrogio vescovo)

Introitus
Salve, sancta Parens, eníxa puérpera Regem:
qui cælum terrámque regit in sǽcula sæculórum.

Ps XLIV: 2
Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi.

Graduale
Benedícta et venerábilis es, Virgo María: quæ sine tactu pudóris invénta es Mater Salvatóris.
V. Virgo, Dei Génetrix, quem totus non capit orbis, in tua se clausit víscera factus homo. Allelúja, allelúja.
V. Felix es, sacra Virgo María, et omni laude digníssima: quia ex te ortus est sol justítiæ, Christus, Deus noster. Allelúja
Introito
Salve, o Madre santa, tu hai partorito il Re gloriosamente; egli governa il cielo e la terra per i secoli in eterno.
Sl XLIV: 2
Vibra nel mio cuore un ispirato pensiero, mentre al Sovrano canto il mio poema
Graduale
Tu sei benedetta e venerabile, o Vergine Maria, che senza offesa del pudore sei diventata la Madre del Salvatore.
V. O Vergine Madre di Dio, nel tuo seno, fattosi uomo, si rinchiuse Colui che l’universo non può contenere. Alleluia. alleluia.
V. Te beata, o santa vergine Maria, e degnissima di ogni lode, perché da te nacque il sole di giustizia, il Cristo Dio nostro.

Diebus Saltem Dominicis – 4a domenica dopo Pentecoste: Qualcosa dal nulla

In ritardo rispetto al solito. Ma eccola, nella nostra traduzione da OnePeterFive, la meditazione settimanale di padre Zuhlsdorf che ci accompagna fino alla liturgia della settimana successiva. Questa è riferita alla IV Domenica dopo Pentecoste qui. Mi spiace per questa sfasatura. Spero di riuscire a essere più puntuale con le successive.

Diebus Saltem Dominicis –
domenica IV dopo Pentecoste: Qualcosa dal nulla

Nei primi tempi della Chiesa romana una delle pietre miliari del calendario dell'anno liturgico era il "compleanno" degli apostoli Pietro e Paolo, vale a dire la festa del loro martirio e della nascita a una nuova vita in cielo, il 29 giugno. L'immagine della nascita è comunemente usata in riferimento alla morte dei santi. Molti pellegrini accorrevano a Roma per questa festa. La vicinanza della domenica alla festa dei santi Pietro e Paolo probabilmente influenzò la scelta del Vangelo che è la chiamata di Pietro in Luca 5.

Sicuramente anche in molti di noi risuona il grande grido di Pietro alla scoperta di sé, al riconoscimento della nostra indegnità, dei nostri peccati. Eppure, sempre di nuovo, dal nulla Dio crea meraviglie. Ha creato il cosmo fisico e il regno spirituale angelico mentre, prima, c'era il nulla. Ha preso la terra e ha creato l'uomo. Ha preso l'uomo fatto di terra e ha creato la donna. Ha preso la nostra Caduta e ne ha fatto la felix culpa, la “felice colpa”.

Settimana sociale di Trieste. Niente di buono da aspettarci

La visione liberale della democrazia sostiene che è la partecipazione a stabilire i fini, mentre la visione cattolica dice che sono i fini a stabilire la partecipazione. Così la fede cattolica non avrà nulla da dire alla democrazia se non invitare i fedeli alla partecipazione perché sarà la democrazia a dire alla Chiesa cosa e come fare e non il contrario.

Settimana sociale di Trieste. Niente di buono da aspettarci

Dal 3 al 7 luglio prossimi si terrà a Trieste la 50ma Settimana sociale dei cattolici italiani. Il nostro Osservatorio ha già espresso alcune valutazioni sui documenti e gli incontri preparatori dell’evento, nonché sulla nuova impostazione che oggi viene data alle Settimane sociali. In calce a questo articolo il lettore può trovare l’elenco di questi nostri interventi. Qui mi permetto di sottolinearne almeno due: la pubblicazione di un numero monografico della nostra rivista, il “Bollettino della Dottrina sociale della Chiesa”, dedicato a “Democrazia, forma di governo e non fondamento del governo”, e il convegno che terremo a Trieste il 6 luglio prossimo dal titolo “La democrazia: cattolicesimo politico e dogma liberal-democratico”.

lunedì 1 luglio 2024

1° Luglio. Preziosissimo Sangue di nostro Signor Gesù Cristo

Al termine del mese del Sacro Cuore, nel pieno dell’estate, quando la vita religiosa generalmente si infiacchisce, ecco che la Chiesa ci ricorda immediatamente quanto è costata, a Nostro Signore, la nostra salvezza: il Suo Prezioso Sangue, versato da subito, con la Circoncisione (altra festa abolita), e poi, nel Gestemani, nel Pretorio, nel Golgotha, con la Passione, e ancora, ogni giorno, simbolicamente, nella Confessione e, realmente, nella celebrazione della Santa Messa, che è la ripetizione incruenta del medesimo sacrificio di più di 2000 anni fa; tutto il mese di luglio, non solo il primo giorno e la prima Domenica, in cui si celebra specialmente, è dedicato al Preziosissimo Sangue, e sempre nel mese di luglio, il giorno 15, si celebra Nostro Signore col titolo di Redentore, a ricordare che la magnificenza della Regalità non è disgiunta dalla sofferenza della Passione! 
Precedenti: 1° luglio, la festa del Preziosissimo Sangue di Gesù: cosa si celebra? qui - Origini della devozione qui - Un tesoro per librare le anime del purgatorio qui - In Sanguine Agni [qui]. Altri  precedenti articoli dedicati al Preziosissimo Sangue qui - qui - qui. Evidenzio, per la devozione, Le Litanie del Preziosissimo Sangue di Gesù qui.

1° Luglio. Preziosissimo Sangue
di nostro Signor Gesù Cristo
Hic est enim calix sanguinis mei, 
novi et aeterni testamenti: mysterium fidei(1):
qui pro vobis et pro multis effundetur
in remissionem peccatorum.
Scopo della festa.
La Chiesa ha già rivelato ai figli della nuova Alleanza il valore del Sangue dal quale furono riscattati, la sua virtù nutritiva e gli onori dell'adorazione che esso merita. Il Venerdì Santo, la terra e i cieli videro tutti i peccati immersi nel fiume della salvezza le cui eterne dighe si erano infine rotte, sotto la pressione associata della violenza degli uomini e dell'amore del Cuore divino. La festa del Santissimo Sacramento ci ha visti prostrati davanti agli altari in cui si perpetua l'immolazione del Calvario e l'effusione del Sangue prezioso divenuto la bevanda degli umili e l'oggetto degli omaggi dei potenti di questo mondo. Oggi tuttavia la Chiesa invita nuovamente i cristiani a celebrare i flutti che si effondono, dalla sacra sorgente: che altro significa ciò, se non che, le solennità precedenti non ne hanno certamente esaurito il mistero? La pace ottenuta da quel Sangue: lo scorrere delle sue onde che riportano dagli abissi i figli di Adamo purificati; la sacra mensa imbandita per essi, e quel calice di cui esso costituisce l'inebriante liquore: tutti questi preparativi sarebbero senza scopo, tutte queste meraviglie resterebbero incomprese se l'uomo non vi scorgesse le proposte d'un amore le cui esigenze non vogliono essere sorpassate dalle esigenze di nessun altro amore. Il Sangue di Gesù dev'essere per noi in quest'ora il Sangue del Testamento, il pegno dell'alleanza che Dio ci propone (Es 24,8; Ebr 9,20), la dote costituita dall'eterna Sapienza che invita gli uomini a quella divina unione di cui lo Spirito di santità procura senza fine il compimento nelle nostre anime.

C’è sempre una prima volta / Un papa al G7

Giorgio Agamben pubblica sul suo sito il testo che segue, di Mauro Armanino, missionario a Niamey (Niger), una voce proveniente dalla Chiesa e con la quale egli concorda interamente. Noi anche e per questo lo condividiamo: una delle tante facce della disastrosa temperie attuale. Qui l'indice degli articoli sul clericalismo politicante di Bergoglio.

C’è sempre una prima volta / Un papa al G7

Questo 14 giugno pomeriggio, papa Francesco ha fatto il viaggio a Borgo Egnazia, stazione balneare della Puglia in Italia, per partecipare al vertice del G7, che riunisce le 7 grandi potenze economiche mondiali. Una prima storica poiché nessun papa aveva finora partecipato al G7. (Agenzia vaticana Zenit)
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Difficile dire quanto di vangelo c’è in questa presenza e quanto di diplomazia vaticana che, com’è noto, appare tra le più rodate e lungimiranti. Ciò che nondimeno stupisce è anzitutto il fatto stesso che il papa, rappresentante della Chiesa Cattolica, sia stato invitato a questo tipo di vertice che mette assieme alcuni tra i ‘potenti’ della politica e dell’economia del mondo.