Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 20 marzo 2020

Decreto della Penitenzieria Apostolica circa la concessione di speciali Indulgenze ai fedeli nell’attuale situazione di pandemia

C'è chi ricorda che l'assoluzione collettiva fu impartita sul Titanic....

Decreto della Penitenzieria Apostolica circa la concessione di speciali Indulgenze ai fedeli nell’attuale situazione di pandemia, 20.03.2020
[B0170]
PENITENZIERIA APOSTOLICA
DECRETO

Si concede il dono di speciali Indulgenze ai fedeli affetti dal morbo Covid-19, comunemente detto Coronavirus, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi.
«Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera» (Rm 12,12). Le parole scritte da San Paolo alla Chiesa di Roma risuonano lungo l’intera storia della Chiesa e orientano il giudizio dei fedeli di fronte ad ogni sofferenza, malattia e calamità.
Il momento presente in cui versa l’intera umanità, minacciata da un morbo invisibile e insidioso, che ormai da tempo è entrato prepotentemente a far parte della vita di tutti, è scandito giorno dopo giorno da angosciose paure, nuove incertezze e soprattutto diffusa sofferenza fisica e morale.
La Chiesa, sull’esempio del suo Divino Maestro, ha avuto da sempre a cuore l’assistenza agli infermi. Come indicato da San Giovanni Paolo II, il valore della sofferenza umana è duplice: «È soprannaturale, perché si radica nel mistero divino della redenzione del mondo, ed è, altresì, profondamente umano, perché in esso l’uomo ritrova se stesso, la propria umanità, la propria dignità, la propria missione» (Lett. Ap. Salvifici doloris, 31).
Anche Papa Francesco, in questi ultimi giorni, ha manifestato la sua paterna vicinanza e ha rinnovato l’invito a pregare incessantemente per gli ammalati di Coronavirus. Affinché tutti coloro che soffrono a causa del Covid-19, proprio nel mistero di questo patire possano riscoprire «la stessa sofferenza redentrice di Cristo» (ibid., 30), questa Penitenzieria Apostolica, ex auctoritate Summi Pontificis, confidando nella parola di Cristo Signore e considerando con spirito di fede l’epidemia attualmente in corso, da vivere in chiave di conversione personale, concede il dono delle Indulgenze a tenore del seguente dispositivo.
Si concede l’Indulgenza plenaria ai fedeli affetti da Coronavirus, sottoposti a regime di quarantena per disposizione dell’autorità sanitaria negli ospedali o nelle proprie abitazioni se, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, si uniranno spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione alla celebrazione della Santa Messa, alla recita del Santo Rosario, alla pia pratica della Via Crucis o ad altre forme di devozione, o se almeno reciteranno il Credo, il Padre Nostro e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria, offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli, con la volontà di adempiere le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sarà loro possibile.
Gli operatori sanitari, i familiari e quanti, sull’esempio del Buon Samaritano, esponendosi al rischio di contagio, assistono i malati di Coronavirus secondo le parole del divino Redentore: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15,13), otterranno il medesimo dono dell’Indulgenza plenaria alle stesse condizioni.
Questa Penitenzieria Apostolica, inoltre, concede volentieri alle medesime condizioni l’Indulgenza plenaria in occasione dell’attuale epidemia mondiale, anche a quei fedeli che offrano la visita al Santissimo Sacramento, o l’adorazione eucaristica, o la lettura delle Sacre Scritture per almeno mezz’ora, o la recita del Santo Rosario, o il pio esercizio della Via Crucis, o la recita della Coroncina della Divina Misericordia, per implorare da Dio Onnipotente la cessazione dell’epidemia, il sollievo per coloro che ne sono afflitti e la salvezza eterna di quanti il Signore ha chiamato a sé.
La Chiesa prega per chi si trovasse nell’impossibilità di ricevere il sacramento dell’Unzione degli infermi e del Viatico, affidando alla Misericordia divina tutti e ciascuno in forza della comunione dei santi e concede al fedele l’Indulgenza plenaria in punto di morte, purché sia debitamente disposto e abbia recitato abitualmente durante la vita qualche preghiera (in questo caso la Chiesa supplisce alle tre solite condizioni richieste). Per il conseguimento di tale indulgenza è raccomandabile l’uso del crocifisso o della croce (cf. Enchiridion indulgentiarum, n.12).
La Beata sempre Vergine Maria, Madre di Dio e della Chiesa, Salute degli infermi e Aiuto dei cristiani, Avvocata nostra, voglia soccorrere l’umanità sofferente, respingendo da noi il male di questa pandemia e ottenendoci ogni bene necessario alla nostra salvezza e santificazione.
Il presente Decreto è valido nonostante qualunque disposizione contraria.
Dato in Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il 19 marzo 2020.
Mauro Card. Piacenza, Penitenziere Maggiore

26 commenti:

by Tripudio ha detto...

Indulgenze? Ma non ci avevano detto che era una roba vecchia e superata e che aveva provocato la "giusta" critica di Lutero?

tralcio ha detto...

Un soffio... e non ci siamo più.
Tutto quello a cui eravamo attaccati lo lasciamo dov'è, giusto o ingiusto che sia.
E non perché non saremo più nulla, ma perché saremo altrove.
Un altrove diverso, a seconda del giusto e dell'ingiusto precedente.
La storia sta presentando uno di quei tornanti di montagna che screma il gruppo pedalante.
Non solo in senso sanitario, ma anche economico, politico, del diritto, della libertà...
Come quando viene meno il respiro e poi non batte più il cuore, pare venir meno un sistema.
Sembra che chi ha potere lo eserciti nel disprezzo delle più elementari logiche del potere.
Sembra che ci sia chi può cambiare le regole e lo fa, stia usando i mezzi più impensabili.
Non è neanche lecito protestare, ridotti ad esser così instupiditi da non riuscire a farlo.
Venerdì santo. Al mattino ci avevano chiesto "Gesù o Barabba?" e abbiamo urlato Barabba.
Ogni potere ha scelto Barabba.
Quello occupante di Pilato e quello occupato di Gerusalemme.
Quello militare, quello politico, quello religioso.
Quello venuto da fuori, dei Romani.
Quello interno, tradizionale, il sinedrio vecchio(Anna) e giovane(Caifa)
Quello interno, moderno, laico e radical chic di Erode Antipa.
Quello popolare, istigato a farlo, urlando in coro prima "Barabba!" e poi "Crucifige!".
Alla fine chi doveva decidere ha deciso lavandosi le mani.
Una norma imposta allora dallo stesso virus che lo fa fare spesso adesso: la paura.
E se non solo la paura, l'idea che non è assolutamente chiaro che cosa sia la Verità.
Men che meno che la verità sia quel Gesù lì, ricoperto di piaghe dopo la flagellazione.
QUID EST VERITAS? VIR QUI ADEST!
Perciò in fondo alla Via crucis, a quest'ora, ora come allora, c'è un emettere lo spirito.
E non finisce lì. Ecco perché il diavolo fa le pentole e non i coperchi.
Lui fa di tutto per dirsi vincitore e ha già perso.
Noi siamo abbarbicati alle cose del regno in cui lui può molto, ma la vita vera è Oltre.
Oltre quel soffio, che ognuno si augura il più tardi possibile, ma che apre vita eterna.
Provando scandalo per le porcherie di questo mondo, non giochiamoci la luce che lo supera.

Anonimo ha detto...

Nuovo bollettino sul Sacramento della penitenza

https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/03/20/0170/00379.html

Anonimo ha detto...

Sappiamo che queste disposizioni furono pensate dalla Chiesa per situazioni come quelle dei campi di battaglia o delle lande più sperdute ove non risiedessero preti, o nei casi di morte quasi improvvisa. Tutto vero, ma la situazione attuale, benché grave, non è la stessa. Va a finire che quel rimedio si rende opportuno su basi opinabili e alla fine su giudizio personale. Da qui alla confessione interiore luterana il passo è brevissimo e il confine incerto.

Epiphanio ha detto...

Loro possono fare ed emanare cose di cui non credono, solo per calmare la psiche di dei fedeli. Vi ricordate il Giubileo della Misericordia?

Anonimo ha detto...

ultime notizie:
Coronavirus, 627 morti nelle ultime 24 ore. Dall’inizio dell’epidemia in Italia si registrano 47.021 contagiati, 4.032 morti e 5.129 guariti.
(ieri i morti erano 427)
Confronto tra i dati reali dell'andamento del contagio e le previsioni del Governo, in un grafico a sovrapposizione:
https://t.me/covid19/1090
(visibile su telegram)

Anonimo ha detto...

.....si usava tale indulgenza ove non risiedessero preti, o lande sperdute...
Quali disposizioni sono date ai preti circa la possibilità di accedere al capezzale di questi malati e moribondi ?
Il vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, ha definito "imprudente" somministrare i sacramenti alle persone in punto di morte durante la crisi del coronavirus.
Beschi ha detto ad Avvenire.it (16 marzo) che persone laiche battezzate dovrebbero invece offrire "qualche forma di benedizione" o un "segno" ai loro cari.
In Italia, 12 sacerdoti sono morti a causa del coronavirus. Altri 20 sono ricoverati in ospedale. Nove dei sacerdoti morti sono della diocesi di Bergamo. Otto sono risultati positivi al virus.

Anonimo ha detto...

QUESTA È UNA TESTIMONIANZA raccolta da Gianni Giardinelli, che si trasmette volentieri, circa la comunicazione del Dottore
Iulian Urban,38anni · Medico operante in prima linea in Lombardia,

Egli scrive:

"Mai negli incubi più oscuri ho immaginato che avrei potuto vedere e vivere quello che sta succedendo qui nel nostro ospedale da tre settimane. L'incubo scorre, il fiume diventa sempre più grande. All'inizio ne arrivavano alcuni, poi decine e poi centinaia e ora non siamo più dottori ma siamo diventati sorter sul nastro e decidiamo chi deve vivere e chi dovrebbe essere mandato a casa a morire, anche se tutte queste persone hanno pagato le tasse italiane per tutta la vita.
Fino a due settimane fa, io e i miei colleghi eravamo atei; era normale perché siamo medici e abbiamo imparato che la scienza esclude la presenza di Dio.
Ho sempre riso dei miei genitori che andavano in chiesa.

Nove giorni fa un pastore di 75 anni venne da noi; Era un uomo gentile, aveva gravi problemi respiratori ma aveva una Bibbia con sé e ci ha impressionato che la leggeva ai morenti e li teneva per mano.
Eravamo tutti dottori stanchi, scoraggiati, psichicamente e fisicamente finiti, quando abbiamo avuto il tempo di ascoltarlo.
Ora dobbiamo ammettere: noi come umani abbiamo raggiunto i nostri limiti, di più non possiamo fare e sempre più persone muoiono ogni giorno.
E siamo sfiniti, abbiamo due colleghi che sono morti e altri sono stati contagiati.
Ci siamo resi conto che dove finisce ciò che l'uomo può fare abbiamo bisogno di Dio e abbiamo iniziato a chiedere aiuto a Lui, quando abbiamo qualche minuto libero; Parliamo tra di noi e non possiamo credere che da feroci atei siamo adesso ogni giorno alla ricerca della nostra pace, chiedendo al Signore di aiutarci a resistere in modo che possiamo prenderci cura dei malati. Ieri è morto il pastore 75enne; che fino ad oggi, nonostante avessimo avuto oltre 120 morti in 3 settimane qui e fossimo tutti sfiniti, distrutti, era riuscito, malgrado le sue condizioni e le nostre difficoltà, a portarci una PACE che non speravamo più di trovare.

Il pastore è andato dal Signore e presto lo seguiremo anche noi se continua cosi.

Non sono a casa da 6 giorni, non so quando ho mangiato l'ultima volta, e mi rendo conto della mia inutilità su questa terra e voglio dedicare il mio ultimo respiro ad aiutare gli altri. Sono felice di essere tornato a Dio mentre sono circondato dalla sofferenza e dalla morte dei miei simili ".

Si capisce oppure no la gravità del momento e anche la necessità di conforto religioso sia per i malati che per chi li cura?

Rr ha detto...

L’ospedale di campo operativi da oggi a Cremona è un grazioso omaggio della Samaritan’s Purse, charity evangelica Americana.
Gli Ordini ospitalieri cattolici, a cominciare dai Cavalieri di Malta, DoVE SONO ?

Credo che, senza obbligare nessuno, si dovessero lasciare liberi i sacerdoti di celebrare Messe- più Messe, meno gente - amministrare i Sacramenti, a cominciare dalla Confessione, organizzando tempi e panche a distanza di sicurezza, ed Estrema Unzione...
Alal fine di tutto molti avran capito che la Chiesa è useless, diventeranno protestanti di fatto, ed i signori cardinali e vescovi si troveranno a spasso.

Marco ha detto...

Scusate l'OT.
Perché Fraternità e sedevacantisti hanno accettato i provvedimenti del governo (o dei vescovi, non ho ben capito) in materia di celebrazione di messe?
Grazie.
Marco Toti

Anonimo ha detto...

CITTÀ DEL VATICANO , 20 marzo, 2020 / 1:58 PM (ACI Stampa).- 

La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti di fronte all’emergenza coronavirus ha emesso un decreto riguardante la celebrazione del Triduo Pasquale. 

Nello specifico si dispone che:La Messa crismale del Giovedì Santo può essere rimandata dal vescovo diocesano ad altra data.

La Messa in Coena Domini può essere concelebrata dai sacerdoti nelle diverse chiese parrocchiali senza la presenza dei fedeli, omesse la lavanda dei piedi e la processione del Santissimo Sacramento che andrà riposto nel tabernacolo.

Il Venerdì Santo può essere celebrata la Passione del Signore senza la presenza dei fedeli. 

Per la Veglia pasquale valgono le stesse disposizioni. Viene omessa l’accensione del fuoco e la processione iniziale. Previsto solo il rinnovo delle promesse battesimali. 

Le processioni della Settimana Santa possono essere rinviate al 14 e 15 settembre.

Il decreto porta la firma del Cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in data 19 marzo 2020 Solennità di San Giuseppe. 

Una cattolica ha detto...

(Da: "L'imitazione di Cristo"): IL Nemico, conoscendo il frutto è l'efficacissimo rimedio insito nella Santa Comunione, tenta in ogni modo ed in ogni occasione di ALLONTANARE da essa, per quanto può, fedeli e devoti, creando loro degli ostacoli...

Anonimo ha detto...

Comunque Bergoglio ha dichiarato che basta un atto di dolore ben detto, senza specificare che ci vuole il dolore perfetto che imperfetto non basta e l'intenzione di confessarsi al più presto.
https://www.ilmattino.it/primopiano/vaticano/coronavirus_italia_papa_francesco_confessione_cantante_fascista_news-5122436.html

Anonimo ha detto...


--Durante la peste di Milano del Seicento, quella descritta dal Manzoni, il cardinale Borromeo ad un certo punto ordinò, mi sembra, che le chiese fossero chiuse. Non so per quanto tempo, ma ci furono chiusure di chiese, come misura anticontagio.
--Il governo italiano non può aver ordinato di non celebrare le Messe. Non è materia di sua competenza. Ha vietato gli assembramenti o raggruppamenti di qualsiasi tipo, all' aperto e al chiuso. Questa misura si può ovviamente applicare alla presenza alla Messa non alla sua celebrazione. Infatti ci sono stati alcuni rari casi di Messe celebrate dal sacerdote nella chiesa con il portone aperto (o chiuso) e uno o due fedeli dentro mentre la polizia di fuori allontanava quei pochi altri che si aggiravano. L' episodio della polizia che è entrata in una chiesa per far interrompere la funzione e cacciare i pochi che c' erano, resta, a quanto se ne sa, un caso isolato e configura un abuso di potere.
-- Però la polizia non accetta che il motivo della necessità venga usato dai singoli per andare a o andare ad assistere dal portone aperto ad una funzione religiosa, a quanto si è capito. Si temono gli assembramenti, vietati dalla legge. Questa clausola della necessità potrebbe però esser fatta valere da un prete che volesse andare a portare il Viatico ad un moribondo, si tratterebbe di "necessità spirituale o religiosa". Ma un' interpretazione del genere dovrebbe essere il Vaticano a pretenderla o comunque a chiederla.
-- A Marsiglia si fa ancora credo una processione in ricordo di una processione di alcuni secoli fa, durante una grave epidemia, che finì subito dopo la detta processione, inizialmente avversata dalle autorità, poi partecipi.
Si potrebbe fare una processione breve, con un numero ridotto di persone, ben distanziate in file ordinate, davanti al Duomo di Milano, sulla piazza, e con un breve giro nelle strade intorno, salmodiando e pregando il Rosario, impetrando la fine dell' epidemia.

Rr ha detto...

Marco Toti,
credo si siano piegati perché se qualcuno di loro finisce nei giusti con la giustizia italiana, i cari confratelli in comunione con Roma, non FSSPX o non sedevacantisti, sfrutterebbero questo caso per denunciarli non solo, come sempre, come “scismatici” o “ nazifascisti”, ma proprio come delinquenti.
E passata l’epidemia, se e quando succederà, si ritroverebbero anche senza quel poco di chiese (a volte semplici stanzoni) dove celebrano.
Non sappiamo se si siano organizzati di nascosto, in novelle catacombe.

Anonimo ha detto...

Così Alessandro Manzoni descrive l'episodio del perdono di Renzo a don Rodrigo.
Le parole che lo scrittore mette in bocca a fra Cristoforo sono per tutti noi, tutti noi abbiamo dei "conti da regolare" qui sulla terra.
Nel momento del pericolo, abbiamo misericordia di chi ci ha fatto il male, e il Signore avrà misericordia di noi.

"Il sentimento che tu proverai ora per quest’uomo che t’ha offeso, sì; lo stesso sentimento, il Dio, che tu pure hai offeso, avrà per te in quel giorno. Benedicilo, e sei benedetto. Da quattro giorni è qui come tu lo vedi, senza dar segno di sentimento. Forse il Signore è pronto a concedergli un’ora di ravvedimento; ma voleva esserne pregato da te: forse vuole che tu ne lo preghi con quella innocente; forse serba la grazia alla tua sola preghiera, alla preghiera d’un cuore afflitto e rassegnato. Forse la salvezza di quest’uomo e la tua dipende ora da te, da un tuo sentimento di perdono, di compassione... d’amore!"

(dai "Promessi sposi" di Alessandro Manzoni)

Anonimo ha detto...


Ma sarà vero che i cinesi hanno già sconfitto l' epidemia?
La cautela è doverosa, trattandosi di un regime comunista, dove lo
Stato ha il controllo assoluto dell' informazione (e di tutto il resto).
I regimi comunisti del passato sono stati famosi per l'abilità con
cui fabbricavano la loro propaganda.

Anonimo ha detto...

Laddove i singoli fedeli si trovassero nella dolorosa impossibilità di ricevere l’assoluzione sacramentale, si ricorda che la contrizione perfetta, proveniente dall’amore di Dio amato sopra ogni cosa, espressa da una sincera richiesta di perdono (quella che al momento il penitente è in grado di esprimere) e accompagnata dal VOTUM CONFESSIONIS, vale a dire dalla ferma risoluzione di RICORRERE, APPENA POSSIBILE, ALLA CONFESSIONE SACRAMENTALE, ottiene il perdono dei peccati, anche mortali (cf. CCC, n. 1452).

Anonimo ha detto...

Obispo de Alcalá de Henares: «La Santa Misa es el cielo en la tierra y sin ella el hombre desfallece»
El obispo de Alcalá, Juan Antonio Reig Pla, explica Andrea Zambrano de La Nuova Bussola Quotidiana, la decisión que ha tomado para su diócesis de no privar al pueblo de la Santa Misa, tomando, claro está, las necesarias medidas sanitarias.
http://www.infocatolica.com/?t=noticia&cod=37211

mic ha detto...

L'unica cosa positiva delle restrizioni sul triduo pasquale è che non vedremo l'oscena Lavanda dei piedi di Bergoglio

Una cattolica ha detto...

Grazie, Tralcio.
Noi SIAMO DI DIO, sta succedendo il pandemonio, ma NOI SIAMO DI DIO. Chi vuol essere di satana ha scelto tutto ciò che ci sta logorando, affossando, maciullando il mille pezzi. Così finisce un'altra civiltà, purtroppo è deciso. Ma, dopo aver fatto il possibile qui, nella nostra debolezza, noi sappiamo di avere la Vera Civiltà che ci aspetta! È Dio che conduce tutto tutto.
Ogni cosa che diciamo è sacrosanta, ogni battaglia che portiamo avanti è sacrosanta (e ringraziamo delle anime nostre illuminate).
Non voglio arrendermi e nemmeno voi, anche se i lacci sono da tutte le parti, è come in una giostra degli specchi dalla quale non riesci ad uscire. Mi sento così, ma nello stesso tempo mi sento FORTE.

Una cattolica ha detto...

Grazie di averlo postato. E una vera LODE A DIO per questi miracoli di conversione! Grazie!

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente convinto che un tempo come questo è 'straordinario' e non solo per quello che stiamo vivendo, dalla malattia alla restrizione delle libertà alle quali eravamo abituati.

Lo è perchè, in qualche modo, è tutto 'estremizzato': il bene e il male; la prudenza e l'avventatezza; la stupidità e l'intelligenza. E così via. E grazie e (con eguale ambivalenza) nonostante il grande apparato mediatico impalcato su ogni mondo, a cominciare da quello -piccolo- nostro fino alla dimesione planetaria, 'arriva' tutto a tutti; e 'arriva' questo scontro di estremismi e si percepisce anche il nostro 'oscillare', confusi e attoniti, fra essi.

Per l'ambito ecclesiale vale lo stesso: nel giro di pochi giorni ci sono preclusi l'accesso, la comunione con la Presenza Reale e la presenza fisica nei riti cattolici (anche a quelli pasquali, ormai imminenti). Ma è rilanciata la preghiera della Comunione Spirituale: quasi davvero fossimo 'tenuti' da una forza che agisce anche 'misteriosamente' a casa in quanto malati anche nell'anima...

Ma, allo stesso tempo, riemergono aspetti della cattolicità relegati, per la gran parte dei più o meno credenti, ad anfratti: suppliche alla Madre; attraversamenti di città con croci e simulacri a cura di sacerdoti isolati: a suo modo, una 'sanificazione'; Papi che vanno a piedi; affidamenti ai Santi protettori dalle pestilenze; accesso diffuso al Rosario, sotto il nome del più potente e dimenticato fra i Santi, Giuseppe, il discreto, il nascosto per eccellenza, nell'ordinarietà della vita di Cristo.

Quel Giuseppe che simboleggia la paternità umana in giorni in cui, statistiche alla mano, muoiono in centinaia maschi anziani, cioè in prevalenza 'nonni'...

Ecco ora il riemergere, da una Chiesa contestata e contestabile per moltissimi versi, infedele, anche tanto cialtrona, il Potere delle Chiavi, il braccio che sposta gli equilibri, attinto dalla disarmante affermazione del Suo Redentore secondo la quale possono, in questa terra, essere decisi di destini di chi va (o non va) in Cielo.

Ecco il riemergere dell'esecrata 'indulgenza', parola che provoca da secoli rifiuti, proteste, e anche risate. Parola divisiva e, anche per questo, evangelica; 'spada' che affetta la fede, che ferisce il senso comune moderno, con quel suo non tener conto dei meriti, con quel 'salvare a buon mercato' che tale non è mai stato (neanche quando si pagava) perchè il Prezzo dei Prezzi, l'unico che davvero abbia mai contato, è ancora lì in un Dio inchiodato alla Croce.

Ed ecco, per contro, il rimergere della 'confessione personale', odorante certo di 'luteranesimo', ma attivata dal quello stesso Potere delle Chiavi, che a un luterano puzzerebbe di 'papismo'; sollecitata giustamente, in modo sacrosanto, per uno 'stato di eccezione' anche delle anime credenti come questo, private del conforto dei presbiteri, dell'unzione degli infermi, del viatico dato a coloro che si congedano da questo mondo...

E così riemerge anche una Chiesa che gioca fiches da lungo tempo ricoperte da ragnatele, fiches 'medioevali' e post, per fottere il nemico, per svolgere la sua vera e cruciale missione: salvare le anime, strappandole alla disperazione del dopo, che è abisso senza fondo nè fine.

Estremi anche questi, come le Pachame, gli insensati caroselli attorno alla sinodalità, i pasticci mediatici. Ma estremi rimedi, per i mali estremi che ci affliggono.
Sebastiano Mallia su Fb

Anonimo ha detto...

Mentre piccoli politici giocano ai divieti (anche quando giusti son sempre fuori tempo, sproporzionati, non modulati zona per zona e faranno più danni del corona), c'è una vittima finale: la chiesa cattolica post-conciliare ormai non è nemmeno un morto che cammina. Si è fermata del tutto, non ha nulla da dire, le sue parole sono inutili, vuote, anche quando farfuglia ancora qualcosa. È stesa a terra, Knock-out tecnico. Nei lager nazisti c'erano padre Kolbe, Edith Stein. Ora c'è la chiesa evaporata, il sottovuoto spinto di banalità e silenzi. Una chiesa marginalizzata, nell'angolo, un faro spento e abbattuto.

Anonimo ha detto...

Mi sono fatto questa convinzione : coloro che sono totalmente impossibilitati a comprendere gli elementi soprannaturali di questa situazione sono proprio coloro che stanno appiccicati a profezie, rivelazioni e apocalissi varie e che attraverso queste letture cercano di capire quale sia quella adeguata a cui associare il coronavirus. In linea di massima sbarellano, producono ansia spirituale, isteria, vanno fuori strada e, quel che è peggio, portano fuori strada.
Il senso soprannaturale ordinario resta sempre lo stesso : dipendiamo, in ultima istanza da Dio ed ogni cosa ce lo deve ricordare ed ogni occasione ci deve ricondurre a Lui. Mentre l'aspetto straordinario del soprannaturale potremmo coglierlo solamente a cose concluse. Viviamo cristianamente, con ulteriore sforzo di fede, speranza e carità ed il nostro lo abbiamo compiuto.
Piero Mainardi su Fb

Rr ha detto...

MIc,
anch’io ho pensato che ci siamo risparmiati l’ennesimo show di lavaggi e baci, in ginocchio, a piedi indegni.
Non tutto il male viene per nuocere.