Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 7 marzo 2020

Il 7 marzo 1965 Paolo VI celebrava la prima messa Novus Ordo

Infausta ricorrenza di oggi: il 7 marzo 1965 Paolo VI celebrava la prima messa NO. Parlavamo qui della ricorrenza dei 50 anni celebrata da Bergoglio. Potete leggere qui uno degli articoli sulla lingua liturgica.

«Poiché la riforma liturgica ha tra i suoi fini principali l'abolizione degli atti e delle formule mistiche, ne segue necessariamente che i suoi autori debbano rivendicare l'uso della lingua volgare nel servizio divino. Questo è uno dei punti più importanti agli occhi dei settari. 
Il culto non è una cosa segreta, essi dicono: il popolo deve capire quello che canta. L'odio per la lingua latina è innato nel cuore di tutti i nemici di Roma: costoro vedono in essa il legame dei cattolici nell'universo, l'arsenale dell'ortodossia contro tutte le sottigliezze dello spirito settario, l'arma più potente del papato. 
Lo spirito di rivolta, che li induce ad affidare all'idioma di ciascun popolo, di ciascuna provincia, di ciascun secolo la preghiera universale, ha del resto prodotto i suoi frutti, e i riformati sono in grado ogni giorno di accorgersi che i popoli cattolici, nonostante le loro preghiere in latino, gustano meglio e compiono con più zelo i doveri del culto dei popoli protestanti.
A ogni ora del giorno ha luogo nelle chiese cattoliche il servizio divino; il fedele che vi assiste lascia sulla soglia la sua lingua materna; al di fuori dei momenti di predicazione egli non intende che accenti misteriosi, che cessano di risuonare nel momento più solenne, il canone della messa. E tuttavia questo mistero lo affascina talmente che non invidia la sorte del protestante, quantunque l'orecchio di quest'ultimo non intenda mai suoni di cui non capisce il significato. 
Mentre il tempio riformato, una volta alla settimana, riunisce a fatica i cristiani puristi, la Chiesa papista vede senza posa i suoi numerosi altari assediati dai suoi religiosi figli; ogni giorno essi si allontanano dal loro lavoro per venire ad ascoltare queste parole misteriose che devono essere di Dio, perché nutrono la fede e leniscono i dolori. 
Riconosciamolo, è un colpo maestro del protestantesimo aver dichiarato guerra alla lingua sacra: se fosse riuscito a distruggerla, il suo trionfo avrebbe fatto un gran passo avanti.
Offerta agli sguardi profani come una vergine disonorata, la liturgia, da questo momento, ha perduto il suo carattere sacro, e ben presto il popolo troverà eccessiva la pena di disturbarsi nel proprio lavoro o nei propri piaceri per andare a sentir parlare come si parla sulla pubblica piazza. 
Togliete alla Église française le sue declamazioni radicali e le sue diatribe contro la pretesa venalità del clero, e andate a vedere se il popolo continuerà a lungo ad andare a sentire il sedicente primate delle Gallie gridare: "Le Seigneur soit avec vous"; e altri rispondergli: "Et avec votre esprit". Tratteremo altrove, in modo specifico, della lingua liturgica.»
(Dom Prosper Guéranger, "L'eresia antiliturgica e la riforma protestante del XVI secolo considerata nei suoi rapporti con la liturgia" - Institutions liturgiques, I², Paris, 1878, pp. 388-407. Traduzione italiana di Fabio Marino, pubblicata in "Civitas Christiana", Verona n° 7-9, 1997, 13-23)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo scempio è stato possibile perché gran parte del clero, della gerarchia, non era più cattolica.

Anonimo ha detto...

Domande: Il coronavirus è pericolo reale?
Perchè sono stati ridotti negli anni i soldi dovuti alla sanità?
Il coronavirus è invece uno scudo, una copertura artificiale?
Se è uno scudo, una copertura artificiale cosa e chi nasconde?
Quale evento prossimo/venturo sta preparando?
Da quale parte stanno gli Italiani?
Da quale parte sta la chiesa?
Da quale parte sta il governo?
Da quale parte sta l'eu?

Anonimo ha detto...

Ma per Novus Ordo non si intende il massale del 1969?
Come è noto, quello del 1965 era una tradizione dal latino con decurtazione delle preghiere ai piedi dell'altare e con aggiunta della "preghiera dei fedeli", quindi una via di mezzo rispetto al 1969.

Anonimo ha detto...

Una verità di Fede è che Dio dal male trae il Bene.
Sembra che da domenica sia sospeso l'Angelus in Piazza San Pietro (in modo che anche quelle 150 persone che ancora caparbiamente vengono portate lì se ne possono stare in pace).
Un'occasione in meno su 100.000 per avallare l'invasione e il meticciato.
Deo gratias.

Ad Superna semper intenti ha detto...

"Questo scempio è stato possibile perché gran parte del clero, della gerarchia, non era più cattolica".

E perché non era più cattolica?
Perché aveva sostituito il sentire nella tradizione con il sentire con il papa (confidando totalmente in lui, come se, in quanto uomo, pure il papa non si sbagliasse).
E perché aveva fatto questo eccessivo affidamento al papa?
Perché oramai da tempo si era spostato il baricentro dalle cose invisibili a quelle visibili, dalla grazia al diritto canonico (fatti salvi coloro che continuavano come prima, nonostante tutto, ma che non incisero affatto, visto il seguito della storia ecclesiastica).

Questo, che mons. Williamson, chiama lo "spirito del cinquantismo" era presente in realtà ben prima degli anni cinquanta.

E' evidente che con questo spirito gli ordini contemplativi sono una bella reliquia di un orientamento oramai trapassato poiché ciò che conta, come disse un cardiale ad un benedettino, è quanto di fatto contribuisce materialmente alla vita della Chiesa.

E siccome, in quel caso, i benedettini non potevano contribuire (dando soldi) in realtà, per quel cardinale, "non servivano a nulla!".

Ma questo è l'evidente comportamento degli atei, non dei credenti!
Oggi siamo ai cascami di tale mortifero stadio.

Anonimo ha detto...

Notizia colta al passaggio; bisogna attendere verifica:
le scuole rimarranno chiuse fino alle vacanze estive; molte scuole si stanno organizzando per via telematica. Avrei preferito piccoli e grandi autodidatti al 100%, tuttavia trovo ottimo che se ne stiano a casa, non posso dirlo a nessun altro se non a voi. Grazie, Signore!

Anonimo ha detto...

Dies ater