Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 11 marzo 2020

Roma: il crocifisso miracoloso che fermò la peste nel 1600

Anni fa ho pregato fervidamente ai piedi di questo Crocifisso e il Signore mi ha dato ascolto e non ha fatto mancare il suo aiuto!
In queste ore segnate dall'ansia del contagio c'è chi ricorda che a Roma, nella chiesa di San Marcello al Corso, è venerato un antico e prezioso crocifisso, considerato miracoloso, e per questo usato per fermare le pestilenze nella capitale, ai tempi del Papa Re e di quando le pandemie si trasmettevano con maggiore facilità rispetto ad oggi. La foto di questo crocifisso ha cominciato a fare capolino sui social con il suggerimento, da parte di alcuni, di esibirlo nuovamente e portarlo in processione, anche se questo significherebbe contravvenire alle prescrizioni contenute nel decreto del governo che vietano assembramenti di persone e richiedono una distanza di sicurezza di almeno un metro.
Il crocifisso, esposto nella quarta cappella a destra, è stato oggetto di profonda venerazione da parte dei fedeli di Roma sin dal 1519, quando miracolosamente rimase illeso nel grande incendio. Attorno al 1600 si sviluppò una grave epidemia di peste in tutta la città. Fu allora che il cardinale titolare di S. Marcello, Raimondo Vich, spagnolo, per implorare la divina clemenza, promosse in quell’anno una solenne processione penitenziale alla quale parteciparono tutte le categorie di persone: clero, religiosi, nobili, cavalieri, uomini, donne, vecchi e bambini che «scalzi et coverti di cenere a una et alta voce, interrotta solo da singulti e sospiri, di chi li accompagnava, gridavano “misericordia SS. Crocifisso”».
Durante quella processione, durata ben 16 giorni, il crocifisso fu portato a spalla per i diversi rioni di Roma e giunse fino alla Basilica. I cronisti dell’epoca sono concordi nell’affermare che dove passava la processione nei diversi rioni la peste cessava.

11 commenti:

mic ha detto...

Il parroco di Bibione, ha preso l’ape ci ha caricato sopra la statua della madonna ed è andato in giro per il paese a benedire strade e case, fermato dai carabinieri ha risposto: sto lavorando!!! Un grande!!!

Anonimo ha detto...

ORAMAI SONO PIÙ DI 1.000 ATTACCHI...

Francia, domenica 1° marzo un'altra chiesa cattolica vandalizzata, bruciata... E nel frattempo la sinistra e l'Europa permettono ad Erdogan e alla Turchia, alleata in Siria con i tagliatori di teste dell'Isis e di Al Qaida contro il governo eletto dal popolo, di far invadere la Grecia dai "minori" (dai 20 ai 40 anni e palestrati) islamici, pseudo rifugiati...

https://www.ifamnews.com/it/la-cristianofobia-e-tabu-ma-in-francia-le-chiese-bruciano/

Anonimo ha detto...

Sarebbe bene non abbassare la guardia se qui e là facessero spuntare 'carinerie'. La fiducia è venuta a mancare ed i 'bei gesti' non incantano, anzi allertano.

Viator ha detto...

Altro che miracolo tedesco o Germania immune al coronavirus. La ricetta di Berlino è semplice: contare i decessi in modo del tutto sui generis. Questo significa che il governo tedesco non include nella lista dei decessi provocati da Covid-19 le persone che presentano altre patologie, al contrario, invece, di come fanno Italia, Cina e Corea del Sud. Non a caso questi tre Paesi, assieme all’Iran, sono quelli che presentano i dati peggiori in quanto a contagi e morti.
https://it.insideover.com/societa/perche-in-germania-ci-sono-pochi-morti.html

Anonimo ha detto...

Coronavirus: quando l’epidemia di peste spinse Newton a scoprire le leggi dell’ottica
Nel 1666 Isaac Newton compì gli esperimenti che portarono alla formulazione delle rivoluzionarie teorie sulla luce e sulla gravità. Ma tutto ciò avvenne in circostanze molto particolari: era l’anno della grande epidemia di peste che decimò la città di Londra e per sfuggire al contagio lo scienziato, allora 24enne, si era rifugiato nella sua tenuta di campagna. Una “quarantena volontaria” che rivoluzionò per sempre il mondo della scienza.

continua su: https://www.fanpage.it/cultura/coronavirus-quando-lepidemia-di-peste-spinse-newton-a-scoprire-le-leggi-dellottica/
https://www.fanpage.it/

Anonimo ha detto...

«A peste, fame et bello, libera nos Domine», recita una antica invocazione presente nelle Litanie dei Santi e nelle Rogazioni. Ovvero «liberaci, Signore, dalla pestilenza, dalla guerra e dalla fame».

Anonimo ha detto...

Basta con queste superstizioni.

Anonimo ha detto...

"Basta con queste superstizioni."

Lei non è obbligato ad essere superstizioso. E noi non siamo obbligati ad essere avari nel nostro parlar con la Santa Trinità, con Maria Santissima, con San Giuseppe, con i Santi di ogni tempo. Nel mondo vi è spazio per la sua terra bruciata e per il nostro giardino in fiore, orazioni, canti, profumate buone azioni, offerte in boccio e freschi ruscelli riparatori. Ad ognuno il suo.

Anonimo ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...
Basta con queste superstizioni.

12 marzo 2020 00:53.
Ovviamente l'Anonimo di cui sopra scherza. O si riferisce alle Leggi Newton, quelle si che potrebbero essere (alla luce della tesi scienza moderna) delle superstizione. Fermo restando che "Superstizione", non vuol dire necessariamente "inefficace". Vuol "SUPER", oltre ciò che tocca/spetta alla persone medie. A volte è anche inefficace .

Anonimo ha detto...


La fisica moderna non ha affatto dimostrato che le leggi scoperte da Newton siano per così dire "superstizioni"; siano cioè inesatte.

Anonimo ha detto...

San Marcello al Corso è la Chiesa romana dove è custodito il Crocifisso miracoloso che è stato portato in Vaticano per la benedizione "Urbi et Orbi", la scorsa settimana. Non tutti sanno che questa è la stessa chiesa in cui la coppia Monsieur René Lefebvre e Madame Gabrielle Watine hanno chiesto a Dio la grazia per avere un altro bambino. Per questo lo chiamano: MARCEL. Quel figlio era Mons Marcel Lefebvre, il fondatore della FSSPX. Davvero singolare come "coincidenza"