Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 4 marzo 2020

I greci difendono come possono i loro confini. E l'Europa - quale Europa - dov'è?

La Grecia è la culla della nostra civiltà. Dovremmo vergognarci per aver lasciato soli i Greci mentre li massacravano con procedure economiche draconiane che, tra l'altro, hanno provocato la morte di un gran numero di bambini e di anziani per mancanza di cibo e medicinali...(1) Speriamo di non doverci vergognare per lasciarli soli anche ora che combattono un'invasione apocalittica.
Mentre Austria e Germania dichiarano che chiuderanno i loro confini ai profughi che assaltano quelli della Grecia, ma continuano a promuovere l'accoglienza indiscriminata (come se i confini della Grecia - e vale anche per quelli dell'Italia - non fossero i confini dell'Europa), Sassoli, presidente del Parlamento Europeo si piega ai ricatti di Erdogan: "dobbiamo accoglierli e proteggerli." Sia Sassoli che gli altri tecnocrati europei non pensano ai greci messi in pericolo dagli invasori ma agli invasori che vogliono violare la sovranità greca. L'Europa, con l'Italia e la Grecia, che hanno il fardello e i rischi più gravosi per la nostra civiltà, morente ma non ancora estinta. anche a causa della sempre più incombente minaccia di sostituzione etnica, ha un nemico più pericoloso. Sono gli europei schierati con gli invasori.
La cronaca che segue è un collage tratto da vari organi di stampa, completato dalle mie conclusioni.

Innanzitutto i “poveri migranti”, con il solito “scudo” di donne e bambini, lanciano pietre e molotov contro i poliziotti greci che difendono il buon diritto di Atene di impedire l’accesso illegale al suo territorio. Inoltre tra i milioni di migranti che dalla Turchia premono sul confine greco e bulgaro vi sono pachistani, afghani, irakeni e appartenenti a molte altre nazionalità asiatiche che nulla hanno a che fare con la guerra in Siria. Infine è assurdo voler credere che i siriani siano arrivati a piedi al confine greco da Idlib distante 1.500 chilometri. Meglio invece ricordare che da oltre due anni, dopo ogni battaglia vinta dalle truppe di Bashar Assad, i ribelli che accettavano di cessare il fuoco venivano condotti con le loro famiglie nella “sacca di Idlib”. Per questo tra i siriani che fuggono da quella provincia è molto probabile vi siano un gran numero di jihadisti con i loro famigliari: veterani di diversi movimenti islamisti che Erdogan non intende ospitare in Turchia per ovvie ragioni di sicurezza e che sarebbe stoltezza suicida far entrare in Europa.
La fermezza di Atene emerge dalla seguente dichiarazione: “La Grecia ha dovuto affrontare un tentativo organizzato, di massa e illegale di violare i nostri confini e l’ha sventato. Abbiamo protetto i nostri confini e quelli dell’Europa. Abbiamo impedito oltre 4 mila tentativi di ingresso illegale nei nostri confini“.
Ma a tirar troppo la corda... A Chios, alcuni abitanti hanno dato fuoco ad un magazzino delle ONG, dove erano stipati vestiti e cibo per i migranti (vedi immagine a lato).  Mentre i greci muoiono di fame, a Chios le umanitarie (a senso unico) ONG avevano un magazzino con beni solo per i clandestini chiamati migranti. Ora, le ONG sospendono le loro attività e abbandonano il campo: hanno annunciato di aver sospeso le loro attività sull’isola greca di Lesbo e di aver evacuato le loro squadre dopo aver subito attacchi e minacce da parte di gruppi di residenti etichettati come “fascisti”.
Il popolo greco, oltre che dall'austerità, è stremato da un’immigrazione che è da anni un’invasione. Alcuni agricoltori si sono riversati sul confine con i trattori per bloccare gli immigrati clandestini a Evros. E, sempre ad Evros, c'è stato scontro tra la polizia greca e decine di migliaia di clandestini islamici portati al posto di frontiera dalle truppe di Erdogan, che attaccano la frontiera greca armati di lacrimogeni, dando fuoco alle barricate al grido ‘Allah Akbar’. 
Uno stato di guerra che non si ferma neanche sulle isole davanti all’Anatolia. Occupate da altre decine di migliaia di immigrati musulmani.
E, dopo la distruzione della grande croce di Lesbo che turbava gli ‘ospiti’ musulmani [qui], continuano gli atti vandalici nelle chiese Greco Ortodosse da parte di coloro che ci dicono fuggiti dalla guerra in Siria e che, invece, la guerra la stanno portando in Europa
e, come già detto, non vengono dalla Siria.  (Vedi immagine a lato e qui sotto).
Non è neppure una novità se pensiamo agli episodi sempre più numerosi registrati in Francia [qui].
Sono questi vandali islamici che il governo sinistrorso non eletto dal popolo vuole farci accogliere senza remore in Italia.

Rino Cammilleri (Antidoti 19-02-2020) si chiede:
 «Dal momento che esistono Paesi arabi – a maggioranza musulmana – che dispongono di miliardi e di vasti territori disabitati, perché non sistemare lì i profughi del Medio Oriente dando loro una sistemazione momentanea in attesa di arrivare a una soluzione politica per poterli far tornare a casa? Questi Paesi hanno lo spazio, il denaro e le risorse necessarie per farlo. Inoltre, questa soluzione sarebbe preferibile per i profughi di fede islamica che si troverebbero più a loro agio per una questione di affinità religiosa, culturale e linguistica. Ma purtroppo, oggigiorno, vige il politicamente corretto anche fra i leader religiosi e questa è una verità che molti non hanno il coraggio di pronunciare» (Ignace Youssif III Younan, patriarca di Antiochia dei Siri, intervista su La Nuova Bussola Quotidiana, 19.2.20).
Evidentemente si tratta di una domanda retorica, di cui lo stesso Camilleri è perfettamente consapevole. I profughi vengono in Europa e non vanno nei paesi arabi musulmani, perché devono rafforzare la loro presenza in Eurabia.
Un disegno politico non dell'ultim'ora, ma concepito ed attuato da tempo, almeno da cinquant'anni... e con la complicità di alcune élites europee da Bologna a Bruxelles, da Roma a Parigi.
Troppe contingenze ognuna delle quali già di per sé gravida di conseguenze: pandemia da coronavirus, possibile collasso delle strutture sanitarie, crisi dai risvolti economici sociali e geopolitici e frontiere greche (e non solo) selvaggiamente assaltate per terra e per mare nell'inerzia di un'Europa dei tecnocrati e dei mercati ma non dei popoli. Fine della storia dell'Occidente cristiano. Sembra realisticamente inesorabile. Ma continuiamo a pregare e a resistere. Il nostro cuore sanguina ma non dispera.
______________________
1. Dei 216 miliardi di euro erogati fino al 2016, secondo uno studio di allora, appena il 5% è finito nelle casse di Atene. Il resto è servito a ricapitalizzare il sistema creditizio del Paese e ripagare i creditori, soprattutto le banche francesi e tedesche. E l'Italia ha dovuto pagare una quota del conto sproporzionata alla sua esposizione... In realtà c'era da opporsi alla dinamica strangolatrice che oggi, col MES, peraltro sottoscritto dal premier nonostante l'opposizione del Parlamento, rischia di travolgere anche noi.

52 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Foglio, un tempo uno dei pochi giornali non del tutto pessimi, è divenuto l'emblema del giornalismo italiano: di peggio c'è solo Avvenire e Repubblica.
Oggi Il Foglio elogia Erdogan.
Pertanto, ora non vi possono essere più dubbi su chi vi sia dietro Erdogan. (MV)

Anonimo ha detto...

Vorrei tanto sentire almeno qualcuno
dire e dirci:
cari fratelli, non preoccupatevi più di tanto,
la prudenza, certo, è cosa buona e giusta,
ma le minacce alla nostra vita sono sempre presenti,
sempre pressanti, e c'è chi muore
adesso per un tumore, o per un infarto, o per un ictus
all'improvviso, quindi
non perderti questa primissima fioritura
del mandorlo sotto casa, no, non perdertela
per nulla al mondo, non ti amareggiare, ma lasciati
invece ammorbidire il cuore, lasciati accarezzare
dal sole freschissimo di marzo, anche se muori
e muoriamo ad ogni istante, c'è qualche cosa
in noi che se la gode, stabile e certo, saldo e costante,
mentre l'immagine di questo mondo
passa, con tutti i suoi potenti caciaroni,
la gemma del mandorlo si schiude
proprio adesso, come il tuo cuore
se la ascolta.

Anonimo ha detto...

Decisamente il tempo del coronavirus è il momento giusto per parlare di ius soli. La Camera è infestata da uno strano morbo. Che non viene dalla Cina, bensì dalle menti assai malate di una sinistra che odia gli italiani.

Sono quelli che predicano a vanvera rispetto per le istituzioni. Ma le mettono alla berlina con discussioni fuori dal tempo e dalla realtà. Basta un tweet e leggere i commenti per rendersene conto.

E’ proprio vero. Al tempo del coronavirus queste sono le urgenze del Parlamento. I nostri sguardi sono attoniti: da una parte le strade deserte di Codogno. Dall’altra parte l’imbarazzo per l’assalto al porto di Pozzallo. E poi quello di Messina. Immigrati clandestini arrivano mentre noi ce la facciamo addosso per paura del coronavirus.

Viator ha detto...

Grecia, gli agricoltori aiutano l’esercito a difendere il confine dagli immigrati

https://www.ilprimatonazionale.it/esteri/grecia-agricoltori-aiutano-esercito-difendere-confini-immigrati-148207/

Anonimo ha detto...

Per anonimo 11.17: GRAZIE!

Anonimo ha detto...

MV (Viglione o Veneziani?) ha pienamente ragione.
Sarebbe ora di chiamare col loro nome quella particolare etnia “europea” che ha prodotto il movimento dei Giovani Turchi (accusati del genocidio armeno e di quello dei greci del Ponto), i cui esponenti hanno finanziato l’URSS, appoggiato il comunismo in tutte le sue mutazioni, scatenato il femminismo lesbico, fondato i circoli pro-sodomiti, costituito il nucleo di Lotta Continua i cui componenti sono stati innalzati e oggi dettano legge ovunque, strangolato la lira, ostacolato i processi di santificazione della Chiesa Cattolica, tutelato in ogni maniera gli invasori (foraggiando le ONG traghettatrici – che impunemente osano irridere alle nostre leggi e all’onore della nostra marina – e per di più costringendoci a sobbarcarci degli sbarcati), lanciato l’accusa di razzismo e più agli italiani che osano fronteggiarli, auspicato pandemie per unificare il mondo, fautori di aborti nel terzo mondo e di eutanasie nel primo, alleati dell’Islam estremista finanziato dai petrolieri, nemici degli iraniani, dei russi, dei siriani e dei serbi (alle cui spalle gli americani, con la complicità del Ministro degli Esteri italiano, hanno fatto nascere dal nulla uno stato islamico), trasformato la Germania in una non-nazione (per Angela Merkel tedeschi sono “quelli che vivono qui da più tempo”, 16 gen 2017).
Già nel 1997 Jacques Attali, alto esponente del B’naï B’rith, aveva dichiarato (Le Monde, 4 marzo): "Se la Francia e l'Europa decidono di affermarsi come un club cristiano, esse dovranno prepararsi ad uno scontro con un miliardo di uomini, ad una vera guerra di civiltà, che esordirà dapprima con una guerra civile in Francia, poiché la Francia, a causa delle sue scelte geopolitiche precedenti, è una nazione musulmana". Si sono poi accodati il Ministro degli Esteri francese, che il 14 novembre 2002 ha affermato “l’Europa non è un club cristiano”, subito seguito dalla signora Ana Palacio, ministro spagnolo degli Affari esteri, (v. atti del parlamento europeo di Strasburgo, 20 novembre 2002). Come si vede da questo piccolo esempio alcuni non fanno mistero della loro intenzione di radere al suolo la cristianità, o meglio quel che di essa rimane.
Notre Dame brucia, Lourdes chiude, Roma è occupata a costruire ponti e smantellare dogmi. Per fortuna la Graecia (attualmente capta dalle banche francesi e tedesche) reagisce all’ultima provocazione dei Giovani-Vecchi turchi, ma ai banchieri questo non credo stia proprio bene…
OS

Anonimo ha detto...

Cesare Sacchetti:
Il vero cuore dell'Europa non si trova nè a Bruxelles né a Strasburgo. Il vero cuore dell'Europa si trova ad Atene e a Roma. Atene sta combattendo per tenere viva la civiltà europea. La culla della vera Europa sta combattendo contro gli invasori che vogliono distruggerla.

mic ha detto...

ma ai banchieri questo non credo stia proprio bene…

È questo il problema...

Marisa ha detto...

Grazie Mic, da sottoscrivere parola per parola.
Solidarietà a mille per il popolo greco.

Anche noi è da anni che siamo in guerra. E sappiamo che metà delle truppe nemiche SONO ITALIANE e CE LE ABBIAMO DENTRO CASA COME TALPE (ciechi uguali, ignoranti uguali e scavatori sotterranei uguali...).

mic ha detto...

Mentre l'Italia (e non solo) è in ambascia, per più di un evento catastrofico, Vatican.news riporta la notizia che Bergoglio ha indetto con un videomessaggio del 3 marzo l’iniziativa chiamata  “Laudato si’ Week”, che si terrà dal 16 al 24 maggio prossimo, quando le comunità cattoliche celebreranno ovunque il quinto anniversario dell’Enciclica "Laudato si’" del 24 maggio 2015.

Le priorità sono: “Rispondere alla crisi ecologica, il grido della terra e il grido dei poveri non possono più aspettare”. È il rinnovato appello del Papa per la “cura della casa comune” 

Anonimo ha detto...

In Grecia un tribunale ha condannato i primi migranti fermati per aver attraversato il confine con la Turchia senza avere l'autorizzazione: 4 anni di carcere e 10mila euro di multa

https://m.ilgiornale.it/news/mondo/grecia-4-anni-carcere-chi-entra-illegalmente-1834505.html

Da Fb ha detto...

Solidarietà all'amico Carlo Marini a cui FB ha disabilitato l'account perché ha postato la sua vicinanza al popolo greco in questo momento di difficoltà con l'invasione dei clandestini provenienti dalla turchia.
Il libero pensiero censurato ancora una volta con metodi virtualmente violenti. Con le dovute proporzioni tra vita reale e virtuale, non passa molta differenza tra chi ti tappa la bocca con una pistolettata e chi ti cancella senza appello per non farti parlare. In entrambe i casi il risultato è lo stesso: hanno ucciso il tuo pensiero.

Anonimo ha detto...

«Noi greci siamo in guerra con la Turchia e gli islamisti»
Le reazioni durissime del mondo intellettuale ellenico (non di estrema destra) alla mossa spregiudicata di Erdogan: «Queste persone sono soldati nemici, non sono siriani, migranti o rifugiati»


La prima conseguenza politica dell’operazione con cui il governo di Ankara sta cercando di far attraversare le frontiere terrestri e marittime con la Grecia a migliaia di migranti e richiedenti asilo presenti da tempo sul suo territorio è un’ondata di patriottismo intransigente e di nazionalismo anti-turco caratterizzato da toni molto minacciosi nei confronti delle Ong che ha investito l’opinione pubblica greca, e che non interessa solo la gente comune, ma opinion leader e intellettuali non ascrivibili all’estrema destra di Alba Dorata, che alle elezioni dell’anno scorso ha visto dimezzarsi i propri voti dal 7 al 2,9 per cento e ha perduto tutti i 18 seggi che aveva in parlamento.

«QUESTA INVASIONE DEVE FINIRE»
Yiorgos Trangas, popolare giornalista conduttore di trasmissioni televisive e radiofoniche, non si è accontentato di riprendere le definizioni che il primo ministro Kyriakos Mitsotakis (Nuova Democrazia, affiliata al Partito popolare europeo) ha dato della crisi dei migranti, definendola «un’invasione» e «una minaccia asimmetrica alla sicurezza del paese». Lunedì si espresso con enorme durezza e con toni minacciosi ai microfoni di Parapolitica 90.1 FM, una delle radio private più ascoltate:
«I signori delle Ong che si arricchiscono distruggendo la Grecia devono sapere che ormai non sono più al sicuro, come i loro amici, le termiti della nazione di casa nostra. Occorre usare i mezzi appropriati e non cadere nella trappola degli invasori e dei servizi segreti turchi. Questi signori arrivano mettendo in prima fila donne e bebè, ma dietro ci sono molte decine di uomini giovani e decisi. Bisogna far loro capire che la loro invasione organizzata deve finire, e non è questione di pietà. Queste persone sono soldati nemici, non sono siriani né rifugiati, e su un centinaio di arresti compiuti ieri alla frontiera non c’è un solo siriano. Si tratta di afghani, pakistani, africani e altri ancora, in parte provenienti dalle prigioni turche, e le autorità greche hanno ritrovato bandiere afghane su coloro che sono riusciti ad attraversare la nostra frontiera gridando “Allah è grande!”. Gli scherzi finiscono qui, e coloro che sostengono l’immigrazionismo, come per esempio l’organizzazione giovanile del partito Syriza, devono come minimo tacere se non vogliono vedersela brutta. La Turchia per bocca dei suoi ministri confessa di voler inviare in Grecia due milioni di migranti, e ci ritroviamo in una corsa contro il tempo, come succede in guerra. Dobbiamo rispondere con la violenza alla violenza subìta, si tratta di una guerra che non ha niente a che vedere col diritto d’asilo e ancor meno coi rifugiati; gli umanitari di Atene devono farsi piccoli, se non vogliono correre rischi».

Anonimo ha detto...

... segue
«SE NECESSARIO, USIAMO LE ARMI»
Mentre l’esercito greco si posiziona lungo i 212 km di frontiera terrestre con la Turchia e la marina militare incrocia le acque di Lesbo, Trangas rincara la dose:
«Se necessario occorre utilizzare le nostre armi per fermare del tutto l’invasione sulla terraferma come in mare, e allo stesso tempo allontanare l’Onu e le Ong del genere Soros da isole come Lesbo e Chio, per gestire la situazione fra noi greci. I membri delle Ong devono essere allertati in modo che lascino le nostre isole prima che sia troppo tardi per loro. Gli abitanti delle isole devono impedire in tutti i modi alle Ong di accogliere altri migranti. Dopodiché occorre evacuare tutti i migranti dalle isole greche abitate che sono nelle mire di una Turchia aggressiva, islamista e nazionalista, conducendoli in isole disabitate, dove saranno collocati e isolati fino alla loro partenza e all’espulsione definitiva dal territorio nazionale. L’Onu e le altre organizzazioni dovranno allora, secondo la loro vocazione umanitaria, finanziare i nostri isolotti disabitati trasformati in campi per migranti, anziché permettere loro di avvelenare la nostra vita quotidiana sulle isole abitate e nelle città continentali. Così smetteranno di rubare, di aggredire la popolazione greca o di vandalizzare le nostre chiese (nell’isola di Lesbo una chiesetta è stata vandalizzata da un gruppo di migranti al termine di una manifestazione di protesta, ndr). D’altra parte fra questi migranti alcuni sono detenuti di diritto comune che Erdogan ha liberato dalle prigioni del suo paese per mescolarli ai migranti veri e agli islamisti. In Grecia tutti conosciamo la verità della situazione. Le frottole hanno fatto il loro tempo».

Anonimo ha detto...

... segue

«GLI ISLAMISTI DI ERDOGAN CI ATTACCANO»
Punta il dito accusatore contro le mire espansioniste della Turchia erdoganiana il docente di geopolitca della Scuola degli ufficiali delle forze armate di Atene, Konstantinos Grivas:

«È ingenuo in misura criminale credere che ciò che è in gioco sulla nostra frontiera oggi è solo il destino di alcune decine di migliaia di migranti irregolari che arrivano in Grecia per aggiungersi a quelli già esistenti. Questa è solo la punta visibile dell’iceberg. Nei fatti, la Grecia è attaccata dalla Turchia nel contesto di un’aggressione totale, che cerca di decostruire la nostra identità nazionale nel suo insieme. Se la Grecia non riesce ad impedire alle folle fanatizzate di attaccare le sue frontiere con l’aiuto dell’esercito e della polizia turchi, allora la sovranità nazionale greca nel suo insieme sarà messa in pericolo. Se questa affermazione sembra eccessiva agli occhi di alcuni, essi devono sapere che qualcosa del genere si è già verificato nel corso della storia moderna. In particolare quello che succede oggi lungo la frontiera greco-turca assomiglia sinistramente alla “Marcia Verde” messa in atto dal re Hassan II del Marocco nel 1975 per conquistare il Sahara ex spagnolo. (…) Sedicenti civili in gran numero hanno attraversato una frontiera e hanno occupato un intero paese, in un passato non molto lontano. Questa stessa tattica sembra essere adottata dalla Turchia di Erdogan oggi. Detto in altre parole, costui strumentalizza delle masse di sedicenti civili, inquadrati dalle forze dello Stato turco, al fine di neutralizzare la sovranità nazionale greca nella Tracia, con tutte le conseguenze che questo può avere in futuro. In altri termini dobbiamo comprendere che la Grecia sta subendo un attacco di grande portata. Non ci troviamo a doverci occupare di una pretesa crisi di profughi, né di un’ipotetica gestione dei flussi migratori, e ancor meno di tutto ciò che i soliti pappagalli credono ancora di dover ripetere attraverso i media: siamo attaccati dalla Turchia, e si tratta di un attacco asimmetrico e ibrido, ma proprio per questo totale. È chiarissimo e innegabile. E ci troviamo sulla nostra ultima linea di difesa. Se cadiamo nella trappola nella quale caddero gli spagnoli nel ’75, saremo colpiti nella nostra sovranità nazionale. Non c’è posto per le esitazioni, o per letture errate della realtà».

Anonimo ha detto...

... segue

«È QUESTIONE DI VITA, DI LIBERTÀ O DI MORTE»
Grigoriou Panagiotis è un etnologo che in passato ha sostenuto l’alleanza di governo fra Syriza (sinistra radicale) e i nazional-conservatori di Anel. Scrive nel suo blog Greek Crisis:

«Il paese si risveglia e, per dirla tutta, nei fatti entra in guerra di fronte all’invasione intrapresa dalla Turchia islamo-totalitaria e i suoi complici mondialisti o geopolitici. (…) Sotto il velo di una propaganda che dura da 40 anni spunta la guerra. I mondialisti, gli immigrazionisti e altri propagatori del virus della decostruzione dei popoli, delle nazioni e delle culture soprattutto in Europa, sono completamente soddisfatti della loro colazione, hanno bevuto il latte che le vacche sacre della finanza nichilista alla Soros producono e distribuiscono allegramente. Il velo si strappa sotto il peso della realtà: le nostre società sono entrate in guerra, anche se le pseudo-élites hanno fatto di tutto per far chiudere gli occhi, le coscienze e la riflessione dei popoli. (…) L’immensa maggioranza dei cittadini comprende ormai che è questione di vita, di libertà o di morte. Il linguaggio cambia e si libera, e anche i giornalisti mainstream finiscono per ammettere che la Grecia sta subendo un attacco di grande portata attraverso dei migranti clandestini, tutti musulmani, e fra loro gli immancabili islamisti dell’Isis, che la Turchia stato pirata storico e isterico ha liberato dalle sue prigioni e da quelle della Siria per condurli davanti alla frontiera greca in vista dell’invasione. Non sono più le cosiddette teorie del complotto, attribuite all’estrema destra, a parlare, ma i fatti reali e dimostrati. Siamo nella storia che partorisce con l’aiuto di un forcipe e non nei fantasmi dei sinistrorsi che si sono associati al futuro immaginato dagli élitocrati e dagli altri padroni pazzi del mondo attuale. E presso i popoli, quando la parola si libera, gli atti seguono e seguiranno, anche se i governi del momento sono sballottati qua e là dai mondialisti proprio per abolire i popoli e le nazioni».

La Grecia è attualmente governata da un monocolore del partito di centrodestra Nuova Democrazia. Il principale partito di opposizione è Syriza, guidato dall’ex premier Alexis Tsipras, che ha dichiarato che le autorità hanno fatto bene a chiudere le frontiere con la Turchia. Invece l’ex ministro delle Finanze del primo governo Tsipras, Yanis Varoufakis, che capeggia un altro partito di sinistra di opposizione rappresentato in parlamento (Mera25), ha condannato sia la strumentalizzazione dei migranti da parte di Erdogan che le azioni del governo Mitsotakis che li ha respinti alle frontiere.

@RodolfoCasadei
https://www.tempi.it/grecia-migranti-turchia-erdogan/

mic ha detto...

Le Monde pubblica questa “tribuna libera di 14 ministri degli esteri europei”

“Facciamo appello alla Siria e ai suoi sostenitori, specie i russi, alla cessazione immediata delle ostilità”

Non è solo l’esatto contrario della verità – è la Siria che è aggredita a invasa – ma non c’è un minimo accenno alla Turchia e alla sua responsabilità. In compenso, intimano non solo alla Russia, ma anche all’Iran. In più, esigono che la Siria non liberi Idlib da quei ihadisti che gli stessi europei hanno sostenuto con armi e denaro, assistenza d’intelligence e addestramento, fingendo che fosse “l’opposizione islamista moderata” al dittatore Assad.
Menzogna: “perché gli iniziatori, i finanziatori e gran parte dei combattenti antigovernativi provengono dall’estero “, come conferma il sito svizzero Propaganda Research.
Thierry Meyssan rileva che a firmare sono 14 ministri degli esteri, non 27. Gli altri 13 hanno rifiutato di associarsi a tale appello Inoltre, la maggior parte dei firmatari si è astenuto dal tradurlo nella loro lingua e pubblicarlo nel loro paese, segno che è stata forzata loro la mano.
Da chi ? Meyssan dà la sua risposta

https://www.voltairenet.org/article209362.html#nb1

Anonimo ha detto...

Ma i nostri eroici 300 saranno sopraffatti dalle orde di invasori, o qualcuno andrà loro in aiuto? Temo il peggio, Biden e Bloomberg come antagonisti di Trump sono il peggio che possa esserci, l'Eurabia non fa niente e sta a guardare,forse spera che Wotan mandi i suoi guerrieri, visto che di Cristo non vogliono sentir parlare, el lider maximo 'pare' abbia solo un raffreddore, intanto non esce di casa e annulla tutti gli appuntamenti, mentre SCV viene messo in quarantena per paura di contagio......tiremm'innanz.

Anonimo ha detto...

Moriamo, non muoriamo...ma per favore, come si fa!

RR ha detto...

OS,
grazie,
RR

Rr ha detto...
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Anonimo ha detto...

La cosa meravigliosa è che abbiamo nomi e cognomi di quei politici che sono favorevoli all'invasione. Verrà un giorno che si chiederà conto a costoro( nei tribunali) delle loro parole ,della loro connivenza e dei loro silenzi. Questo succederà dopo, adesso ci sono gli invasor(?)e secondo i bellociao sono Salvini e la Meloni.

Da Fb ha detto...

Il Parlamento europeo e la Commissione europea incontra Greta.
Un mese e mezzo fa avrebbero dovuto incontrare dirigenti dell’OMS ed esperti epidemiologi, immunologi, virologi, economisti..., per chiedere cosa fare in UE per prevenire un’eventuale ( quasi certa) diffusione del Covid. E formare una task force, ma vera, non farlocca.
Ma no. Meglio incontrare una gratina che un Premio Nobel per la Medicina.

Anonimo ha detto...

Molti siriani in fuga, che ora premono al confine greco, sono jihadisti che hanno partecipato alla guerra civile contro Assad, spesso macchiandosi di nefandezze contro i cristiani. Sono quasi tutti giovani maschi. Ora fuggono da Idlib ed Erdogan, per diversi motivi, non vuole trattenerli in Turchia e vuole mandarli in Europa. Occorre fermarli al confine greco.

P:S: Non è possibile però occultare che L'"Occidente" (Usa, Francia, Inghilterra più Israele) ha a lungo sostenuto i tagliagole jihadisti pur di abbattere Assad.
(Martino Mora)

Da Fb ha detto...

TURCHIA-GRECIA-ITALIA-EUROPA E “ARMI DI MIGRAZIONE DI MASSA”

L’Ue per bocca della signora van der Leyen ci dice che la Turchia non può permettersi di utilizzare «armi di migrazione di massa»; con ciò ammettendo che i “migranti” siano utilizzati come armi. Lo sapevamo da tempo, ma ora è detto ai vertici che contano. Sempre van der Leyen aggiunge che è prioritario «assicurare il mantenimento dell’ordine sulle frontiere europee». Domandina ingenua: e l’Italia non è una frontiera europea? E perché si è permesso che la magistratura avviasse un procedimento giudiziario contro il ministro dell’Interno che aveva provato (in modi molto più blandi di quelli usati in Grecia) – provato, eh! – a chiudere i porti? Il premier greco Kyriakos Mitsotakis aggiunge che l’Europa non sarà ricattata dalla Turchia sulla questione migranti.

A Lesbo gli abitanti sono andati in massa ai porti per bloccare gli sbarchi e qui hanno letteralmente preso a calci in culo i militanti ong e i loro fotografi
https://twitter.com/i/status/1234154780425097225 che mettono in scena finzioni vergognose come questa: https://twitter.com/i/status/1234179540668338177.

Buona parte della stampa nazionale esprime il suo sdegno per quanto accaduto in Grecia e tutti a scrivere che gli sfollati li muove Assad, non Erdogan: dal sorosiano “Manifesto” ad “Avvenire”, dalla “Stampa” al “Corriere”, dalla “Repubblica al “Foglio”, per non dimenticare il progressista “Fatto quotidiano” dove il sapientino Andrea Scanzi blatera di un Assad dittatore efferato. E tutti a tacere sul fatto che i droni e l’artiglieria turchi devastano le forze di Assad nella provincia di Idlib. Poi abbiamo quegli gli squinternati dai variopinti nomi, ma funzionali al capitale globalista immigrazionista di marca Bildberg, che in nome dell’akkoglienza tacciono sul martirio della Siria di questi giorni mentre si scagliano sulla Grecia già martirizzata dall’UE e organizzano presidi (per oggi) presso l’ambasciata ellenica. Per questi manovali boniniani del capitale “akkogliente” i “migranti” sono profughi «disperati» fuggiti dalle bombe di Assad e di Putin e quindi i greci che li respingono sono razzisti e assassini. «Per loro i greci sono fascisti razzisti che rifiutano accoglienza ai disperati. Per noi i greci fanno benissimo a far capire ai deportati della globalizzazione che non è cosa, non gli conviene. Se questi sono vittime della tratta, i greci sono l’agnello sacrificale di una strategia di distruzione totale di quel paese. Un paese nei suoi gangli più vulnerabili oberato di decine di migliaia di migranti economici che gli hanno rovinato la massima fonte di reddito per il recupero di un minimo di sopravvivenza dopo l’operazione Troika. Migranti lasciati a marcire sulle loro spalle, dato che gli schiavi importati ormai abbondano in Europa. Senza perdere d’occhio il primo anello della catena alle caviglie dei deportati: lo sradicamento forzoso di popolazioni dalle loro terre da poi far depredare a eserciti, milizie assoldate, multinazionali» scrive Fulvio Grimaldi nel suo pezzo “Siria-Turchia-Grecia, i “buoni dall’odio al sadismo…”
https://fulviogrimaldi.blogspot.com/2020/03/siria-turchia-grecia-i-buoni-dallodio.html Inoltre: «Per loro i migranti mandati all’assalto delle isole e della terraferma greca, sono i profughi “disperati” fuggiti dalle bombe di Assad e di Putin e vanno tutti accolti e i greci che glielo impediscono sono razzisti e assassini. Per noi - e per la realtà - si tratta di migranti afghani, cingalesi, bengalesi, maghrebini, africani, rastrellati da Erdogan e rovesciati su Lesbo e le altre perle dell’Egeo, insieme a qualche ascaro di Al Qaida-Al Nusra-Isis di cui i siriani stanno ripulendo finalmente Idlib e che potrà ben servire per far paura all’Europa con qualche episodio alla Bataclan.»

Anonimo ha detto...

Che bello chiedere una cosa a tutti gli altri, e poi imporre una norma perfettamente opposta a casa propria. Questo è in grado di fare la presidenza del Parlamento Europeo in mano al solidale e socialista Sassoli, che ha dichiarato l'apertura totale ai migranti provenienti dalla Turchia e spinti , come mezzo di pressione, da Erdogan in Grecia, esattamente come se fossero degli invasori:

https://scenarieconomici.it/sassoli-accogliamo-tutti-in-europa-ma-non-al-parlamento-mentre-vuole-tutti-i-migranti-in-grecia-impone-regole-draconiane-a-bruxelles/

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=16-EOQQOxvM&feature
Sen. Alberto Bagnai - La conseguenza di un modo di gestire la lotta politica che ci fa del male.

Viator ha detto...

Mentre l’Italia è in piena emergenza sanitaria, con decine di persone che muoiono e centinaia di persone in terapia intensiva, mentre il virus viaggia e si diffonde ovunque in Europa.
Mentre la Grecia sta drammaticamente cercando di arginare un'invasione apocalittica.
E qual è la priorità dell’Unione Europea?
Invitare Greta e parlare di cambiamenti climatici.

Il clima è la vera priorità insomma.
Che dire di un organismo che esercita poteri sovranazionali e
- non fa incontri con scienziati infettivologi, economisti, che offrano i migliori strumenti condivisi da adottare per arginare le gravi contingenze della pandemia e
- non si preoccupa di attivare strategie, risorse umane e mezzi per arginare le orde invasive che premono da più parti in nome di una visione ideologica miope o connivente con le forze dissolutrici?

Anonimo ha detto...

FORZA GRECIA
Una volta di più, in questi anni tribolati, mi sento vicino al popolo greco e alla nazione greca.
L'Europa dei Popoli deve prendere il posto di questa follia degenerativa che ha trasformato il processo di integrazione continentale nell'attuale Unione Europea.
In Grecia, su molti tavoli (scopo dell'economia comune, flussi migratori, identità culturale, valore dei confini) si gioca il futuro della nostra civiltà e i greci ne stanno pagando il prezzo più alto e lo scotto più diretto.
Pertanto FORZA GRECIA.
Cit. Davide Lovat

Anonimo ha detto...

Stasera alle 20:45 sul canale 145 in diretta da Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo il rosario per chiedere la fine dell'epidemia.

Silente ha detto...

Ottimo articolo, esempio più che apprezzabile di vera contro-informazione, in cui viene sottolineato tutto ciò che la stampa mainstream, asservita al mondialismo, all'immigrazionismo e alle lobby nominabili e innominabili, vuole nasconderci. E di ottima qualità sono anche i commenti, come quello di OS delle 12:21 e molti altri ancora, così come gli ulteriori interventi di Mic. E' bello trovare ancora qualche spazio per la libertà, l'informazione affidabile e la verità. Grazie veramente, cara Mic.

Aggiungo che è ora che quelle che, tempo fa, venivano definite le "forze sane" dell'Europa aprano un fronte comune, mediatico, politico e giudiziario contro le ONG che organizzano, favoriscono, attuano la criminale invasione che ha lo scopo di distruggere la nostra civiltà bianca e cristiana, greca e romana. Trattiamo queste ONG per quello che sono: organizzazioni a delinquere. Scopriamo e denunciamo chi le finanza, chi le dirige, chi le organizza, chi vi prende parte attiva. Trattiamo costoro per quello che sono: delinquenti. E combattiamo anche chi esalta e fa apologia dell'invasione e degli invasori. Certo, non è facile: le forze della dissoluzione hanno tutto: governi, media, strumenti di propaganda, leggi, magistratura. Ma le forze politiche "sovraniste", o presunte tali, devono considerare la lotta contro l'invasione come una priorità epocale, un dovere storico per la difesa della nostra eredità civile e del nostro futuro. Altrimenti non hanno motivo di esistere.
E consentitemi anche un pensiero di profonda vicinanza e solidarietà a quei cittadini greci che, impedendo gli sbarchi, sono ancora una volta, come molte altre volte nei secoli passati, in prima linea contro la barbarie turco-musulmana e difendono la nostra civiltà cristiana, le nostre chiese, la nostra libertà.
Silente

Anonimo ha detto...


Fanno benissimo i Greci a difendere anche colla forza i loro confini, assaliti da masse di pseudo-migranti mussulmani spalleggiati da tutto l' islam, non solo dalla Turchia.

A proposito di DIFESA DEI CONFINI, non bisogna dimenticare che noi italiani, oltre all' emergenza mediterranea abbiamo anche quella dell'Alto Adige. Mesi fa, se ce lo vogliamo ricordare, la Giunta altoatesina a maggioranza tedesca ha arbitrariamente cancellato il nome "Alto-Adige" come nome ufficiale della Regione, accanto a quello tedesco. Il nome e' stato tolto anche dalla squadra di calcio, che gioca in C. Cio' viola l' art. 116 della Costituzione, nel quale il nome di quella regione speciale risulta essere "Trentino-Alto Adige/Sued Tirol". Anche usandolo senza "Trentino", il nome deve essere per legge dello Stato bilingue. Il capo della provincia aveva promesso che avrebbe fatto revocare l' iniqua delibera.
Lo ha fatto? L' hanno revocata? Certo i politici sono presi da cose piu' importanti. Forse Giorgia Meloni ha seguito questo problema? Si tratta in realta' di una questione di estrema importanza, perche' e' dai nomi che si cominciano a cambiare le cose.
Quanto Hitler occupo' l' AA, nel 1943, cosa fece per prima cosa? Cancello' tutti i nomi italiani esistenti, persino dalle lapidi. Tedesco sola lingua ufficiale, scuola tedesca anche per italiani, soppressione stampa italiana, ristabilito l' antico confine a sud di Cortina, invenzione di nome tedesco (Heiden) per Cortina (dove non ci poteva essere un nome tedesco, l' inventava), soppressione a Cortina di ogni segno di lingua italiana. (Vedi: G. Giuriati, "La parabola di Mussolini nei ricordi di un gerarca, Laterza, 1981, p. 247).
Il divieto di parlare in italiano anche tra di loro veniva di fatto applicato ai coscritti trentini, cadorini etc da certi generali dell' esercito AU, durante la I gm, tra i quali il famoso Krauss, che imponeva ferreamente il tedesco. La "germanizzazione" cominciava con i nomi, con la lingua, con l' italiano che doveva sparire. (K. Schneller, "1916. Manco' un soffio. Diario inedito della Strafexpedition dal Pasubio all' Altopiano dei 7 Comuni", a cura e con saggio introd. di Gianni Pieropan, Arcana Ed, Mi, 1984, p. 155). Lo Schneller fu il ten. col. che pianifico' la fallita offensiva contro di noi.
Abbiamo due fronti principali, per cio' che riguarda i confini in senso stretto : l' invasione dal Mediterraneo e l' insidia (pangermanista) che riappare a Nord - una costante della nostra storia.
PP

mic ha detto...

https://it.insideover.com/politica/grecia-sentinella-europa.html

Una battaglia di civiltà che ha il volto di migliaia di greci che, ancora una volta, risvegliano l’Europa dal torpore.

mic ha detto...

Padre Daniel scrive dalla Siria.
E quelli che la Turchia spedisce in Grecia non sono siriani che fuggono dalle bombe di Idlib, ma i mercenari e gli ospiti diventati scomodi

https://oraprosiria.blogspot.com/2020/03/tutti-parlano-di-crisi-umanitaria-ma.html

Anonimo ha detto...

Sonja van den Ende,
giornalista indipendente.

I cosiddetti rifugiati al confine turco-greco, per la maggior parte sono afgani, iracheni, combattenti ceceni, combattenti uiguri e forse una esigua minoranza è siriana. Da dove vengono? Da tutta la provincia siriana di Idlib, dalla Turchia e dai campi profughi all'interno della Turchia, che sono un luogo sicuro per i jihadisti di tutto il mondo. Inoltre, ci sono i restanti terroristi che sono sopravvissuti e fuggiti con le loro famiglie dall'Esercito siriano dopo essere stati cacciati dalla Siria e dalla Russia.

Il presidente Erdogan lo sta facendo di nuovo, giocando una doppia partita sia con la Russia che con l'UE-USA. Questa volta si tratta di quelli che chiama rifugiati. Ma sono davvero rifugiati siriani? No, certo che no, dopo aver indagato su vari video su canali diversi, dai media russi a quelli occidentali, è molto chiaro che sono un mucchio di "tutto", la maggioranza al confine erano dei giovani mascherati. Nelle prime 24 ore della cosiddetta crisi delle frontiere, secondo il governo greco, a 4000 persone è stato impedito di attraversare il territorio greco. Le riprese della scena mostrano grandi folle di uomini mascherati che camminano e corrono vicino alla barriera cantando "Turchia, Turchia, Takbir e Allah Akbar ", di solito il jihadista dice queste parole, specialmente Takbir. Si possono anche vedere nuvole di gas lacrimogeni, i Greci stanno facendo il possibile per fermare un altro flusso di cosiddetti migranti che entrano nel loro paese.

Un video mostra chiaramente cosa sta succedendo a Evros, il confine tra Turchia e Grecia, durante le prime ore di apertura del confine dalla parte turca. Gruppi costituiti da dozzine o centinaia di immigranti disperati, principalmente dall'Asia centrale, guidati in modo accurato e metodico dai media turchi e dai sindaci delle città turche, cercando di "rompere" il confine ed entrare nel territorio greco, cantando " Allah Akhbar e Takbir ". Combattevano contro i soldati greci dietro il confine e con la polizia greca o tentavano di attaccare i veicoli dell'esercito greco.

Una dichiarazione del ministero degli Esteri greco:

NON CONSENTIAMO DI PARLARE IN TURCO CON PASSAPORTI TURCHI PER ENTRARE IN GRECIA. Per favore, non siamo razzisti. Abbiamo molti musulmani all'interno della Grecia, ma osserviamo questa guerra da quasi un decennio. I takfiris di Idlib sono estremamente pericolosi. Le isole greche sono a un punto di rottura, in particolare Lesbo e Samo. Abbiamo evitato oltre 4.000 tentativi di attraversare illegalmente i nostri confini nelle ultime 24 ore. I rinforzi sono stati inviati alle frontiere terrestri e marittime.

Anonimo ha detto...

...e la Grecia si appresta a difendere i confini dagli immigrati schierando l'esercito... E la cosa bella è che tutto il popolo è d'accordo.
Se lo facesse il governo italiano, inizierebbero le contestazioni dei buonisti, dei comunisti, dei pdioti, dei grillini, dei centri sociali, degli anarchici, della chiesa, dei radical chic, delle sardine...
ERAVAMO IL POPOLO DELL'IMPERO ROMANO, CONQUISTATORE PER ECCELLENZA... SIAMO DIVENTATI UN POPOLO DI INETTI CHE SI FA CONQUISTARE DA CHIUNQUE E ANZI APPLAUDE A OGNI SBARCO DI CLANDESTINI.

Silente ha detto...

Mah, caro professor PP, vedo che lei ritiene che le presunte minacce contro la dubbissima italianità del Sud Tirolo da parte di persone che italiane non sono mai state e che italiane non vogliono essere, così come nel Trentino e anche in Veneto e in Lombardia (io mi sento innanzi tutto lombardo-veneto, e poi italiano), siano da porre sullo stesso piano della violentissima minaccia dell'immigrazionismo afro-arabo-musulmano.
Lascio giudicare ai lettori se quelli che lei chiama "fronti principali" siano veramente equivalenti. Sono meglio gli Schützen o i tagliagole turco-jihadisti?
Silente

Japhet ha detto...

La Turchia si dimostra per quello che è sempre stata...uno stato canaglia.

"La Turchia ha annunciato il dispiegamento di un migliaio di uomini delle forze speciali lungo la frontiera con la Grecia per "impedire" ad Atene di "respingere" i migranti che hanno cercato di attraversare il confine dopo che Ankara ha deciso di lasciarli passare".

Marisa ha detto...


Riprendo da Viator - 4 marzo 18:59

"Mentre l’Italia è in piena emergenza sanitaria, con decine di persone che muoiono e centinaia di persone in terapia intensiva, mentre il virus viaggia e si diffonde ovunque in Europa.
Mentre la Grecia sta drammaticamente cercando di arginare un'invasione apocalittica.
E qual è la priorità dell’Unione Europea?
Invitare Greta e parlare di cambiamenti climatici".

E, in presenza dello STESSO QUADRO, qual è la priorità di Bergoglio?
Varare l'iniziativa "Laudato si' Week" per celebrare il quinquennio della sua enciclica, che in soldoni è un celebrare se stesso.

Quest'uomo purtroppo non sta bene di testa da sempre, ma in quarta età il quadro clinico peggiora di ora in ora.









https://apostatisidiventa.blogspot.com/2020/03/leconomy-of-francesco.html

mic ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
mic ha detto...

Per Silente 15:08 
Non rispondo né da storico né da politico ma da italiana.
Non ho mai sentito tanto vero il "Noi siamo da secoli calpesti e derisi perché non siam popolo perché siam divisi."
Vedo che ediste ancora il Lombardo-Veneto, mettiamoci anche Parma Piacenza e Guastalla, il granducato di Toscana, il regno delle Due Sicilie, lo stato pontificio con tutti i suoi strascichi.... E senza sottovalutare ogni genere di campanilismo. Mi sovviene che a Siena c'è persino la rivalità contradaiola. Ma credo che sia ora di finirla, quando ci sono tanti nemici interni ed esterni!
Abbiamo un secolare collante forte spirituale e culturale, al di là delle diversità di formazione carattere e contesto. Che finalmente vengano fuori italiani veri e non stereotipi!

Anonimo ha detto...

Di fronte al ricatto di Erdogan, Atene schiera i blindati. La popolazione è in rivolta. E come ai tempi della Troika, è dalla Grecia che arriva l'allarme sull'essenza dell'Europa

Japhet ha detto...

Secondo la portavoce dei trafficanti della ONG Mediterranea capitanata dal "disobbediente" Luca Casarini, che varie indagini sostengono essere in relazione con la criminalità organizzata, "Mettere in quarantena gli operatori e le future risorse INPS è un atto di razzismo!" Mezza Italia è in quarantena, la gente soffre e vive enormi limitizioni personali a causa del Coronavirus ma per loro il traffico di carne umana dall'Africa deve proseguire come nulla fosse. Questi accoglioni professionali, che rappresentano un pericolo non solo per sé ma per tutti quanti sono costretti a subire le loro follie, vivono in un clima di fanatismo ideologico totalmente fuori dalla realtà.

Anonimo ha detto...

E che dire delle sardine salite sulla nave ONG che traghetta i clandestini in Italia, perché non vanno a fare volontariato a Codogno?
G. Morcellini

Anonimo ha detto...

In Italia Matteo Salvini è indagato per sequestro di persona per aver ritardato di alcuni giorni lo sbarco dei migranti dalle navi ONG. Bene, ma sapete cosa è normale e perfettamente legittimo negli altri stati colpiti dal fenomeno migratorio? SPAGNA. Sappiamo che la Spagna ha un problema di violazione dei confini marittimi e terrestri, soprattutto nelle due enclave nord africane di Ceuta e Melilla, dove periodicamente vi sono sbarchi o passaggi attraverso le barriere di frontiera.

https://scenarieconomici.it/migranti-in-italia-salvini-alla-sbarra-in-spagna-e-grecia-lopposto/

mic ha detto...

Ed ecco la versione vergognosamente sinistrorsa di Avvenire

"Grecia. Il colonnello di Alba dorata a caccia di profughi: siamo patrioti

«La pressione di questa massa di povera gente è enorme», denuncia l'arcivescovo di Atene che chiede l'aiuto della Ue. Intanto le squadracce paramilitari di estrema destra sono in azione"

Risulta invece da molte fonti che persino diversi esponenti del governo Tsipras (di sinistra) sono favorevoli ai respingimenti.
Ma con quale logica si dovrebbero accogliere orde simili?

Domattina pubblicherò un articolo di Alexandre Del Valle

mic ha detto...

Mille soldati turchi sono dispiegati sul confine con la Grecia per evitare i respingimenti di massa. Lo ha detto il ministro dell'Interno turco, che ha sorvolato le zone di confine per fare una ricognizione. Da quando a fine febbraio Erdogan ha aperto le frontiere sono migliaia i migranti che ogni giorno spingono letteralmente i confini per entrare in Grecia.

"A partire da questa mattina, abbiamo dispiegato 1000 soldati delle forze speciali completamente equipaggiati e abbiamo inviato anche dei gommoni - dice il ministro Suleyman Soylu - Non permetteremo a coloro che maltrattano queste persone di continuare a farlo. Abbiamo adottato le misure necessarie per evitare la violazione di norme internazionali e per salvare i nostri confini da un respingimento".

La Grecia aveva già accusato la Turchia di usare i suoi soldati per spingere i migranti verso l'Europa. Ha anche diffuso un video in cui si vedono soldati turchi lanciare bombolette a gas contro le forze dell'ordine greche.

https://it.euronews.com/2020/03/05/la-turchia-invia-mille-soldati-al-confine-greco

Anonimo ha detto...


Caro Silente,
Lei si sente prima lombardo-veneto e poi italiano, contento lei...Non c'è da stupirsi che stia dalla parte dei tedeschi austriaci contro di noi.
Mi consenta, sentirsi "lombardo-veneto" mi sembra assurdo: o lombardo o veneto, dal momento che il "lombardo-veneto" non esiste come realta' storico-sociale; fu un' invenzione ammnistrativa e burocratica austriaca per meglio spremere quelle parti d' Italia che l' Austria si era incamerata nel 1815, alla fine delle guerre napoleoniche. Eravamo diventati una appendica austriaca ma a lei sta evidentemente bene cosi'. Se ripudiamo il nostro passato, giustificando le preponderanze straniere contro di noi, arrivando a trasformarle in veri e propri miti e persino a rimpiangerle (le rimpiangono quei tradizionalisti cattolici e non falsi italiani, nati per esser servi felici di un padrone straniero evidentemente) a che serve polemizzare contro l' invasione musulmana attuale? La Patria va difesa in tutti i suoi confini e contro tutti i suoi nemici. Mi sembra poi che tra lombardi e veneti non ci sia mai stata eccessiva simpatia, vedi le patrie istorie sezione Repubblica di Venezia, Ducato di Milano...
Forse dovremmo ripassarcele le patrie istorie. L' Alto Adige ha una maggioranza tedesca, lo sappiamo, nessuno li vuole cacciare sono loro che vogliono cacciare noi; maggioranza frutto di secoli di penetrazione austro-bavarese per la valle dell'Adige (e nel Friuli). L' elemento italiano è stato assorbito o respinto sempre piu' a Sud, senza tanti complimenti. Ma l' intedescamento delle valli alpine comincio' con gli Ottoni, mi pare, insomma quando l' Italia divenne una appendice del Sacro Romano IMpero ossia del mondo tedesco, contro il quale si ribello' con i Comuni.
C'e' anche un essenziale aspetto geo-strategico: perdere il controllo del Brennero significa perdere progressivamente quello della vallata dell'Adige e lasciar riprendere al mondo tedesco la sua spinta espansionistica verso Sud. Per i nazionalisti austriaci e tedeschi il confine con noi era e doveva restare addirittura al Mincio. Capito?
Ci troviamo in questa pessima situazione in Europa soprattutto per colpa di un austriaco folle e sanguinario demagogo, di nome Adolf Hitler.
PP

Anonimo ha detto...


Ormai siamo ad atti di guerra, da parte dei c.d. "migranti"

L' avanzata violenta dei c.d. "migranti" ai confini greci e' un vero e proprio atto di guerra, una escalation nell' invasione stessa, finora mascheratasi in qualche modo con la retorica dei poveracci in fuga, gente pacifica costretta dalla guerra a lasciare le proprie case.
L' uso della forza per respingere chi ti attacca con la forza, fa da sempre parte del diritto naturale. E' un uso difensivo. Oggi sono i confini, domani e' casa tua, verranno in casa tua e te la prenderanno. Come facevano gli azteri con gli armeni negli anni Novanta, quando si disintegro' l' URSS. Successero cose terribili a Baku, ci furono casi, dicono le cronache, di cristiani armeni gettati dalle finestre delle loro case occupate con la forza, a sfracellarsi di sotto. L' Armenia o parte essenziale di essa sembrava sul punto di essere sopraffatta dalla marea aztera cioe' turca o turco-mongola che sia, quando all' improvviso sfodero' truppe corazzate, artiglieria, aerei che fecero a pezzi i barbari e risolsero la situazione. A Baku ci furono centinaia di morti per le strade, mitragliati dai carri russi. Era infatti l' esercito sovietico, quello che ne restava, ancora in grado di imporsi in conflitti locali di quel tipo. Fu un intervento di tipo veramente "umanitario" perche' salvo' in pratica i cristiani armeni dallo sterminio e dalla schiavitu'.
Be' oggi la storia in parte si ripete, in Siria. La colonna turca distrutta recentemente ad Idlib, con decine di soldati uccisi e parecchi mezzi inceneriti, difficilmente e' stata eliminata dalla (sola) aviazione siriana.
A capo dell' esecutivo europeo c'e' una signora che, quand' era ministro della difesa del suo paese, ha lasciato decadere in modo impressionante (dicono) quelle forze armate; i suoi interventi concernevano soprattutto gli asili nido nelle caserme, per le soldatesse eventualmente in cinta o sposate o "sposate"; i diritti dei diversi; le molestie sessuali alle soldatesse...
Z.

Anonimo ha detto...

La presidente dell’Unione Europea ringrazia la Grecia per “essere la nostra protezione Europea” e approva la linea dura del premier greco Mitsotakis (tra i mugugni di Sassoli e del PD).
Bene. Registriamo che, di fronte alle minacce migratorie dirette alla Germania e al centro-Europa, Ursula von der Leyen diventa (a parole) più salviniana di Salvini stesso.

Ursula va in Grecia "scudo d'Europa", ma la redistribuzione resta tabù

https://www.huffingtonpost.it/entry/ursula-va-in-grecia-scudo-deuropa-ma-la-redistribuzione-resta-tabu_it_5e5e72f5c5b67ed38b39018f

Questi politici non ci rappresentano! ha detto...

I greci chiedevano un aiuto minimo, di 100 uomini, più che altro simbolico, a significare che il «lavoro sporco» di proteggere anche fisicamente il confine era condiviso da più Paesi e più governi. Ecco, a questa richiesta i polacchi hanno risposto offrendosi di mandare 200 loro uomini. L’Italia, rappresentata alla riunione dal ministro Luciana Lamorgese, ha chiarito subito che il governo di Roma non manderà nessuno a ”spalleggiare i greci nelle maniere forti”.

Al massimo, nostri agenti potranno dare una mano negli hotspot per velocizzare le pratiche di chi chiede asilo. Come dire, se stai affogando, ti diamo in testa il calcio definitivo.

Anonimo ha detto...

I traditori, prima o poi, dovranno rendere conto del loro comportamento.