Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 12 febbraio 2025

Trump. Tulsi Gabbard afferma che l'FBI di Biden ha preso di mira i cattolici della "messa latina tradizionale"

Leggo su Lifesitenews le rivelazioni di Tulsi Gabbard, candidata da Trump Direttore dell'intelligence nazionale, sul comportamento dell'FBI sotto la presidenza Biden nei confronti dei cattolici legati alla Messa tradizionale definiti "estremisti tradizionalisti radicali". Ne ricordiamo, del resto, gli effetti concreti da noi registrati qui e qui.

Trump. Tulsi Gabbard afferma che l'FBI di Biden ha preso di mira
i cattolici della "messa latina tradizionale"


Tulsi Gabbard, la candidata del presidente Donald Trump a direttore dell'intelligence nazionale, ha criticato duramente l'FBI del presidente Joe Biden per aver preso di mira i cattolici della "messa latina tradizionale", affermando che l'FBI "ha abusato del suo potere" etichettando i cattolici che preferiscono la messa in latino come "cattolici tradizionalisti radicali".
I suoi commenti si riferivano a un promemoria trapelato del 2023, approvato dall'ufficio locale dell'FBI di Richmond, in cui si affermava che alcuni cattolici che partecipano alla messa in latino o mettono in dubbio il Concilio Vaticano II potrebbero essere estremisti.
Il promemoria in seguito è stato ritrattato dal Dipartimento di Giustizia, ma era stato comunque firmato dal principale avvocato di quell'ufficio. Sembra che il pretesto per il promemoria sia stato un singolo individuo arrestato con armi ed esplosivi che aveva partecipato alla messa antica, citando come fonti un articolo dell' Atlantic che paragonava il Rosario a un'arma, insieme allo screditato Southern Poverty Law Center.
Ma il promemoria non era limitato a un singolo ufficio. Risulta da un rapporto ufficiale della Camera degli Stati Uniti che hsnno contribuito anche gli uffici di Los Angeles, Portland e Milwaukee, mentre potrebbero avervi avuto accesso anche altri uffici locali.
Gabbard è l'ultima candidata di Trump a criticare gli attacchi ai cattolici.
La candidata procuratrice generale Pam Bondi, ex procuratore generale della Florida, ha affermato durante la sua udienza: "Bisogna smetterla di attaccare i genitori durante le riunioni dei consigli scolastici". Ha detto anche all'ex procuratore generale della Florida: "L'invio di informatori nelle chiese cattoliche deve cessare" ed ha aggiunto che Trump vuole una commissione contro «i pregiudizi anticristiani».

Infatti Trump ha annunciato l’istituzione di una commissione per proteggere e garantire la libertà religiosa negli Stati Uniti, pesantemente minacciata dall’azione di quello che ha definito “pregiudizio anticristiano” nel governo federale. Come riporta il Christianpost «giovedì mattina Trump ha tenuto un discorso durante un evento privato al Washington Hilton di Washington, DC, in onore della 73a colazione di preghiera nazionale annuale, il suo secondo discorso di preghiera della mattina. (…) “creerò una nuova commissione presidenziale sulla libertà religiosa”, che “lavorerà instancabilmente per sostenere questo diritto fondamentale”».
Intanto il nostro Papa Bergoglio ...si inginocchia davanti alla Pachamama e fa diventare l'immigrato clandestino il nuovo falso Cristo. Questi sono gli effetti di 60 anni di Vaticano II

10 commenti:

Anonimo ha detto...

TRUMP E IL SERIO PROBLEMA DELL'ERESIA.

È notizia degli scorsi giorni che il presidente Donald Trump abbia istituito una sorta di "ministero della fede", alla cui inaugurazione hanno partecipato pastori protestanti di ogni risma. Che la dottrina cattolica abbia sempre ribadito la necessità dello stato di aiutare la Chiesa con la conversione (che non vuol dire presentarsi con la spada fisica in mano, esigendo conversioni forzate), è un dato di fatto.
Il problema dell'ufficio di Trump sta tuttavia in una parola che non solo ci aiuta a capire la situazione religiosa americana ma anche quella politica e financo sociale: eresia.

Questo termine all'apparenza desueto, rispolverato semmai quando qualcuno si oppone al nuovo corso, racchiude in sé un dramma enorme. Lungi dall'essere una ricchezza, una diversità (come lo sono le varie vocazioni nella stessa Chiesa), l'eresia è un dramma spirituale che porta, da solo, all'inferno. Già gli Apostoli e i Padri misero in guardia dall'eresia e dagli eretici e i Papi dovettero spesso, già nella primissima comunità cristiana, tracciare linee nette fra errore e verità, servendo la seconda e odiando il primo.
Il protestantesimo americano porta con sé tutti i problemi dell'eresia come tradizionalmente concepita.
Un rifiuto della Verità che viene accantonata e che porta, sulla lunga, ad avere dubbi su Gesù Cristo stesso: non di rado capita di vedere protestanti che seguono dottrine condannate già nel II-III secolo come il Monarchianismo, che annulla la differenza personale fra Dio Padre e Dio Figlio, riducendo la Santissima Trinità ad una sorta di dio Giano.
A questo aggiungiamoci le uscite pittoresche di alcuni pastori chehanno affermato come l'opporsi a Trump voglia dire lottare contro Dio, o che la loro stessa presenza santifichi gli edifici governativi.

Chiarite le conseguenze spirituali, che dire della politica e della società?
Bene, molte di queste sette sono giudaizzanti e riprendono elementi dell'ebraismo veterotestamentario, sebbene questi tipo di pratiche di ripristino/mantenimento vennero condannate dai Papi nel II secolo.
L'ovvio sbocco politico è che lo Stato di Israele venga visto come il terminale ultimo delle promesse Abramitiche nonostante Cristo, i Papi e i Santi abbiano chiarito come la Chiesa sia l'oggetto della promessa abramitica, non un regno terreno di alcun tipo.
Sul sociale, l'impatto della componente calvinista dei cosiddetti "prosperity gospels" è stato devastante: come aspettarsi l'esistenza di una copertura sanitaria a spese del contribuente, di un programma assistenziale per senzatetto (cose, va chiarito, presenti da ben prima del suo insediamento) se Dio ti manifesta la Sua Grazia rendendoti ricco?
Chi è povero dunque non può che essere anatema.

Noi poveri uomini del XXI secolo siamo ancora convinti che solo i soldi muovano il mondo quando, ancora oggi, il fattore religioso influenza la vita di tutti i giorni.
Dopotutto, siamo nel XXI secolo da che evento?

Anonimo ha detto...

Sta scritto : (Vangelo di Marco -cap.9 , versetti 38-41)
Allora Giovanni , prendendo la parola, gli disse : "Maestro, noi abbiamo visto un tale che non ci segue scacciare i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo proibito perche' non ci segue",
Ma Gesu' disse : "Non glielo proibite, perche' nessuno puo' fare un'opera potente nel nome mio, e subito dopo dir male di me.
Perche' chi non e' contro di noi e' per noi.
Chiunque infatti vi da' da bere un bicchiere d'acqua nel nome mio, perche' siete di Cristo, io vi dico in verita' che non perdera' affatto la sua ricompensa.

Anonimo ha detto...

Nessuna salvezza potrà venire da un messianesimo cristianista, apocalittico e giudaizzante, così come non esistono katechon orientali difensori della Cristianità ma solo despoti parimenti oppressori dei diritti dei popoli.

mic ha detto...

Ma non ci si aspetta nessuna salvezza né da Trump né da Putin. Non c'è nessun katechon.
Il fatto è, però, che il primo ha riportato una ventata di buon senso nell'occidente nichilista foriero di un globalismo senza identità; il secondo, sarà un despota, ma rifiuta i disvalori vieppiù incrementati dallo stesso nichilismo. Si può solo sperare che il cambio di rotta, senza farsi troppe illusioni (anche per via di resistenze becere delle élite tecnocratiche di un'Europa senz'anima) incrementi e renda più efficaci i segnali di reazione che si vanno diffondendo.

Anonimo ha detto...

Quella ventata di buon senso è giust'appunto attuata affinché una come te dica "è una ventata di buon senso". Ancora non ci arrivi?

Marcello ha detto...

E poi non dimentichiamo che Dio scrive diritto anche su righe storte. Questo per dire che non sono neppure d'accordo sul fatto che Putin abbia intenzione di invadere e conquistare geograficamente l'intera Europa, come afferma con certezza un noto direttore di una importante radio cattolica.

Anonimo ha detto...

Francesco Agnoli
Trump: riconoscenza e timori

Non si può non essere grati a Trump: abbiamo danzato sull' orlo della Terza guerra mondiale ed ora tutto sembra destinato a finire. Ursula non urla più che la Russia vuole conquistare l' Europa, né che l' Ucraina vincerà. Si pensa a fermare questo sperpero di vite umane.
Sono grato a Trump per mille altre cose: sta fermando la follia gender, la criminalizzazione dei cattolici e dei movimenti pro Life ecc.
Tutto ciò non significa che non abbia timori. Biden- Blinken erano il male assoluto, in tutto, ma anche Trump ha aspetti che generano timori. Non i dazi, che saranno alla fine salutari per tutti.
Quello che temo è il richiamo troppo insistente a Dio.
Mi spiego meglio: nell' Europa secolarizzata Dio è il nemico. Dopo la " morte di Dio" ci siamo fatti due guerre mondiali, lager e gulag.
Bene dunque che negli Usa Dio sia vivo. Bene anche che entri nel dibattito pubblico.
Però c'è una cosa che non va fatta: non va nominato invano.
Dio è Dio, Cesare è Cesare e calvinisti e protestanti fanno da sempre una grande confusione.
Ecco, spero che questa confusione non torni di nuovo... Non torni l' ennesima edizione del " Dio è inglese" con cui gli inglesi anglicani diedero il via alla distruzione della religione cattolica nel loro paese e all' inizio del becero colonialismo anglosassone.
Si può sperare comunque che Trump non ripeta questo errori. Per questo, facendo leva anche su Vance e molti cattolici al governo, ci vorrebbe una Chiesa cattolica che fa il suo dovere.
Se invece anche la Chiesa continuerà a fare confusione tra ciò che è negoziabile e ciò che non lo è, seguendo la linea ideologica e riduttiva dell' ultimo decennio, avremo perso una grande occasione.

Anonimo ha detto...

Vedremo,se lei ha ragione, per ora prendiamo i buoni frutti. Comunque non muove foglia che Dio non voglia , quindi Trump e Putin sono lì per Suo volere. Come la ue ce la godiamo purtroppo per nostro castigo e Suo Volere.

Anonimo ha detto...

Tulsi Gabbard ha vinto la sua battaglia. Contro ogni previsione, l’ex deputata democratica delle Hawaii, feroce critica dell’interventismo militare e del neoconservatorismo, è stata confermata dal Senato mercoledì direttore dell’intelligence nazionale (DNI) con un voto finale di 52 a 48. Tutti i senatori democratici hanno votato contro Gabbard, incluso Bernie Sanders, che Gabbard sostenne in occasione delle elezioni presidenziali del 2016. L’unico senatore repubblicano ad unirsi ai dem è stato Mitch McConnell del Kentucky.
Gabbard supera lo scoglio del Senato
La nomina di Gabbard ha suscitato polemiche a causa delle sue critiche alla politica estera statunitense, in particolare alle guerre per il “cambio di regime”. La sua conferma, infatti, rappresenta un potenziale cambiamento verso un approccio più realista e moderato da parte dell’amministrazione Trump ed è per questo motivo che spaventa l’establishment. Gabbard, veterana della War on Terror, ha servito nella Guardia Nazionale dell’Esercito ed è stata dispiegata in Iraq e Kuwait. La guerra e tutto ciò che comporta la conosce bene, a differenza di molti sostenitori dell’interventismo militare che i conflitti non li hanno mai visti da vicino. Nel 2022 ha lasciato il Partito Democratico, criticandone le politiche “woke” e guerrafondaie, oltre alla gestione disastrosa dell’immigrazione irregolare, unendosi al Partito Repubblicano nell’ottobre dello scorso anno.

Aloisius ha detto...

Prima nacquero i gulag coministi, poi i lager nazisti, che quindi erano gulag industrializzati.
Per il resto condivido.
Aloisius