Ringrazio Massimo Scapin per la segnalazione. L'interessante testo che segue nella nostra
traduzione da
OnePeterFive.
Massimo Scapin / Laudato Si – l'originale
Quest'anno ricorre l'800° anniversario della composizione definitiva del
Cantico di Frate Sole, noto anche come Cantico delle Creature o
Laudes Creaturarum, di San Francesco d'Assisi († 1226). Quest'opera
straordinaria, uno dei primi testi reperibili nelle antologie quando si studia
la letteratura italiana, si distingue per la sua bellezza poetica e il suo
profondo messaggio spirituale, radicato nella Sacra Scrittura, in particolare
nel Salmo 148. La struttura del cantico si sviluppa in due sezioni: la prima
parte è un Alleluia, un inno che celebra la natura come manifestazione della
gloria divina; la seconda parte, che ricorda un Dies irae, offre una
solenne meditazione sulla sofferenza e la mortalità umana.
Secondo fonti francescane, San Francesco fu spinto a scrivere il Cantico da un
profondo senso di gratitudine e devozione. Si dice che abbia detto:
Pertanto, per la Sua lode, per la nostra consolazione e per l'edificazione del prossimo, voglio scrivere una nuova Lode del Signore per le sue creature, di cui ci serviamo ogni giorno e senza le quali non potremmo vivere. Attraverso di esse il genere umano offende gravemente il Creatore, e ogni giorno siamo ingrati per così grandi grazie, perché non lodiamo, come dovremmo, il nostro Creatore e Dispensatore di ogni bene.
Sedutosi, cominciò a meditare e poi disse: «Altissimo, onnipotente, buon
Signore …». Compose una melodia per queste parole e la insegnò ai compagni
perché la ripetessero». [1] Si ritiene che, già sofferente per la malattia e
quasi cieco, nel convento di San Damiano ad Assisi, san Francesco dettò il canticoq a frate Leone († 1271), il quale ne trascrisse il testo. Purtroppo, la
melodia originale è andata perduta, in quanto non fu mai trascritta.
Diversi compositori hanno musicato il Cantico, ognuno con la propria
interpretazione artistica. Tra questi spiccano Gian Francesco Malipiero, il
cui San Francesco d'Assisi ( 1920-1921) è un arcano per soli, coro e orchestra; Joaquin Rodrigo ha contribuito con il suo
Cantico di San Francesco d'Assisi (1982) per coro misto e orchestra, in
commemorazione dell'ottavo centenario della nascita di San Francesco
d'Assisi. Un altro contributo significativo è venuto da Sofia Gubaidulina, che ha
composto Il Cantico del Sole di San Giovanni Battista. Francesco
d'Assisi (1997) per violoncello, coro da camera e orchestra, dedicandolo al
celebre violoncellista Mstislav Rostropovich († 2007) in occasione del suo
settantesimo compleanno.
Una delle interpretazioni più illustri del Cantico è quella del
compositore svizzero Hermann Suter († 1926), figura importante del panorama
musicale di Basilea e direttore del Conservatorio locale. Nell'estate del 1923
compose Le Laudi di San Francesco d'Assisi, per solisti, coro misto, coro
di voci bianche, organo e orchestra. Questa straordinaria opera fu eseguita
per la prima volta a Basilea il 13 giugno 1924, in occasione del centenario
del Basler Gesangverein (Società Corale di Basilea), che Suter dirigeva
dal 1902.
Le laudi di San Francesco d'Assisi, Op. 25: Altissimo, onnipotente, bon Signore
L'opera è divisa in nove movimenti, ciascuno ispirato a un verso del Cantico di San Francesco :
- Altissimu, onnipotente, bon Signore : Questo movimento di apertura, con tenore, coro e coro di bambini, evoca la luminosità e il calore del sole.
- Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle : Ambientato nel modo Dorian, questo movimento raffigura lo scintillio delle stelle, espresso attraverso voci sia soliste che corali.
- Laudato si', mi' Signore, per frate vento : la potenza del vento viene trasmessa attraverso una fuga dinamica eseguita da solisti e coro.
- Laudato si’, mi’ Signore, per sor’acqua: un dolce quartetto cattura il mormorio rilassante dell'acqua che scorre..
- Laudato si', mi' Signore, per frate focu : questa vivace passacàglia, eseguita dal coro, rappresenta la natura scintillante del fuoco.
- Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra: un solo contralto celebra la dolcezza e la fertilità della terra.
- Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano : Dopo la lode degli elementi naturali, il tenore e il coro femminile rendono omaggio alla capacità umana di perdono e di resistenza.
- Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale : il tema della morte è presentato come un passaggio verso un più ampio senso di fratellanza, con la partecipazione di basso, coro e coro di bambini.
- Laudate et benedicete mi' Signore : il movimento finale riunisce il coro dei bambini, il coro principale e i solisti in un inno di ringraziamento e meditazione.
Le Laudi di Suter incarnano la tradizione tardo-romantica, prendendo
deliberatamente le distanze dal serialismo dodecafonico d'avanguardia emergente in quel periodo. Trae invece ispirazione dalla
Neue Deutsche Schule (Nuova Scuola Tedesca), caratterizzata da un insieme di innovazione e tradizionalismo. Proprio come Arthur Honegger († 1955), Suter
integra sapientemente elementi di diverse tradizioni musicali, tra cui la
solennità del canto gregoriano, le strutture suggestive dell'Impressionismo
e la complessità strutturale della polifonia e del contrappunto. La sua
abilità compositiva traspare in particolare nell'intricata fuga quadrupla del
terzo movimento, che mette in mostra la sua padronanza dello sviluppo
tematico, e nella dinamica passacaglia del quinto movimento, dove le
variazioni si dispiegano con precisione ed espressività.
L'uso di elementi arcaici, come la linea tenorile a cappella che riecheggia il
canto gregoriano nel movimento iniziale, e le contrastanti trame tra il
coro misto e quello dei bambini, conferiscono al brano un senso di solennità e
introspezione. L'intensità emotiva e sonora cresce fino al culmine drammatico
del movimento finale, che si conclude poi con una risoluzione serena e
contemplativa. Le Laudi è stata spesso paragonata a opere importanti
come l'oratorio Christus di Liszt (1866), il Requiem tedesco di
Brahms (1868), Les Béatitudes di Franck (1869-1879) e il
Requiem di Verdi (1874) per la sua accuratezza e profondità.
Questo 800° anniversario del Cantico e delle sue interpretazioni
musicali, inclusa quella di Suter, ci ricorda la perenne attualità e la
potenza spirituale dell'opera di San Francesco. Come ha osservato una volta
Papa Benedetto XVI († 2022), "il Cantico di Frate Sole, prima di essere
una grande opera poetica e un implicito invito al rispetto del creato, è una
preghiera, una lode rivolta al Signore, Creatore di tutto" (Discorso, 17 giugno 2007). Il messaggio sempre attuale di gratitudine, riverenza e
meraviglia del cantico continua a risuonare attraverso i secoli, ispirando la
riflessione sia artistica che spirituale.
________________________[1] Legenda Perugina, 43: 1592; in Francesco d'Assisi: Primi documenti, New York 1999, p. 186.
3 commenti:
A dire il vero a me le contaminazioni , gli acuti strozzati, il rumoroso possente, proprio non piacciono in quella che dovrebbe essere musica sacra, religiosa, cattolica. Ogni domenica qui da noi abbiamo la Messa cantata che non frequento, proprio perché un acuto virtuoso strozzato mi getta dal Paradiso nell'Inferno fiamme e fumo causa i miei silenziosi improperi. Gusti personali.
Faremo tesoro dei preziosi insegnamenti che Papa Leone XIV ci ha consegnato questa mattina in Vaticano in occasione del Giubileo dei Governanti e degli Amministratori.
Il Santo Padre ha ricordato che la politica va interpretata come missione e non come professione, e ha richiamato chiunque ricopre incarichi politici e di responsabilità a non perdere mai di vista la dignità della persona, ad operarsi sempre per il bene della comunità, a tutelare la famiglia e la vita e a promuovere l’educazione integrale dei giovani.
Particolarmente potente la riflessione sulla legge naturale come bussola che deve orientare il legislatore e l’azione politica. Altrettanto significativo il monito del Papa sulle enormi sfide etiche, giuridiche e antropologiche innescate dall’intelligenza artificiale. L’Italia proseguirà nel suo impegno, tanto a livello nazionale quanto internazionale, per garantire che lo sviluppo dell'IA sia governato dall’uomo e abbia come fine ultimo l'uomo.
Continueremo altresì a fare la nostra parte per difendere la libertà religiosa, diritto naturale che precede ogni formulazione giuridica ma che purtroppo viene ancora oggi calpestato in troppe Nazioni del mondo.
(Giorgia Meloni)
21 giugno, festa di San Luigi Gonzaga
PREGHIERA A SAN LUIGI GONZAGA PER LA PUREZZA
O Luigi, Santo, di angelici costumi adorno, io indegnissimo vostro devoto, raccomando a voi singolarmente la castità del mio corpo e della mia anima. Vi prego per l’angelica vostra purezza di raccomandarmi all’Angelo immacolato Gesù Cristo ed alla sua Santissima Maria Vergine delle vergini, ed a custodirmi da ogni grave peccato. Non permettere che io mi imbratti di macchia alcuna di impurità ma quando mi vedrete nella tentazione e nel pericolo di peccare, allontanate dal cuor mio i pensieri e gli affetti immondi e risvegliate in me la memoria dell’eternità e di Gesù Crocifisso, imprimetemi altamente nel cuore un timore santo di Dio; e riscaldatemi di amor divino, fate che, con l’imitare voi in terra, meriti con voi di godere Dio nel cielo. Amen.
Pater, Ave e Gloria.
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