Non è cambiato solo lo stile, è cambiata anche la musica [qui - qui - qui]. Intenzione di preghiera per il mese di giugno diffusa attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, 3 giugno (ex Apostolato della Preghiera).
La bellissima preghiera di Leone XIV per il mese di giugno
"Signore, oggi vengo dal tuo tenero cuore:
da te che hai parole che mi infiammano il cuore,
da te che riversi compassione sui piccoli e sui poveri,
su coloro che soffrono e su tutte le miserie umane.
Desidero conoscerti di più, contemplarti nel Vangelo,
stare con te e imparare da te
e dalla carità con cui ti sei lasciato toccare
da ogni forma di povertà.
Ci hai mostrato l’amore del Padre amandoci senza misura
con il tuo cuore, divino e umano.
Concedi a tutti i tuoi figli la grazia dell’incontro con te.
Cambia, plasma e trasforma i nostri piani,
affinché possiamo cercare solo te, in ogni circostanza:
nella preghiera, nel lavoro, negli incontri e nella nostra routine quotidiana.
Da questo incontro, mandaci in missione:
una missione di compassione per il mondo,
in cui tu sei la fonte da cui scaturisce ogni consolazione.
Amen"
* * *
Osservazioni pertinenti da Radio Spada:
[...]
Solo il tempo ci dirà se questo Papa continuerà nella direzione intrapresa, che sembra quella di tamponare le falle istituzionali più gravi pur confermando in pieno la catastrofica linea teologica e pastorale dei suoi predecessori conciliari. Fiduciosi o disincantati, preghiamo per un’autentica conversione intellettuale di Papa Leone XIV. Non tanto, cioè, perché egli ottenga pur auspicabili successi parziali, perché “inneschi processi” o perché effettui concessioni più ampie sui ben miseri obiettivi che ci stanno a cuore: giacché ogni obiettivo, una volta staccato dalla professione integrale della fede, è un ben misero obiettivo. Preghiamo invece perché le sorgenti del suo pensiero, e del pensiero della Chiesa docente e discente che da lui promana come da vivente regula fidei, tornino ad essere il più possibile limpide e immuni da errore. Il lavoro di bonifica che solo allora Papa Leone potrà davvero impostare sarà certamente completato da altri, ma un tale lavoro avrà speranza di successo perché iniziato dalle sorgenti, non dalle stagnanti e intricate gore del delta.
In quest’ottica soprannaturale, come il lettore ha certamente intuito, anche l’alternativa tra fiduciosi e disincantati si rivela come un falso dilemma da oltrepassare. Per quanto la realtà suggerisca il disincanto, la fede nella Provvidenza che assiste la Chiesa – e nessun motivo inferiore a questo – ci invita alla fiducia.
8 commenti:
Preghiamo e speriamo!! Come vorrei che Leone XIV obbligasse tutti i preti a vestire da prete, tutti i religiosi a vestire da religiosi e tutte le suore a vestire da suore, senza più camuffarsi da laici come purtroppo oggi fanno tanti di loro!! Il mondo oggi ha tanto bisogno di testimoni della verità e l'abito sacro è anch'esso una testimonianza!!!
Non male questa preghiera, in confronto a quelle bergogliane che hanno ammorbato l'aria con le loro sciocchezze soprattutto di quei conventi dove le suorine recitano con devozione qualunque cosa gli si ponga sotto il naso...
Ci si chiede però se non sarebbe meglio, invece che comporne di nuove, attingere alla ricca eredità di 2000 anni di Tradizione. Ci sarebbe solo l'imbarazzo della scelta. E si troverebbero sicuramente contenuti più significativi e ispirati. Purtroppo le preghiere moderne rispecchiano l'epoca in cui viviamo, atea, materialista, paganeggiante anche per chi è cristiano. E suonano debolucce, verbose, superficiali, fuori focus, non virili, e chi più ne ha più ne metta, perché potremmo trovare molti altri aggettivi, tutti non positivi.
Putin non ha mai detto di voler invadere l'Europa.
Peccato, perché bisognerebbe chiedergli se fosse disponibile. Infatti i russi sono una popolazione europea e cristiana ma sono relativamente pochi in un territorio immenso, tra l'altro pieno di risorse: cosa gliene potrebbe fregare a Putin e alla loro classe politica di amministrare milioni di europei rimbecilliti dalla propaganda ?
Ovviamente nulla.
Però contro questa non-ipotesi si vorrebbero spendere, e si spenderanno, 800 miliardi di euro per difendere i sacri confini.
Invece, per la sostituzione etnica avviata da decenni, i confini non esistono. Perché questa non sarebbe un'invasione. Sono clandestini, nella quasi totalità solo maschi e giovani nullafacenti da accogliere sempre, a nostre spese e a discapito della nostra sicurezza, col buonismo ipocrita della sinistra anti italiana, che ripete a pappagallo la voce dei padroni, e di una parte della Chiesa fino a poco fa rappresentata da Bergoglio. Essendo questa un'epoca dove il male accelera su tutti i fronti, coloro che tirano le fila di questo sporco traffico di esseri umani, fatto innanzitutto per far guadagnare tanti soldi a chi lo gestisce, hanno sempre più fretta di distruggere il nostro paese. La situazione è ben avviata, ma non siamo messi ancora come Francia, Inghilterra o certi paesi nordici. Dobbiamo muoverci. Diventando questi soggetti velocemente falsi italiani, e a milioni per il ricongiungimento familiare, la distruzione del nostro paese sara più velocemente completata.
L'orizzonte finale è la sharia.
Se è anche il vostro, andate pure a votare.
https://www.marcotosatti.com/2025/06/05/siero-anti-covid-autoreplicante-approvato-dallue-minaccia-senza-precedenti-alberto-donzelli/#comments. : imperdibili i commenti in francese...meritano una traduzione, anche con il vocabolario, se necessario.
Commento calzante. Perfetto. Bravo!
Il sentimentalismo è una tra le più pericolose debolezze del Cattolicesimo moderno diventato poi anche modernista.
Veni, creátor Spíritus,
mentes tuórum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.
Qui díceris Paráclitus,
altíssimi donum Dei
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.
Tu septifórmis múnere,
dígitus patérnæ déxteræ,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.
Accénde lumen sensibus,
infúnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.
Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
ductóre sic te prǽvio
vitémus omne nóxium.
Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
teque utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.
Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
in sæculórum sǽcula. Amen.
V. Emitte Spiritum tuum et creabuntur,
alleluia.
R. Et renovabis faciem terræ, alleluia.
Oremus
Deus, qui corda fidélium Sancti Spíritus illustratióne docuísti: da nobis in eódem Spíritu recta sápere; et de eius semper consolatióne gaudére.
Per Christum Dóminum nostrum. Amen.
Ringrazio per il decoro e l’equilibrio con cui si affrontano anche le questioni più urticanti. Avendo una fortissima aspirazione di non andare nelle parti più basse del Purgatorio e accorgendomi con grande dolore che pochi hanno ricevuto la Buona Novella, mi stupisco dell’acredine che normalmente si ritrova nel mondo tradizionalista. Parlo per diretta esperienza: ci sono i puri, i super puri e i purissimi. Ultimo gradino i modernisti. Fuoco incrociato : tutti contro tutti. Grazie a Dio intrattengo legami limpidi e fraterni con tutti. Perché, nonostante ciò che pensano , dispiace dirlo, i purissimi ( tipo Radio Spada che leggo e apprezzo a volte) in tutti i raggruppamenti ci sono persone leali e devote.
Bisogna fare un po’ di km ma in Italia ci sono dei luoghi e dei sacerdoti in cui la fede è viva. Sarò troppo sensibile ma non mi pare un sano e limpido confronto tra fratelli che riconoscono la positività del cammino di fede dell’altro. Il disprezzo e l’altezzosita’ domina sovrana, soprattutto tra i purissimi. Il risultato è: grande amarezza, forze sprecate e insignificanza, oltre allo scandalo ai piccoli.
Ahimè. Sappiamo chi gioisce di questa situazione…
I puri e purissimi sembrano quelli che sin dall'inizio hanno catalogato Papa Leone fra gli agenti del Reset mondiale guidato da DAvos. Si sono basati soprattutto sugli elogi da lui propinati al defunto suo predecessore. Questi elogi sono anche una tradizione, nella Chiesa, a volte non si sa quanto sincera.
Tra quelli che inveiscono contro un blog come il nostro, perche' cerca di avere sempre una posizione equilibrata, ci sono anche quelli che, a suo tempo, si sono spesi in quattro per invocare il silenzio quale atteggiamento da tenere da parte dei cattolici, oggi.
Bisogna dare a Papa Leone il tempo di organizzarsi come Papa. Un mutamento l'ha prodotto, nel settore della famiglia e quindi dell'etica cristiana. Papa Francesco aveva incredibilmente rappresentato il matrimonio cattolico come un ideale quasi impossibile da mettere in pratica (tacendo sempre sull'opera della Grazia che ci consente, se invocata e perseguita, di seguire gli insegnamenti del Signore). Papa Leone qui ha rimesso subito le cose a posto affermando che il matrimonio (in chiesa) e' lo stato normale dei rapporti tra uomo e donna. Ha inoltre incitato le coppie cristianamente sposate ad essere di esempio per quelle che solo convivono, tollerate invece da Bergoglio. Ha insomma incitato gli irregolari, i conviventi a sposarsi. Nel clima di oggi, una rivoluzione. Sono infatti centinaia di migliaia i battezzati che convivono solamente, senza contare le c.d. madri singole, che ufficialmente non convivono con nessuno per godere delle pensioni che lo Stato elargisce loro.
Papa Leone usa un linguaggio piano, tranquillo, lascia sullo sfondo i discorsi sul peccato e l'immoralita' di tutte queste situazioni. Non potrebbe fare diversamente, nel clima attuale. Almeno all'inizio di quello che sembra essere un serio tentativo di ristabilire l'etica cristiana nel matrimonio, dopo le rovine disseminate dal predecessore.
Riconoscere questo significa ragionare. E' comunque una battaglia molto difficile perche' la corruzione delle menti, l'abbraccio fetido di Satana alle anime (come diceva Padre Amantino), e' penetrato in profondita'.
ar
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