Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 7 giugno 2025

Un ricordo di Padre Candido Amantini

Ha solcato la terra un uomo che ha saputo raccogliere le stille del Vangelo in un vaso sacro, e farne meraviglie per i fratelli, per i sofferenti, per i lontani, per gli apostati. Celebrava così la Messa Padre Candido: la Messa in Rito Romano Antico. La viveva in Cristo.

E come Padre Pio, che non pronunciò mai una sola parola di omelia, perché la sua predica era la meravigliosa celebrazione stessa, nella quale si immergeva da passionista nella Passione del Signore, anche lui parlava con il silenzio, con la Presenza, con l’offerta. 

Sacerdoti così sono luce da porre sul candelabro, verità da gridare a squarciagola, grandezze che Dio invia sulla terra per dilatare le nostre piccolezze.
Sono mani, occhi, cuore, anima, orecchie: sempre disponibili per chi, giorno dopo giorno, si imbatte nelle sfide del demonio, che apertamente o nel silenzio trama per rovinare le nostre esistenze.

Propongo la preghiera a questo grande esorcista, e chiedo alle anime più pie di recitarne una anche per me, per un’intenzione che porto nel cuore. È una cosa molto grande, molto importante, e spero di potervene dare presto notizia con giubilo e rendimento di grazie. Roberto Bonaventura

Preghiera per ottenere grazie
e per la glorificazione del Servo di Dio
P. Candido Amantini, passionista.


Ricordiamo, Signore, il Tuo servo P. Candido Sacerdote immerso nella Tua passione con la contemplazione di Te nel Mistero Eucaristico e nelle sofferenze degli uomini. Ha voluto imitarti Gesù, come Buon Pastore, come maestro e guida delle anime ridonando speranza ai cuori sfiduciati e beneficando coloro che erano sotto il potere delle tenebre e del maligno. La Chiesa, Signore, ponga P. Candido sul candelabro perché la illumini con il suo esempio e la conforti con la sua intercessione anche con la grazia che umilmente ti chiediamo... nella fiduciosa attesa che lo ascolterai e nella speranza che sia annoverato presto tra i Beati. Amen (3 Gloria al Padre)

Per grazie ricevute 06.77.266.41, Scala Santa, Roma
Con approvazione ecclesiastica

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Sul meccanismo delle tentazioni.
Estratto da : P. Candido Amantini , Il mistero di Maria, Dehoniane, 1971.
"Le tentazioni, come spiega san Tommaso, passano attraverso la corporeità. Sono possibili per quel connubio che c'è tra il corpo e l'anima dell'uomo. Forse neanche il demonio comprende fino in fondo questo mistero ma, conoscendo la struttura dell'uomo assai meglio del migliore antropologo di questo mondo, può suggestionare l'uomo in molte maniere, muovendo appunto dal corpo. Ma se tali tentazioni sono a volte assai pericolose, certamente più gravi sono quelle che egli suscita direttamente nell'anima. La comunicazione che gli spiriti puri hanno tra loro non può verificarsi che attraverso una specie di immedesimazione, per cui uno spirito entra nell'altro con un contatto diretto. In tal modo essi si sentono, si esprimono a vicenda e l'uno trasmette nell'altro, come per un'induzione vitale, i propri sentimenti interiori. E' per questa via superiore appunto che Satana può entrare in comunicazione immediatamente con lo spirito umano, immedesimandoglisi con una specie di copula spirituale e serrandolo intimamente a sè come per violarlo nel suo abbraccio dannato. Gli propina allora tutti i suoi umori tossici, gli alita dentro il suo stesso respiro ammorbante, per farlo vibrare in sintonia con il suo essere maledetto. L ' anima umana si trova allora come accecata e quasi paralizzata in se stessa, imbevuta dei sentimenti di Satana, sperimenta al vivo la sua ribellione contro Dio ed ode gli echi delle sue bestemmie. Assapora la disperazione infinitamente amara ed al tempo stesso sente ripercuotersi nell'intimo l'odio che il demonio cova in sè contro tutto c
iò che è sacro. Certamente anche in sismili frangenti l'anima rimane libera ed arbitrra dei suoi atti, ma il rischio che le fanno correre tali suggestioni del maligno è in ogni modo enorme ed essa abbisogna di straordinari aiuti dal cielo per superare tali pericoli" (op. cit., pp. 3117-318).
(Estratto da un articolo di Don Marcello Stanzione, Padre CAndido Amantini, l'esorcista passionista alla Scala SAnta, apparso sul sito 'Riscossa Cristiana' del 3 gennaio 2014).
Esemplare rappresentazione della componente diabolica nelle nostre tentazioni, sempre presente in esse, accanto a quella umana.
[a cura di pp]

mic ha detto...

Grazie. Un commento drammaticamente eloquente. Ci conforta il fatto che l'amore di Dio ci supera sempre se non ci stanchiamo mai di chiderGlielo...

Anonimo ha detto...

Ricordi di fanciullezza: in quinta elementare cominciammo l'analisi logica della proposizione in vista del latino che si sarebbe iniziato in prima media. Questo ricordo mi appare e scompare, perché? Credo sia legato al nostro confuso presente, le analisi grammaticale, della proposizione, del periodo sono state ginnastica per la formazione e lo sviluppo del nostro comprendere, pensare, riflettere in senso stretto e lato. Senza diventare petulanti bisognerebbe, lievemente, ritornare a questi saperi esercitandoli dal facile facile al sempre più complesso. Un aiuto che si deve per una rinnovata primavera del sì sì, no no. Infatti il ni non ha giovato e non giova. Il metodo naturale, imitativo, è essenziale essendo esemplare, d'esempio, ma deve essere sorretto dalla regola. La regola consente di mettere ogni cosa, pensieri, parole, opere ed omissioni al posto che compete loro. Zappando su internet ho visto che la culinaria oggi fa grande uso di frullatori, centrifughe, cioè di strumenti che mischiano e liquefanno frutti verdure uova farine e quant'altro. Anche questo è un segno dei nostri tempi veloci e saporiti a forza elettrica. Con l'aver ridotto al minimo il lavoro lento e regolato del pensiero e delle mani, abbiamo gonfiato il sentimento e la volontà senza regola. Quindi bisogna riequilibrare ogni potenza umana con la regola, la legge, essenziali seguite e comprese sia nel particolare sia per la comprensione del tutto. Tanto più nella vita interiore dove è vitale saper distinguere il Bene dal Male che va sempre in giro mascherato. E questa distinzione richiede tempo ed educazione dalla nascita alla santa morte, tutto concorre alla nostra santificazione quando ben compreso e ben fatto. Non esistono lavori di secondo rango quando il pensiero è stato istruito dalla regola.

Anonimo ha detto...

Prego. Mi chiedo se non sia proprio questo abbraccio perverso di Satana alla nostra anima, quando proviamo una tentazione che ci sembra irresistibile, la
situazione di peccato illustrata da san Paolo nel cap. 7 della Lettera ai Romani.
"Sappiamo infatti che la Legge è spirituale ma io sono carnale, venduto come schiavo al peccato. Non comprendo quel che faccio, perché non faccio quel che io vorrei ma quello che non voglio. Or, se io faccio quel che non voglio, riconosco che la Legge è buona. Dunque non son più io che faccio il male, ma il peccato che abita in me. Io so che il bene non abita in me, cioè nella mia carne, una volontà di bene c'è senza dubbio in me ma non ha la forza di compierlo [...] Io riscontro dunque questa legge, che volendo io fare il bene, mi si presenta il male [...] Sono schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra. Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Siano rese grazie a Dio, per Gesù Cristo, Signor nostro!..." (Rm 7, 14 ss).
E san Paolo continua spiegando che solo convertendosi a Cristo si può riuscire a resistere alla tentazione, vincendo la legge del peccato che ci assale "nelle nostre membra". IL modo migliore per resistervi resta sempre quello indicato da Nostro Signore : "Pregate, per non cadere in tentazione". Anche i buoni ragionamenti aiutano ma principalmente sul piano dell'intelligenza. Devono poi tradursi nella volontà che li mette in pratica, nel senso del prevalere del bene. Ma questo passaggio non avviene senza l'aiuto della Grazia, che deve esser a sua volta voluto e ricercato.
Una massima degli esorcisti dice: "Certi demoni [certe terribili tentazioni] si vincono solo con la preghiera e il digiuno".
La tentazione non è ovviamente solo opera del demonio, bisogna anche individuare la nostra parte in essa. Ma acquista il carattere tremendo illustrato da P. Amantini quando Satana riesce ad avvinghiarsi alla nostrra anima.
C'è anche qui un mistero all'opera: Dio infatti permette la tentazione, come si evince dal Padre NOstro. E da quello che dice il Vangelo sul diavolo che vista una casa linda e pulita decide di tornarvi o di farvi irruzione per la prima volta con altri sette spiriti maligni.
Ma resta il fatto che la nostra debolezza, la nostra incapacità a fare il bene che pur vediamo e conosciamo, la nostra inclinazione a peccare, sono reali ed è impossibile resistervi con mezzi solo umani, con la pura forza di volontà, che pure è necessaria ma efficace solo se sorretta dalla Grazia.
pp

mic ha detto...

Condivido al 100%

Anonimo ha detto...

La tentazione mira alla nostra caduta per legarci al vizio eppoi al Male, ma mira al nostro rafforzamento se viene superata e si capisce su quali nostre debolezze agisce. La generazione che è compito lungo, faticoso e che richiede un continuo miglioramento dei genitori, poggia su forze possenti, che brevemente indichiamo sessualità, strettamente legata alla vita nostra, altrui e dei nascituri. Ma questa sessualità, pur essendo fisicamente localizzata, può occupare e occupa tutti i sensi, pensiero, sentimento e volontà inclusi. Quindi tutte le potenze. Questa che sembra essere una battaglia immane per ognuno di noi, ha trovato il suo superamento in Maria Santissima ed in San Giuseppe. Leggendo le invocazioni a loro dedicate, nelle Litanie a ciascuno di loro dedicate, si comprendono tutte le virtù che nascono dal superamento di tutte le tentazioni a cui noi uomini possiamo essere esposti e resistendo uscirne virtuosi. L'altro giorno ho citato quelle legate alla Verginità anch'essa si espande a tutta la persona, come ogni altra virtù per la quale si è combattuto e si combatte.

Anonimo ha detto...

A proposito di esorcismi e di san Paolo, mi sovviene quanto afferma il marxismo, che capovolge il pensiero cristiano per cui l'essere umano è figlio del peccato originale, affermando invece che l'essere umano è naturalmente buono ma viene condizionato e abbrutito dalla società con le sue sovrastrutture economiche e politiche.
Quanti errori, drammi, sofferenze e sangue è stato versato (ancor oggi) a causa del pensiero di Marx. Se fate caso, si cita sempre il fantasma del fascismo, mentre il profondo pervertimento umano e sociale ha connotati marxisti e nichilisti.
¥¥¥