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mercoledì 4 giugno 2025

Il cardinale di Toronto invita i cattolici a onorare a giugno il Sacro Cuore, non i simboli "ideologici"

Nella nostra traduzione da Lifesitenews. Finalmente si fa sentire, tra i pastori, una voce cattolica. 

Il cardinale di Toronto invita i cattolici a onorare a giugno il Sacro Cuore, non i simboli "ideologici"

Il cardinale arcivescovo di Toronto invita i cattolici a onorare il Sacro Cuore di Gesù invece del mese del pride di giugno.

In una dichiarazione rilasciata venerdì scorso, il cardinale Frank Leo ha esortato i cattolici a rivolgersi al Sacro Cuore invece che ai simboli "ideologici" che distorcono gli insegnamenti morali e dottrinali della Chiesa. Nella dichiarazione, pubblicata sul sito web dell'arcidiocesi venerdì 29 maggio ma datata 1° giugno, si afferma: "Facciamo bene a usare i nostri simboli per raccontare la nostra storia senza ricorrere a simboli alla moda, fuorvianti e inadeguati che non ci rappresentano come cattolici, ma contribuiscono piuttosto alla confusione, alle distorsioni e alle ambiguità su ciò che la fede cattolica insegna veramente riguardo alla persona umana, alla natura umana e alla legge morale naturale".


Sua Eminenza ha inoltre esortato i cattolici a "assicurarsi che i simboli che usiamo siano coerenti con la nostra fede cattolica e non presi in prestito da forum ideologici, promossi da gruppi di pressione e approvati da movimenti politici. Dobbiamo onorare e rispettare le nostre tradizioni e non compromettere l'integrità della fede usando simboli contrari alla rivelazione divina di Dio".

Diversi cattolici, sia negli Stati Uniti che in Canada, hanno elogiato le dichiarazioni di Leo sui social media. Il gruppo pro-life canadese Campaign Life Coalition le ha definite "fantastiche".

Anche l'attivista canadese pro-life Pete Baklinski ha attirato l'attenzione sul significato delle dichiarazioni di Leo. Eric Sammons, caporedattore di Crisis Magazine, ha condiviso il post di Baklinski affermando: "Molto di più, per favore".

Nella sua dichiarazione, Leo ha anche spiegato il vero significato della devozione al Sacro Cuore  scrivendo: "Il Sacro Cuore è uno dei simboli più profondi e durevoli nella vita devozionale cattolica, poiché racchiude la profondità dell'amore di Cristo per l'umanità, la sua passione liberamente scelta e la sua continua intercessione per il mondo come nostro Mediatore e Sommo Sacerdote Eterno".

“In questo modo il Sacro Cuore diventa non solo simbolo del più grande amore mai esistito, ma anche fonte di speranza e di resistenza di fronte alla sofferenza, al peccato e all’incertezza per tutti coloro che Gli si avvicinano con fede, umiltà e verità”.
L'arcivescovo inoltre esorta i cattolici a consacrare al Sacro Cuore se stessi, le loro famiglie, le loro case e di onorarLo "in ogni casa, parrocchia, scuols vonvento ospedale e isitituzione cattolica."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sembra che, dopo l’ultimo Concilio, la Chiesa cattolica fatichi a mantenere chiarezza dottrinale. La dottrina certa, infatti, appare sempre più come un ostacolo ai dialoghi ecumenici, alle pseudo-unità fondate sul relativismo e a una visione della Misericordia spesso scissa dalla Verità e dalla Giustizia. Gli spazi d’ombra sembrano accolti con favore; quelli di luce, con sospetto. Il tempo degli anatemi, del “sì, sì – no, no” evangelico, pare ormai lontano. Si privilegia una pastorale fluttuante, che non guida più le pecore all’ovile, ma le lascia erranti in un campo dove ogni sentiero è buono, purché non pretenda di condurre alla verità.

Eppure, tutto questo discorso ha senso solo se si parte da un presupposto reale e stringente: che vi sia un bisogno radicale di salvarsi, di convertirsi, di vivere in grazia di Dio, di evitare l’inferno. È questo che interroga ogni uomo, è questo che — in fondo — sottopone tutti a una domanda non eludibile: ci credono ancora? Basta osservare come si dialoga col mondo per sentire il peso di quel dubbio. Un dubbio feroce, conficcato nella carne viva delle nostre coscienze, che continua a bruciare: ci credono ancora tutti alla necessità della salvezza eterna?
RB

Catholicus ha detto...

No, caro RB, non ci credono più, nessuno di loro, neppure Prevost, stando a quanto ha fato a vedere in questo primo periodo. Il si si, no no lo hano cestinato fin fal tempo di Roncalli e Montini, e nessun loro successore lo ha più ripescato, come pure i Novissimi, le virtù teologali, le opere di misericordia spirituale ( la prima forma di carità : diffondere la Verità)...e poi non dovremmo condannare il loro ," concilio,"? ..il conformismo, il rispetto umano, l' amore per il quieto vivere sono la tomba della vera fede.