Petizione a Leone XIV in favore
di Mons. Carlo Maria Viganò.
3 Giugno 2025
Il dottor Tosatti lo sa bene.
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un amico che conosciamo bene e da tanti anni, che ha ricoperto e ricopre ancora prestigiosi incarichi (e pertanto al momento preferisce mantenere l’anonimato) ci scrive quanto segue; che noi di SC appoggiamo calorosamente, perché confidiamo nel senso di giustizia del Pontefice appena eletto, e di come saprà giudicare la purezza delle intenzioni, e l’amore per la Chiesa. Preciso che mons. Viganò non è al corrente di questa iniziativa. Buona lettura e condivisione.
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Gentile dottor Tosatti, lei sa bene chi sono e perché pertanto preferirei mantenere l’anonimato. Le scrivo per proporre:
Una petizione al Santo Padre Leone XIV, per la riabilitazione di SER mons. Carlo MariaViganò, Arcivescovo di Santa Romana Chiesa.
Nonché l’annullamento della scomunica e persino – ma forse è chiedere troppo – il ringraziamento per aver sacrificato la propria persona, il proprio onore, per difendere la Santa Chiesa di Cristo, la Dottrina della Tradizione bimillenaria della Chiesa.
Che vengano anche compresi e perdonati taluni eccessi supposti tali nella sua ansia di difendere la Chiesa stessa.
Lo scrivente conosce mons. Viganò da tanti anni, lo ha visto operare quando era al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e quando era Nunzio a Washington, e quando ritornò a Roma.
Lo scrivente conosce tanti fatti e dettagli del Suo operato, conosce il suo “rigore” e onestà intellettuale, la sua fede, la sua fedeltà assoluta a Papa Benedetto XVI, conosce tante ragioni della ostilità che si guadagnò lavorando per Benedetto XVI e sa perché non fu amato da tutti…
Abbiamo assistito agli eventi successivi, abbiamo vissuto increduli la rinuncia di un grandissimo Papa, abbiamo visto cosa è successo nei 12 anni successivi.
Se potessi farlo, proporrei pertanto di cercare di capire e di ricordare perché mons. Viganò è stato perseguitato.
Ma so bene che sarebbe inutile perché riconoscere di aver sbagliato è piuttosto difficile. So bene che sarebbe inutile anche perché tanti “buoni” hanno disapprovato i suoi supposti “eccessi” o il fatto che non fu tollerata la sua “indipendenza” da chi si considerava unico riferimento della Tradizione.
Ma i cosiddetti “eccessi” andrebbero meglio compresi (umanamente) ricordando l’episodio della – cacciata dei mercanti dal Tempio -.
Quando una persona che ama la Chiesa sopra ogni cosa, è animato da “rette intenzioni” e viene, per queste, perseguitato, ha due possibilità, secondo il suo carattere e temperamento: ritirarsi in un eremo in silenzio e sola preghiera, oppure trasformarsi in un Savonarola. Mons. Viganò, uomo di pensiero ma anche di azione, non poteva fuggire in un eremo e si è trasformato in Viganò.
Mons. Viganò non ha mai cessato di amare e lottare solo per la Santa Chiesa.
Preciso che mons. Viganò non è al corrente di questa mia iniziativa.
Il dottor Tosatti lo sa bene.
Grazie per leggere, riflettere su questa proposta di petizione e, se condivisa, esprimere la vostra volontà di farla avere al Santo Padre Leone XIV, nei modi opportuni.
14 commenti:
Giusto, giustissimo! C'è però un numero innumere di consacrati che vivono alla macchia. Che fare con gli altri?
Mi sembra quanto mai inopportuna e fuori luogo una simile iniziativa, dato che tutto sembra avere papa Leone tranne che un pur minimo spirito cattolico traduzionalista. Elogia Bergoglio, le sue iniziative, i documenti del CV II, l' ecumenismo conciliare, ecc. Non si torna nella tana del lupo, una volta usciti, se non lo è Prevot, un lupo in veste di agnelli, lo sono sicuramente i suoi collaboratori, il suo entourage, i cardinali quasi tutti. Ricordiamo mons. Lefebvre " nessun accordo con Roma se prima non ritorna cattolica"
La sottoscriverei subito... Ma è davvero opportuna in questo momento? L'essere stato (invalidamente) scomunicato non è forse una grazia, ancora in questo momento storico?
Perché essere invalidamente "fuori" dalla Chiesa permette a Viganò una libertà assoluta di testimoniare la Verità, di essere fedele a Cristo, senza compromessi di sorta.
Ritengo anche che il prevosto conosca la situazione e quindi se vorrà e lo riterrà opportuno, potrà provvedere da solo, senza che la sua azione sembri essere frutto della "pressione popolare". A volte i superiori si irrigidiscono, se vengono tirati per la giacchetta...
Si tratta di una trappola.
Ma il testo della petizione dov'è? Sembra un amo lanciato in mezzo al mare per andare a pesca di allocchi...
Oltretutto non sappiamo nemmeno se Viganò consideri Leone eletto validamente...
Anche l'anonimato non aiuta. Chi è questo innominato personaggio, così volonteroso ma senza esporsi? Boh!
Sì, è una trappola o un boomerang per l'ignaro Mons Viganò. Nel caso questa fantomatica petizione fosse sottoscritta da pochi o pochissimi fedelissimi, dimostrerebbe che la sua azione è fallimentare e non ha seguito.
Inoltre, le petizioni popolari si attagliano ad una Chiesa Sinodale, non a quella di sempre auspicata da Mons Viganò.
Oggi in Vaticano, Papa Leone ha affrontato il tema della convivenza con queste parole: "Forse molti giovani di oggi, che scelgono la convivenza invece del matrimonio cristiano, hanno in realtà bisogno di qualcuno che, in modo concreto e comprensibile - soprattutto con l'esempio della loro vita - mostri loro che cos'è il dono della grazia sacramentale e quale forza porta con sé; qualcuno che li aiuti a comprendere 'la bellezza e la grandezza della vocazione all'amore e al servizio della vita' che Dio dona agli sposi (San Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica Familiaris Consortio, 1)."
Viganò deve prima riconoscere la validità del Concilio Ecumenico Vaticano II. Senza questo riconoscimento rimane fuori dalla Chiesa Cattolica.
La solita spocchia modernista ...
Il comportamento del nuovo pontefice nei confronti di coloro che sono stati perseguitati da papa Francesco ci darà la misura della sua volontà di portare una pacificazione all'interno della Chiesa sconvolta dalla "primavera" neo-modernista
Concordo. Però rimanendo con i piedi per terra, quanti anni sono passati dalla scomunica a Lefebvre e ai 4 vescovi da lui consacrati prima che tale scomunica fosse tolta? Dovette prima morire Giovanni Paolo... E Lefebvre non fu riabilitato, ma lasciato scomunicato, segno che la "mossa" vaticana era più volta al riassorbimento dei fedeli tradizionalisti piuttosto che al riconoscimento di aver fatto un errore
Viganò purtroppo è andato ben oltre a "taluni eccessi nella sua ansia di difendere la Chiesa" se molto di quello che diceva e faceva un tempo era per me condivisibile nell'ultimo periodo prima della scomunica tante sue parole erano davvero irricevibili, sia per i toni che per i contenuti, il primo passo per rientrare nella Chiesa deve essere fatto da lui, in primo luogo con un atto di sottomissione al Sommo Pontefice altrimenti stiamo parlando del nulla, concordo pienamente con l'anonimo che afferma inoltre che queste cosiddette "iniziative popolari" strizzano troppo l'occhio alla Chiesa Sinodale quindi lasciano il tempo che trovano.
Spero che non ci sia bisogno di richieste, e che Papa Leone sia cosí intelligente da cercare la caritá per il bene delle anime e della Chiesa. Pienamente favorevole. Sarebbe automatico se...ma ... oggi ci sono nervi scoperti di nemici ...da .. tutelare o da denunciare? Magari un bel sinodo in tempo di sinodi o meglio un bel concilio che chiarisca tutte le situaziini aperte? Certo che di caritá in certi commentatori se ne vede poca...
Dai mormorii che circolano nella Chiesa, molto di più e di più grave vi è, dentro essa, che le parole 'irricevibili' di Mons.Viganò., che potevano essere dure e crude forse, mai e poi mai acce. Mons.Viganò ha scritto e detto quello che molti cattolici, in particolare i consacrati e meglio ancora la gerarchia sapeva, si girava dall'altra parte e restava muta! E ancora dobbiamo vedere se Leone affronterà il marcio o lo ignorerà come hanno fatto tutti i suoi antichi confratelli. Sintetico, chiaro Mons.Viganò ha detto la verità togliendoci dalla ignoranza. Essendo tutti adulti ci scandalizziamo poco poco, però da Leone XIV ci aspettiamo una sana e pacata bonifica, le parrocchie sono vuote, tanti non hanno ricevuto nenche il Battesimo, altri si sono sbattezzati, per non dire degli aborti, dei divorzi, della dolce morte, non si è più sicuri se mandare un minorenne in parrocchia sia per educarlo o corromperlo. La situazione è gravissima. La Chiesa cattolica deve tornare ad essere se stessa. Altrimenti diventerà altro , come in gran parte già è. I cattolici stanno dando fiducia a Leone XIV, sperano con tutto il cuore che il Pastore non li abbandoni ai lupi. Posizione pericolosissima quella di Leone oggi, o ricompatta il gregge sotto Gesù Cristo o si troverà a vagare da solo nel buio disperato.
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